iperboli per vertici e ortocentro + luogo
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iperboli per vertici e ortocentro + luogo
notazione: P è un punto, P' il suo coniugato isogonale e P* il suo coniugato isotomico
1) Dimistrare che tutte le iperboli che passano per i vertici di un triangolo e il suo ortocentro sono equilatere.
2) Dimostrare che i centro di tali iperboli stanno sempre sulla circonferenza di Feuerbach.
3) Presa una conica passante per i tre vertici del triangolo (e per altri due punti nel piano che chiamiamo S e T) e un punto P su di essa, determinare il luogo dei punti di P' e il luogo dei punti di P* al variare di P sulla conica.
4) Fissato un punto Q sulla conica del punto 3) dimostrare che la conica che passa per A,B,C,Q',Q* concorre con i due luoghi del punto precedente.
5) Preso un punto P, e un punto Q su P'(P*)', dimostrare che (Q')* sta su PP*
Bonus: qual'è il luogo dei punti dei coniugati isogonali (o isotomici) di un punto che varia su una circonferenza? (sarà una curva nota? )
superbonus: si può trovare l'area delle parti connesse staccate dalla conica del punto 3) e quella del punto 4) in funzione dei lati del triangolo e delle coordinate trilineari di S, T e Q? Mi accontento anche di casi particolari
1) Dimistrare che tutte le iperboli che passano per i vertici di un triangolo e il suo ortocentro sono equilatere.
2) Dimostrare che i centro di tali iperboli stanno sempre sulla circonferenza di Feuerbach.
3) Presa una conica passante per i tre vertici del triangolo (e per altri due punti nel piano che chiamiamo S e T) e un punto P su di essa, determinare il luogo dei punti di P' e il luogo dei punti di P* al variare di P sulla conica.
4) Fissato un punto Q sulla conica del punto 3) dimostrare che la conica che passa per A,B,C,Q',Q* concorre con i due luoghi del punto precedente.
5) Preso un punto P, e un punto Q su P'(P*)', dimostrare che (Q')* sta su PP*
Bonus: qual'è il luogo dei punti dei coniugati isogonali (o isotomici) di un punto che varia su una circonferenza? (sarà una curva nota? )
superbonus: si può trovare l'area delle parti connesse staccate dalla conica del punto 3) e quella del punto 4) in funzione dei lati del triangolo e delle coordinate trilineari di S, T e Q? Mi accontento anche di casi particolari
Ultima modifica di ¬[ƒ(Gabriel)³²¹º]¼+½=¾ il 16 mar 2008, 13:09, modificato 2 volte in totale.
Re: iperboli per vertici e ortocentro + luogo
E' in entrambi i casi una curva di 4° grado, in generale.¬[ƒ(Gabriel)³²¹º]¼+½=¾ ha scritto: Bonus) qual'è il luogo dei punti dei coniugati isogonali (o isotomici) di un punto che varia su una circonferenza? (sarà una curva nota? )
Se poi la circonferenza passa per un vertice, si ottiene una cubica, se passa per due, una circonferenza, se passa per tutti e tre, la retta all'infinito (almeno nel caso del coniugato isogonale, per quello isotomico valgono le stesse considerazioni sul grado ma non mi ricordo esattamente cosa salti fuori).
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Il primo esercizio è relativamente facile.
Detto ABC il triangolo ed H il suo ortocentro,si consideri il fascio di coniche
aventi per base la quaterna A,B,C,H.
In tale fascio esistono 2 iperboli equilatere (degeneri) rappresentate
dalle coppie di rette (AB,CH) e (AC,BH) ed allora tutte le coniche
del fascio sono iperboli equilatere.Infatti la condizione "essere iperbole
equilatera",ovvero la condizione $ a_{11}+a_{22}=0 $ ,è lineare
e quindi se è verificata per due coniche del fascio lo è per tutte.
Del secondo quesito ho una risoluzione proiettiva non propriamente
"olimpica" e sono in dubbio se postarla.
karl
Detto ABC il triangolo ed H il suo ortocentro,si consideri il fascio di coniche
aventi per base la quaterna A,B,C,H.
In tale fascio esistono 2 iperboli equilatere (degeneri) rappresentate
dalle coppie di rette (AB,CH) e (AC,BH) ed allora tutte le coniche
del fascio sono iperboli equilatere.Infatti la condizione "essere iperbole
equilatera",ovvero la condizione $ a_{11}+a_{22}=0 $ ,è lineare
e quindi se è verificata per due coniche del fascio lo è per tutte.
Del secondo quesito ho una risoluzione proiettiva non propriamente
"olimpica" e sono in dubbio se postarla.
karl
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Confortato da Gabriel ( che saluto) posto la soluzione al 2 quesito.
Comincio col dimostrare che il luogo dei centri di un fascio di coniche è
a sua volta una conica.
Sia allora $ l*f(x,y)+m*g(x,y)=0 $ l'equazione del fascio .Le coordinate del
centro della generica conica del fascio soddisfano il sistema:
$ {l*f_x+m*g_x=0,l*f_y+m*g_y=0} $ da cui ,eliminando il rapporto
l/m,si ottiene il luogo dei centri:
$ {f_x*g_y-f_y*g_x=0} $ che rappresenta ,in generale,una conica.
Ora il fascio di iperboli equilatere di cui al quesito 1 subordina sulla retta
impropria l'involuzione assoluta (ovvero l'involuzione nella quale due direzioni
coniugate sono anche ortogonali) e i punti doppi di essa ( punti ciclici del piano
del fascio) sono i punti di contatto delle due coniche del fascio tangenti alla
retta impropria.Tali coniche,proprio perché tangenti alla retta impropria,sono
parabole e poiché il punto improprio di una parabola è il suo centro se ne trae
che il luogo dei centri richiesto,contenendo esso i punti ciclici del piano,è una circonferenza.
