Il discorso di Popper, ovviamente, è diverso da quello di Hume (di cui so quasi niente, invero): Popper "vede" la teoria della relatività e tutti gli annessi e connessi; la nascita della fisica quantistica non poteva non corrispondere ad una revisione paradigmatica dell'epistemologia stessa... Hume vive e ragiona ancora nel mondo del razionalismo meccanicistico, seppure, da quel che ho letto, è una mente abbastanza divergente del suo tempo... Quando però l'indagine della scienza si sposta su oggetti non direttamente osservabili e, come se non bastasse, aleatori, il criterio di verificazione cade, e le osservazioni sperimentali sono tutte mirate alla
falsificazione della teoria, non alla "verifica" di essa stessa. Una teoria forte è dunque una teoria che risulta essere "corroborata" dalla sperimentazione.
In realtà l'operazione di Popper è quella di "guardare le cose da un altro punto di vista", e smettere di pensare di poter fondare la scienza su basi empiriche solide, semplicemente accettare che anche la scienza è un'opinione...

...