Chi scrive le leggi in Italia?

Qui si parla del + e del -. Se per colpa della matematica ti hanno bandito dalla birreria, qui puoi sfogarti.
Il_Russo
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Chi scrive le leggi in Italia?

Messaggio da Il_Russo »

Lascio il giudizio alla personale opinione dei lettori, che potrebbero essere in disaccordo con me.

Esempio 1. Non prendetemi per un fisico, ma l'errore mi sembra abbastanza grossolano.

Il 3 agosto (ma era su "La Stampa" di ieri) è stato emanato un decreto (che forse entrerà in vigore a febbraio 2008) che impone dei limiti sulle auto che un neopatentato può guidare. Fin qui tutto bene, ma il decreto dice che le suddette auto non possono avere rapporto potenza/massa superiore a un certo valore. La massa è al denominatore, questo vuol dire che secondo i legislatori un'auto con massa maggiore si guida più agevolmente, il che mi sembra falso, poiché è maggiore l'inerzia, l'energia cinetica e compagnia bella. Quindi semmai il limite andrebbe imposto sul prodotto di potenza e massa, e non sul rapporto. I fisici confermino (o anche no, l'ho detto, non sono un fisico).

Esempio 2: Parlando di leggi viene in mente la riforma della scuola del ministro Fioroni, il cosidetto nuovo umanesimo. Spero solo che non si abbia in mente di far studiare a memoria concetti senza poi usarli adeguatamente, ad esempio non serve a nulla mandare a memoria una poesia se poi lo studente non capisce il pensiero del poeta. Ha promesso innovazioni anche nel campo che ci riguarda più da vicino, la matematica (si ritornerà alle tabelline alle elementari). Nessuno nega l'utilità delle tabelline, ma nella matematica c'è veramente da migliorare molto, se persino in uno scientifico-tecnologico come il mio certa gente considera difficili i giochi d'Archimede. Il fatto (già discusso sul forum) è che le noiose espressioni di cui si viene riempiti dalla matematica scolastica sono noiose veramente, e nascondono al grande pubblico le vere bellezze della Madre di tutte le scienze. Sarebbe una proposta di rottura, ma un'istruzione più concentrata su questi aspetti più divertenti e verifiche con problemini tipo Archimede - Febbraio (non tanto difficili) e teoremini da dimostrare al posto delle noiose espressioni potrebbe rivelarsi una buona idea. Inoltre anche qui la base di teoria può essere estesa a piacere, per buona pace di chi esige maggiore studio. Postate i vostri pensieri al proposito.
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julio14
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Messaggio da julio14 »

1) Sono d'accordo, anche se mettere potenza*massa mi sembra sbagliato: esistono macchine potenti e leggere che possono andare molto più veloci di quanto debba andare un neopatentato, bisogerebbe adottare criteri più studiati, e non una formuletta così a casaccio. Basti pensare che, credo proprio per la legge di cui parli tu, i neopatentati non possono guidare la cinquecento.

2) E' vero che è inutile studiare solo a memoria le poesie, come è vero che è inutile provare a spiegarle a una classe dove, se va bene, un bambino su trenta capisce un concetto importante. Quindi, per quanto riguarda le poesie, io opterei per uno studio più tecnico, volto a imparare bene le figure retoriche che vedo continuamente spuntar fuori in latino e in italiano, e che pochi sanno, magari facendo imparare a memoria qualcosa più per esercizio mentale che per altro. Per quanto riguarda la matematica trovo giusto fare occasionalmente qualcosa di Archimede (fidati, è già abbastanza: non sai quanta fatica facevo a spiegarli a due miei compagni da 8 in mate) anche se lo studio deve rimanere incentrato sugli argomenti attuali: è matematica scolastica, non Matematica, ed ha tutto un altro fine.
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Messaggio da Il_Russo »

julio14 ha scritto:1) Sono d'accordo, anche se mettere potenza*massa mi sembra sbagliato: esistono macchine potenti e leggere che possono andare molto più veloci di quanto debba andare un neopatentato, bisogerebbe adottare criteri più studiati, e non una formuletta così a casaccio. Basti pensare che, credo proprio per la legge di cui parli tu, i neopatentati non possono guidare la cinquecento.

