Complementi di imodiario Day 6 per ITA<=6
Il 6 giorno viene passato dai nostri baldi giovani sempre in esplorazione, con il loro super amorevole deputy che è tristemente incapace di accompagnarli per dover continuare la coordination.
La prima tappa del viaggio è il dipartimento di informatica dell’università di Tokyo, dove verranno guidati alla scoperta del suo supercomputer, con una meravigliosa forma topologica di toro 6 dimensionale che meraviglia il team.
La seconda tappa diventa poi il dipartimento di matematica, fisica e astronomia dell’università. Qui potranno vedere il segno del passaggio di un altro italico prima di loro, Francesco Sala, un ex ITAx (con x che assume valori nell’intervallo [5, 6]). Finita la visita si decide di andare mangiare sushi per una seconda volta, che questa volta verrà servito con all’interno wasabi, non portando gioia a tutti i nostri ITAy.
Per il pomeriggio la meta è Akihabara “the electric city”, centro nerd della città di Tokyo. Qui si va per i negozi tipici, pieni di statuine, manga e anche carte Pokemon. Le notizie nefaste però arrivano anche nel mezzo di Tokyo, grazie ai dati mobili del guido, e ITA4 trova in bilico l'induzione nel suo P5, che gli farà passare grandi preoccupazioni.
Volendo visitare anche altre parti di Tokyo ii nostri italici si muovono e vanno verso il tempio di Sensoji, dove potranno tutti trovare souvenir nella forma di bacchette e perfino pregare sotto un bellissimo simbolo del sole, di tedesca memoria.
Tornati in hotel, si iniziano a vedere dai tabelloni i primi parziali su molti problemi, e si prova a prevedere il possibile posizionamento dell’Italia, anche se con molte incertezze. I nostri italici x (x<=4) passeranno ore a sperare in un’uscita dei punteggi sul sito tra refresh e cori di Toni da Milano alla zanzara, anarco-stalinista, mentre allo stesso tempo ITA6 abbandona l'hotel per poter riassaporare la città assieme ai suoi amici moppers. Alla fine però andranno tutti a letto senza numeri definitivi, eccetto che per i cut-off.
IMO 2023
Re: IMO 2023
In realtà, quel Sala è un curioso caso di omonimia...
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Luca Sartori
- Messaggi: 3
- Iscritto il: 20 lug 2022, 15:02
Re: IMO 2023
Sequel* di Day 8 (+epsilon**) & Day 9 (*solo per patrio sestetto + sagace observer) (**circa 7 ore a causa di fusi orari**)
Dopo essersi lasciati, stentando di trattenere le lacrime, il patrio sestetto deve andare avanti verso la fine del loro eroico viaggio.
L’aeroporto rappresenta il momento per provare a dimenticare la mancanza con il cibo, internazionale, che trovano i nostri ITAi tra Starbucks e McDonald, prima di dover ineluttabilmente imbarcarsi, anche se con un cospicuo ritardo.
Questo viaggio è in oltre la storia di una grande rapina avvenuta qualche giorno prima alla Crane room di Jane Street, in qui delle carte di Coup erano state trafugate da ITA6 senza però portarsi via la scatola per non allertare la sicurezza.
Il viaggio in aereo si prospetta più lungo che all’andata, e una delle ragioni si inizia a palesare dalla traiettoria che si vede sugli schermi: non si andrà come all’andata al di sotto della Russia, ma invece si opterà di ritornare passando al di sopra della suddetta. Questa significa formare un loop attorno alla Russia, un impresa veramente degna di nota*** (***forse qualcuno potrà mettersi a dire qualche tecnicità come per esempio questo non sia affatto difficile da fare in una sfera, e che lo saprebbe fare in molto meno tempo nel suo salotto, ma noi ignoreremo prontamente questi commenti**** per la gloria della nostra impresa)(****forse è questa stessa un’ammissione della nostra consapevolezza?)
Il viaggio è per il resto abbastanza tranquillo, tra problemi, film e cibo si provano a riempire le 14 ore di volo.
Una volta arrivati in Svizzera alcuni italici come ITA4 provano ad organizzare di andare a cenare, ma si trovano molti ITAx ridotti a esseri passivi, eterodiretti e indisponenti. Alla fine si riesce a portare tutti in un ristorante italiano, anche se con prezzi veramente Svizzeri (circa un ordine di magnitudine superiori ai prezzi a cui ci si era abituati in Giappone), che portano la sagace observer a limitare il menù tra i primi e le bruschette.
L’ultimo aereo per Milano è l’aereo del sonno che coglie per quasi tutta la sua durata i prodi giovani.
Il resto non è che stanchezza, chiacchiere e infine scambi di adii tra i prodi italici, che già perderanno 2 validi elementi torinesi andando a Milano centrale, e poi si si separeranno tutti per la loro strada, con la sagace observer che in tutto questo scompare misteriosamente.
Cheers!
Dopo essersi lasciati, stentando di trattenere le lacrime, il patrio sestetto deve andare avanti verso la fine del loro eroico viaggio.
L’aeroporto rappresenta il momento per provare a dimenticare la mancanza con il cibo, internazionale, che trovano i nostri ITAi tra Starbucks e McDonald, prima di dover ineluttabilmente imbarcarsi, anche se con un cospicuo ritardo.
Questo viaggio è in oltre la storia di una grande rapina avvenuta qualche giorno prima alla Crane room di Jane Street, in qui delle carte di Coup erano state trafugate da ITA6 senza però portarsi via la scatola per non allertare la sicurezza.
Il viaggio in aereo si prospetta più lungo che all’andata, e una delle ragioni si inizia a palesare dalla traiettoria che si vede sugli schermi: non si andrà come all’andata al di sotto della Russia, ma invece si opterà di ritornare passando al di sopra della suddetta. Questa significa formare un loop attorno alla Russia, un impresa veramente degna di nota*** (***forse qualcuno potrà mettersi a dire qualche tecnicità come per esempio questo non sia affatto difficile da fare in una sfera, e che lo saprebbe fare in molto meno tempo nel suo salotto, ma noi ignoreremo prontamente questi commenti**** per la gloria della nostra impresa)(****forse è questa stessa un’ammissione della nostra consapevolezza?)
Il viaggio è per il resto abbastanza tranquillo, tra problemi, film e cibo si provano a riempire le 14 ore di volo.
Una volta arrivati in Svizzera alcuni italici come ITA4 provano ad organizzare di andare a cenare, ma si trovano molti ITAx ridotti a esseri passivi, eterodiretti e indisponenti. Alla fine si riesce a portare tutti in un ristorante italiano, anche se con prezzi veramente Svizzeri (circa un ordine di magnitudine superiori ai prezzi a cui ci si era abituati in Giappone), che portano la sagace observer a limitare il menù tra i primi e le bruschette.
L’ultimo aereo per Milano è l’aereo del sonno che coglie per quasi tutta la sua durata i prodi giovani.
Il resto non è che stanchezza, chiacchiere e infine scambi di adii tra i prodi italici, che già perderanno 2 validi elementi torinesi andando a Milano centrale, e poi si si separeranno tutti per la loro strada, con la sagace observer che in tutto questo scompare misteriosamente.
Cheers!