Inviato: 06 ott 2009, 19:39
Uhm, ora mi ci trovo un po' di più. Però il problema richiedeva di dimostrare che, data una funzione $ f $ bigettiva, la sua inversa è bigettiva. Tu hai dimostrato che, se una funzione ammette un'inversa, allora la funzione di partenza è bigettiva. Il che peraltro è verissimo! Però non è la bigettività dell'inversa... Volendo si può aggirare la cosa affermando che la funzione $ f $ è proprio l'inversa di $ g $ (nelle tue notazioni), quindi ripetendo il ragionamento concludere che anche $ g $ è bigettiva. Era questo che intendevi?SkZ ha scritto:Ammetto che avevo dimenticato di scrivere che f e' una funzione.
Se la relazione inversa g di una funzione f e' una funzione allora questa ad ogni punto y di Y associa un solo punto x in X tale che x sia in relazione con y tramite f. Questo significa che:
1) tutti i punti di Y sono immagini di punti di X (g e' definita su tutto Y in quanto funzione), ergo f e' suriettiva;
2) punti distinti di X sono associati a punti distinti di Y (a un y e' associato un solo x, ergo non esistono due punti di X che sono associati allo stesso y), ergo f e' iniettiva.
Avevo sottointeso solo cose ovvie, proprie della definizione. Infatti anche tu hai omesso di definire cosa e' una relazione.
Il motivo per cui non sono stato preciso nella definizione di funzione è che, ad un primo approccio, credo, può bastare la definizione "ingenua" di funzione come "legge". Comunque, per la cronaca, dati due insiemi $ A,B $, una relazione $ r $ tra questi due insiemi è semplicemente un sottoinsieme di $ A \times B $, ossia $ r \subseteq A \times B $. Una funzione $ f: A \to B $ è dunque un sottoinsieme $ f \subseteq A \times B $ tale che per ogni $ x \in A $ esiste unico $ y \in B $ tale che $ (x,y) \in f $. A questo punto, forti dell'unicità, si definisce $ y=f(x) $. Ecco, così penso che abbiamo detto tutto!SkZ ha scritto:Infatti anche tu hai omesso di definire cosa e' una relazione.