Resta da dimostrare che tale circonferenza coincide con la Circonferenza di Feuerbach del triangolo ABC
e per questo basterà far vedere che essa passa per i punti medi dei lati di ABC.
Sia allora M il punto medio di AB,C' il simmetrico di C rispetto ad M e
si consideri l'iperbole equilatera passante per A,B,C,H,C'.
Ricordando un noto teorema sulle corde di una conica che si bisecano scambievolmente,si
conclude che M è il centro di questa iperbole e dunque M
appartiene al luogo in questione.In maniera analoga si può ragionare sugli altri lati
ed il quesito è provato.Almeno si ...spera.
karl
Comincio col dimostrare che il luogo dei centri di un fascio di coniche è
a sua volta una conica.
Sia allora $ l*f(x,y)+m*g(x,y)=0 $ l'equazione del fascio .Le coordinate del
centro della generica conica del fascio soddisfano il sistema:
$ {l*f_x+m*g_x=0,l*f_y+m*g_y=0} $ da cui ,eliminando il rapporto
l/m,si ottiene il luogo dei centri:
$ {f_x*g_y-f_y*g_x=0} $ che rappresenta ,in generale,una conica.
Ora il fascio di iperboli equilatere di cui al quesito 1 subordina sulla retta
impropria l'involuzione assoluta (ovvero l'involuzione nella quale due direzioni
coniugate sono anche ortogonali) e i punti doppi di essa ( punti ciclici del piano
del fascio) sono i punti di contatto delle due coniche del fascio tangenti alla
retta impropria.Tali coniche,proprio perché tangenti alla retta impropria,sono
parabole e poiché il punto improprio di una parabola è il suo centro se ne trae
che il luogo dei centri richiesto,contenendo esso i punti ciclici del piano,è una circonferenza.
Resta da dimostrare che tale circonferenza coincide con la Circonferenza di Feuerbach del triangolo ABC
e per questo basterà far vedere che essa passa per i punti medi dei lati di ABC.
Sia allora M il punto medio di AB,C' il simmetrico di C rispetto ad M e
si consideri l'iperbole equilatera passante per A,B,C,H,C'.
Ricordando un noto teorema sulle corde di una conica che si bisecano scambievolmente,si
conclude che M è il centro di questa iperbole e dunque M
appartiene al luogo in questione.In maniera analoga si può ragionare sugli altri lati
ed il quesito è provato.Almeno si ...spera.
karl
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riuppo il topic solo per il punto 5):
5) Preso un punto P, e un punto Q su P'(P*)', dimostrare che (Q')* sta su PP*
E' un lemmino che ho trovato io e mi pare molto interessante, un caso particolare è che il coniugato isotomico del coniugato isogonale di un punto su OI sta su NG (dove O, I, N, G sono circocentro, incentro, Nagel e Gergonne).
5) Preso un punto P, e un punto Q su P'(P*)', dimostrare che (Q')* sta su PP*
E' un lemmino che ho trovato io e mi pare molto interessante, un caso particolare è che il coniugato isotomico del coniugato isogonale di un punto su OI sta su NG (dove O, I, N, G sono circocentro, incentro, Nagel e Gergonne).
Provo a dimostrarlo con le coordinate baricentriche.¬[ƒ(Gabriel)³²¹º]¼+½=¾ ha scritto:5) Preso un punto P, e un punto Q su P'(P*)', dimostrare che (Q')* sta su PP*
Sia $ $P = (p:q:r)$ $, quindi $ $P' = \left(\frac{a^2}{p}::\right)$ $ e $ $P^* = \left(\frac{1}{p}::\right)$ $ (dove a, b, c sono le lunghezze dei lati del triangolo di riferimento); inoltre $ $(P^*)^\prime = (a^2p::)$ $. Allora si avra` che $ $PP^* = (p::)\times\left(\frac{1}{p}::\right) = \left(\frac{q}{r} - \frac{r}{q}::\right)$ $, e $ $P^\prime(P^*)^\prime = \left(\frac{a^2}{p}::\right)\times(a^2p::) = \left(\frac{1}{a^2}\left(\frac{r}{q} - \frac{q}{r}\right)::\right)$ $.
Adesso, sia $ $Q = (\alpha:\beta:\gamma), Q \in P^\prime(P^*)^\prime$ $, allora deve essere $ $\sum \frac{\alpha}{a^2}\left(\frac{r}{q} - \frac{q}{r}\right) = 0$ $ (condizione di appartenenza alla retta). Inoltre $ $(Q^\prime)^* = \left(\frac{\alpha}{a^2}::\right)$ $, e vogliamo dimostrare che e` $ $\sum \frac{\alpha}{a^2}\left(\frac{q}{r} - \frac{r}{q}\right)=0$ $, che coincide con l'espressione precedente, vera per ipotesi.
Non sono del tutto convinto di non aver scritto cose false
Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it.
Edriv: c=c+2; "tu sarai ricordato come `colui che ha convertito edriv alla fisica' ;)"
[quote="Tibor Gallai"]Alla fine sono macchine di Turing pure loro, solo un po' meno deterministiche di noi.[/quote]
Edriv: c=c+2; "tu sarai ricordato come `colui che ha convertito edriv alla fisica' ;)"
[quote="Tibor Gallai"]Alla fine sono macchine di Turing pure loro, solo un po' meno deterministiche di noi.[/quote]