2)[...] Per quanto riguarda la matematica trovo giusto fare occasionalmente qualcosa di Archimede (fidati, è già abbastanza: non sai quanta fatica facevo a spiegarli a due miei compagni da 8 in mate) anche se lo studio deve rimanere incentrato sugli argomenti attuali: è matematica scolastica, non Matematica, ed ha tutto un altro fine.
Acute osservazioni. Per quanto riguarda il punto 1) si tratta del fatto che il governo avrebbe bisogno di più tecnici. Per il punto 2... Beh, sono un'idealista.
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julio14
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Messaggio da julio14 »

Il_Russo ha scritto:Per il punto 2... Beh, sono un'idealista.
:lol:
Scherzi a parte, sarebbe bello se tutti riuscissero tranquillamente a prendere più di 100 ad Archimede, ma non è così. E per quanto riguarda i tecnici... beh credo bastino un paio di esperti che studino la cosa e diano un criterio più ragionato, ma poi se ne tornino a casa, perchè di stipendiati inutili il governo ne ha già abbastanza.
(so che non bisognerebbe parlare di politica nel forum, ma questa è la prima ed ultima frecciatina, lo giuro :D )
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mod_2
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Re: Chi scrive le leggi in Italia?

Messaggio da mod_2 »

Il_Russo ha scritto: Spero solo che non si abbia in mente di far studiare a memoria concetti senza poi usarli adeguatamente,
:shock: :shock: :shock:
io sinceramente non ho mai imparato a memoria una poesia o qualcos'altro, infatti alle interrogazioni di questo tipo sono sempre una frana... perché secondo me, come dite giustamente anche voi, imparare a memoria le cose non serve a nulla, la cosa più importante è quello di aver colto il significato che ci vuoile trasmettere, e poi ben venga alle persone che hanno proprio questo interesse nel impararli a memoria, nulla vi vieta a farlo, ma questo desiderio deve nascere da noi e non venire imposti....

per quanto riguarda la matematica non sarebbe una brutta idea fare un test con le domande di archimede, dall'esperienza personale, la prima volta che lo fatto mi è sembrato un pò difficile perché è la prima volta che incontro dei problemi extrascolastici, ma con la seconda volta e poi la terza, uno comunque si abitua a quel genere di test, e diventano facili, persino troppo...
ma però se vai a fare una proposta del genere alla tua insegnate, ti risponderebbe:
"ma se non riescono a fare neanche questo questo e quell'altro come fanno a risolvere quelli di archimede...."
però di fatto, quando i miei compagni finiscono di fare un normale test di mate, se ne stanno lì e non si mettono a discutere dei risultati invece dopo l'archimede, hanno discusso a lungo sulle soluzioni e metodi di risoluzione... :wink:
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julio14
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Messaggio da julio14 »

Non sono d'accordo sul fatto che imparare a memoria non serva a nulla, cioè, non serve a nulla solo se la poesia non è spiegata, compresa ed assegnata da studiare solo per aver qualcosa su cui interrogare, quello si che è inutile. Ma come aspetto secondario l'imparare a memoria le poesie è sicuramente un buon esercizio mentale, e io non ce l'avrò mai con i miei professori delle medie che mi hanno fatto imparare una cinquantina di versi dell'Iliade.
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Messaggio da salva90 »

Credo di essere pienamente d'accordo con te, Kirill...
sul primo punto ovviamente non basta un'approssimazione da fisici, ma ci vorrebbero magari dei parametri più 'sofisticati'...
per il secondo punto, fermo restando che una matematica scolastica più 'olimpica' è e sarà sempre un'utopia, devo ammettere che conosco molta gente che a scuola odia la matematica eppure mi segue affascinata quando sono a spiegare un problema olimpico... qualche ritocco non sarebbe male :wink:
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mod_2
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Messaggio da mod_2 »

julio14 ha scritto: io non ce l'avrò mai con i miei professori delle medie che mi hanno fatto imparare una cinquantina di versi dell'Iliade.
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
cavolo....50 versi!!!!
si comunque, per quel non servire a nulla intendo certamente fatta senza spiegazione...
:wink:
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Messaggio da 3C273 »

