Problema:
Dato un intero n>0 determinare il numero di residui quadratici, in altre parole determinare per quanti k la seguente congruenza è risolubile:
x^2 = k (mod n)
residui quadratici
- dalferro11
- Messaggi: 105
- Iscritto il: 02 ott 2006, 14:17
residui quadratici
la mancanza di cultura matematica si manifesta drasticamente nell'eccessiva precisione di calcolo.
K. F. Gauss
K. F. Gauss
Chiamiamo $ Q(n) $ il numero di quadrati perfetti modulo $ n $.
Allora, affrontiamo prima le potenze di 2.
$ Q(2^0)=1 $
$ Q(2^1)=2 $
$ Q(2^2)=2 $
Analizziamo ora il caso $ Q(2^j) $ con $ j\geq 3 $
I quadrati dispari sono $ 2^{j-3} $
Sappiamo che il massimo ordine moltiplicativo modulo $ 2^j $ è esattamente $ 2^{j-2} $
Poniamo $ ord_{2^j} (u)=2^{j-2} $
Abbiamo che esistono $ 2^{j-3} $ valori esprimibili come una potenza di $ u $ con esponente pari, che sono dunque quadrati perfetti.
Dimostriamo che non ce ne sono di più:
le basi possibili dispari sono $ 2^{j-1} $ e notiamo facilmente che $ n^2 \equiv (2^{j-1} -n)^2 \equiv (2^{j-1} +n)^2 \equiv (2^j-n)^2 \mod 2^j $ quindi i quadrati sono a quattro a quattro uguali.
Di conseguenza i quadrati perfetti sono al massimo, e quindi esattamente, $ 2^{j-3} $
Ora analizziamo i quadrati con base pari. Dividiamo per 2 la base e per 4 il modulo, e ripetiamo il pocedimento.
Otteniamo facilmente che per i j dispari $ Q(2^j)=\frac {4^{a}-1}{3}+2 $ dove $ 2a+1=j $
Per i j pari $ Q(2^j)=2* \frac {4^{a}-1}{3} + 2 $ dove $ 2a+2=j $
Adesso definiamo $ Q(p^k) $ per ogni primo dispari.
$ Q(p^0)=1 $
$ Q(p^1)=\frac {p-1}{2}+1 $
$ Q(p^2)=\frac {p^2-p}{2}+1 $
Analizziamo il caso $ k\geq 3 $
Ora abbiamo che i quadrati modulo $ p^k $ con base prima con p sono $ \frac {p^k-p^{k-1}}{2} $
Adesso dividiamo il modulo per $ p $ e la base per $ p^2 $ e ripetiamo il procedimento.
Otteniamo che, per $ k $ pari, $ Q(p^k)= p* \frac {p^{k}-1}{2(p+1)}+1 $
Per $ k $ dispari invece $ Q(p^k)= \frac {p^{k+1}-1}{2(p+1)}+1 $
Con il teorema cinese del resto si dimostra facilmente che, dati due interi positivi $ a,b $ se ($ a,b)=1 $ allora $ Q(ab)=Q(a)*Q(b) $
Quindi ora, dato un qualsiasi n, in base alla fattorizzazione di n, siamo in grado di determinare quanti quadrati perfetti distinti esistano in modulo n.
Allora, affrontiamo prima le potenze di 2.
$ Q(2^0)=1 $
$ Q(2^1)=2 $
$ Q(2^2)=2 $
Analizziamo ora il caso $ Q(2^j) $ con $ j\geq 3 $
I quadrati dispari sono $ 2^{j-3} $
Sappiamo che il massimo ordine moltiplicativo modulo $ 2^j $ è esattamente $ 2^{j-2} $
Poniamo $ ord_{2^j} (u)=2^{j-2} $
Abbiamo che esistono $ 2^{j-3} $ valori esprimibili come una potenza di $ u $ con esponente pari, che sono dunque quadrati perfetti.
Dimostriamo che non ce ne sono di più:
le basi possibili dispari sono $ 2^{j-1} $ e notiamo facilmente che $ n^2 \equiv (2^{j-1} -n)^2 \equiv (2^{j-1} +n)^2 \equiv (2^j-n)^2 \mod 2^j $ quindi i quadrati sono a quattro a quattro uguali.
Di conseguenza i quadrati perfetti sono al massimo, e quindi esattamente, $ 2^{j-3} $
Ora analizziamo i quadrati con base pari. Dividiamo per 2 la base e per 4 il modulo, e ripetiamo il pocedimento.
Otteniamo facilmente che per i j dispari $ Q(2^j)=\frac {4^{a}-1}{3}+2 $ dove $ 2a+1=j $
Per i j pari $ Q(2^j)=2* \frac {4^{a}-1}{3} + 2 $ dove $ 2a+2=j $
Adesso definiamo $ Q(p^k) $ per ogni primo dispari.
$ Q(p^0)=1 $
$ Q(p^1)=\frac {p-1}{2}+1 $
$ Q(p^2)=\frac {p^2-p}{2}+1 $
Analizziamo il caso $ k\geq 3 $
Ora abbiamo che i quadrati modulo $ p^k $ con base prima con p sono $ \frac {p^k-p^{k-1}}{2} $
Adesso dividiamo il modulo per $ p $ e la base per $ p^2 $ e ripetiamo il procedimento.
Otteniamo che, per $ k $ pari, $ Q(p^k)= p* \frac {p^{k}-1}{2(p+1)}+1 $
Per $ k $ dispari invece $ Q(p^k)= \frac {p^{k+1}-1}{2(p+1)}+1 $
Con il teorema cinese del resto si dimostra facilmente che, dati due interi positivi $ a,b $ se ($ a,b)=1 $ allora $ Q(ab)=Q(a)*Q(b) $
Quindi ora, dato un qualsiasi n, in base alla fattorizzazione di n, siamo in grado di determinare quanti quadrati perfetti distinti esistano in modulo n.
"Sei la Barbara della situazione!" (Tap)
- dalferro11
- Messaggi: 105
- Iscritto il: 02 ott 2006, 14:17
Piccola divagazione:
quella formula dà solo i quadrati la cui base è prima con n.
In ogni caso $ \alpha $ è il numero di primi dispari distinti che dividono n addizionato di 2 se 8|n, addizionato di 1 se 4||n, invariato negli altri casi.
Questo valore, $ 2^{\alpha} $, è il numero di distinte basi che ha ciascun quadrato. Sapendo questo si dimostra facilmente il teorema generalizzato di Wilson.
Fine della divagazione
quella formula dà solo i quadrati la cui base è prima con n.
In ogni caso $ \alpha $ è il numero di primi dispari distinti che dividono n addizionato di 2 se 8|n, addizionato di 1 se 4||n, invariato negli altri casi.
Questo valore, $ 2^{\alpha} $, è il numero di distinte basi che ha ciascun quadrato. Sapendo questo si dimostra facilmente il teorema generalizzato di Wilson.
Fine della divagazione
"Sei la Barbara della situazione!" (Tap)