derivate parziali

Analisi, algebra lineare, topologia, gruppi, anelli, campi, ...
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ropa83
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Iscritto il: 17 feb 2007, 11:40

derivate parziali

Messaggio da ropa83 »

Ragazzi per favore potete spiegarmi come si risolvono gli esercizi con le derivate parziali?per esempio:
Calcolare le derivate parziali fx,fx delle seguenti funzioni nei punti interni ai rispettivi insiemi di definizione:
1) f=x/y
2) x+y/1-xy
3) x^2-y^2/x^2+y^2

Come si risolvono???
grazie mille a tutti
giulia87
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Iscritto il: 16 gen 2007, 20:25

Messaggio da giulia87 »

devi derivare rispetto a x "facendo finta" che la y sia una costante.Comunque su un qualsiasi libro di analisi queste cose sono spiegate e dovresti trovare anche degli esempi.
Ciao
ropa83
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Iscritto il: 17 feb 2007, 11:40

Messaggio da ropa83 »

Si questo l'ho capito ma in pratica come deve essere svolto?cioè i vari passaggi a me interessano.Nel mio libro questo argomento è spiegato piuttosto male.
giulia87
Messaggi: 34
Iscritto il: 16 gen 2007, 20:25

Messaggio da giulia87 »

per esempio il primo: se al posto di y ci fosse un numero "a" la derivata di x/a è 1/a,e qui la stessa cosa la derivata è 1/y.
Tratti la y esattamente come se fosse una costante e non una variabile e fai le derivate come se la funzione avesse come unica variabile la x.Ok?
ropa83
Messaggi: 18
Iscritto il: 17 feb 2007, 11:40

Messaggio da ropa83 »

ok grazie mille
ropa83
Messaggi: 18
Iscritto il: 17 feb 2007, 11:40

Messaggio da ropa83 »

Un ultima cosa: se devo calcolare le derivate parziali fx,fy della seguente funzione: x-y/x+y...come devo fare?potete per favore spiegarmi i singoli passaggi?grazie mille a tutti
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Gauss_87
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Iscritto il: 21 gen 2006, 17:20
Località: Pisa

Re: derivate parziali

Messaggio da Gauss_87 »

ropa83 ha scritto:Ragazzi per favore potete spiegarmi come si risolvono gli esercizi con le derivate parziali?per esempio:
Calcolare le derivate parziali fx,fx delle seguenti funzioni nei punti interni ai rispettivi insiemi di definizione:
1) f=x/y
2) x+y/1-xy
3) x^2-y^2/x^2+y^2

Come si risolvono???
grazie mille a tutti
Allora, potremmo dire in parole povere: per funzioni $ f:\mathbb{R}^n \rightarrow \mathbb{R} $ il concetto di derivata si amplia a "derivata direzionale". Il vettore delle derivate direzionali, cioè deriate parziali, si chiama GRADIENTE (il simbolo è il triangolo rovesciato).

$ \displaystyle f(x,y) = \frac{x}{y} $

$ \displaystyle \vec{\nabla f(x,y)} = (\frac{1}{y} , - \frac{x}{y^2}) $

Ho solo applicato $ \displaystyle \vec{\nabla f(x,y)} = (\frac{\partial f(x,y)}{\partial x}, \frac{\partial f(x,y)}{\partial y}) $
Considerate la vostra semenza: fatte non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza
mark86
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Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00

Messaggio da mark86 »

Ma le derivate direzionali non erano un'altra cosa?
Fulsere vere candidi tibi soles (Catullo)
MdF

Messaggio da MdF »

mark86 ha scritto:Ma le derivate direzionali non erano un'altra cosa?
Più o meno. Le derivate direzionali sono infinite (poiché infinite sono le direzioni lungo le quali derivare, o verificare un certo limite, che da un certo punto di vista è la stessa cosa), mentre le derivate parziali sono una selezione di $ $n$ $ derivate calcolate lungo le $ $n$ $ direzioni privilegiate definite dalla base canonica dell'ambiente in cui si lavora.
Ad esempio, in $ $\mathbb{R}^3$ $, le derivate direzionali sono infinite ma le parziali sono quelle secondo i due (perché, nel dominio, $ $n=2$ $) versori della base canonica $ $B_\varepsilon(x,y) = \left( (0,1), (1,0) \right)$ $: in pratica, sono le derivate seguendo la direzione indicata dagli assi $ $x$ $ e $ $y$ $.
Per i casi multidimensionali (non fisici) il senso matematico è uguale, quello geometrico non è né semplice né (forse) ammissibile.
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