Per una volta, un'esperienza positiva:
al liceo, il mio professore di matematica, nei compiti in classe, metteva sempre come ultimo problema un esercizio tipo giochi archimede, di febbraio, e col passare del tempo anche più difficile. Però, siccome giustamente non voleva che perdessimo tempo su quello se prima non conoscevamo bene gli "strumenti di base" (ovvero il programma normale), lo considerava nella valutazione se e solo se tutti gli altri esercizi erano stati svolti correttamente. Mi sembra un ottimo compromesso! Così noi (va be', non tutti, ma è ovvio) eravamo stimolati anche a "giocare" con la matematica, ma solo dopo aver dimostrato di conoscere il programma scolastico ufficiale. Credo che sia una piccola cosa che tutti gli insegnanti di matematica potrebbero fare senza sforzo e senza penalizzare lo studio della matematica scolastica!
(D'accordo...) Ambasciat[b]rice[/b]: [url=http://olimpiadi.dm.unipi.it/oliForum/viewtopic.php?t=8899]Associazione non dimenticatevi dei nanetti![/url]
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Il_Russo
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Messaggio da Il_Russo »

Come ha scritto Salva esempi per mostrare che il collegamento tra "le due matematiche" è poco si possono fare in entrambi i sensi. Un mio compagno di scuola è stato bocciato l'anno prima per mate, e l'anno dopo ha fatto un buon punteggio ad Archimede ed ha giocato degnamente nella squadra.

Comunque il mio ex prof del biennio, che stimo tantissimo, metteva in verifica anche un teorema da dimostrare.
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SkZ
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Messaggio da SkZ »

in 3a media un mio compagno di classe per niente bravo scolaro (pure ripetente) in una gara preliminare di matematica fece meglio di altri che andavano bene in mate: giochi di logica matematica, non importa quante nozioni sai, ma solo come sai usarle.

e a proposito:
chi mangia wurstel o rispetta le leggi non dovrebbe mai sapere come vengono fatte!
impara il [tex]~\LaTeX[/tex] e mettilo da par[tex]\TeX~[/tex]

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Messaggio da EvaristeG »

Uhm forse dovreste prendere la patente e provare a guidare un po' di macchine diverse, prima di parlare di certe cose.
La legge a cui vi riferite è in realtà riesumata da una 30ina di anni fa. Il fatto è che si vuole evitare che ad un neopatentato vada in mano una macchina con poca tenuta di strada ed eccessiva velocità nella risposta. Una macchina più pesante, a parità di potenza, è meno pericolosa, perchè la potenza riguarda la forza e quindi va divisa per la massa per ottenere un parametro significativo riguardante l'accelerazione.
Il problema non è la velocità raggiunta, ma il breve tempo in cui la si raggiunge, oltre al fatto che troppa potenza su una macchina leggera la rende abbastanza instabile. E' difficile cappottarsi con un pegeout 406, ma con una cinquecento non ci vuole poi troppo.
Questa legge era ancora più significativa nel caso di assenza di servosterzo, ma lasciamo stare.

Per la matematica, beh, allora facciamo anche scrittura creativa, traduzioni letterarie da latino greco e lingue straniere, veri esercizi di fisica e chimica, piccoli esperimenti di biologia, disegni a mano libera e progettazione architettonica, dibattiti di filosofia e ricerche storiche, gare sportive, ... Ovviamente con i voti in base non all'impegno in queste o alla conoscenza delle basi tecniche, ma rispetto ai risultati. Mi sembra giusto equiparare tutte le materie.

La matematica scolastica e la matematica olimpica non hanno entrambe quasi niente a che fare con la Matematica (che qualcuno ha impunemente tirato in causa). E quando ce l'hanno, è per aspetti diversi (l'analisi nella matematica scolastica e la teoria dei numeri nella matematica olimpica).
Le scuole superiori devono dare una base culturale, ma anche pratica, che non può prescindere dall'apprendimento delle tecniche.
Tanto per fare un esempio, chi studia lettere ricorderà le poesie a memoria non perché se le è imparate, ma per assidua frequentazione, allo stesso modo in cui un fisico ricorda certe equazioni e un matematico certe altre o certi teoremi.
Ancora, non penso che i chimici imparino apposta la tavola periodica...semplicemente, alla quinta volta che cerchi cos'è N, ti ricordi che è il sodio.
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Ponnamperuma
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Messaggio da Ponnamperuma »

EvaristeG ha scritto:...semplicemente, alla quinta volta che cerchi cos'è N, ti ricordi che è il sodio.
:D :D
La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca. - Martin Heidegger

MIND torna!! :D
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julio14
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Messaggio da julio14 »

Cavoli evariste, ce le hai suonate di santa ragione! cmq per quanto riguarda le auto, devo darti ragione (forse su questo punto te la deve dare di più Il Russo) per quanto riguarda potenza e massa, ma anche se sono una persona poco esperta di auto rimango del parere che questa regola sia troppo approssimativa (ovviamente non posso esserne sicuro al 100%, solo al 90%, e visto che non stiamo parlando di matematica...)
Sulla matematica... beh ovviamente quella olimpica non è la Matematica (di cui io ho solo una vaga idea) ma credo che ci si avvicini molto più di quella scolastica. Ma anche qui ammetto di poter fare solo supposizioni, ti chiedo conferma o smentita. Per quanto riguarda le basi tecniche sono d'accordo: anch'io avevo detto che la matematica scolastica ha un fine diverso dalla (e qui chiedo venia per il mio gesto profano) Matematica (sempre riferendomi alla matematica olimpica come campo più vicino). Infine per quanto riguarda le altre materie, non so se stessi facendo ironia o dicessi seriamente, ma in fondo è quello che andrebbe fatto: molte materie finiscono sempre più a ristagnare. Poi è ovvio che l'attenzione cada sulla matematica, in quanto, oltre ad essere l'argomento di questo forum, è la materia che necessita più di ogni altra di uscire dall'idea generale di applicazione della formuletta.
afullo
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Re: Chi scrive le leggi in Italia?

Messaggio da afullo »

Il_Russo ha scritto:Esempio 1. Non prendetemi per un fisico, ma l'errore mi sembra abbastanza grossolano.

Il 3 agosto (ma era su "La Stampa" di ieri) è stato emanato un decreto (che forse entrerà in vigore a febbraio 2008) che impone dei limiti sulle auto che un neopatentato può guidare. Fin qui tutto bene, ma il decreto dice che le suddette auto non possono avere rapporto potenza/massa superiore a un certo valore. La massa è al denominatore, questo vuol dire che secondo i legislatori un'auto con massa maggiore si guida più agevolmente, il che mi sembra falso, poiché è maggiore l'inerzia, l'energia cinetica e compagnia bella. Quindi semmai il limite andrebbe imposto sul prodotto di potenza e massa, e non sul rapporto. I fisici confermino (o anche no, l'ho detto, non sono un fisico).
Personalmente ritengo sia un decreto, realizzato ad hoc, in modo tale che chi ha tanti soldi e quindi macchine potenti sia costretto a comprarne una nuova per il figlio o la figlia diciottenne. In altre parole, un modo per aumentare le vendite di auto mascherato da falso buonismo. Il guaio è che colpirebbe anche famiglie meno ricche e per le quali l'acquisto di una nuova macchina sarebbe un investimento non indifferente.
Il_Russo ha scritto:Esempio 2: Parlando di leggi viene in mente la riforma della scuola del ministro Fioroni, il cosidetto nuovo umanesimo. Spero solo che non si abbia in mente di far studiare a memoria concetti senza poi usarli adeguatamente, ad esempio non serve a nulla mandare a memoria una poesia se poi lo studente non capisce il pensiero del poeta. Ha promesso innovazioni anche nel campo che ci riguarda più da vicino, la matematica (si ritornerà alle tabelline alle elementari). Nessuno nega l'utilità delle tabelline, ma nella matematica c'è veramente da migliorare molto, se persino in uno scientifico-tecnologico come il mio certa gente considera difficili i giochi d'Archimede. Il fatto (già discusso sul forum) è che le noiose espressioni di cui si viene riempiti dalla matematica scolastica sono noiose veramente, e nascondono al grande pubblico le vere bellezze della Madre di tutte le scienze. Sarebbe una proposta di rottura, ma un'istruzione più concentrata su questi aspetti più divertenti e verifiche con problemini tipo Archimede - Febbraio (non tanto difficili) e teoremini da dimostrare al posto delle noiose espressioni potrebbe rivelarsi una buona idea. Inoltre anche qui la base di teoria può essere estesa a piacere, per buona pace di chi esige maggiore studio. Postate i vostri pensieri al proposito.
Mi sembra di vedere che Fioroni stia facendo le cose tanto per contraddire quello che ha fatto la Moratti, essendo ella di schieramento politico opposto. Purtroppo la politica è anche questa.
Quanto alla matematica, andrebbe prima di tutto cambiato il modo in cui l'opinione pubblica, o meglio la massa, la identifica.
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