Pigkappa ha scritto:
Non riesco ad immaginare in nessun modo come la ricerca in certi ambiti possa servive a migliorare il mondo.
Non sto dicendo che nessuno dovrebbe studiare il latino; magari, a chi fa Legge serve per alcune cose, ad esempio. Ma la ricerca in letteratura (o in filosofia, in ambiti analoghi) è inutile.
Questa è una razzata a mio modesto parere. La teoria quantistica ha basi filosofiche e metafisiche, in realtà anche la teoria Newtoniana ha basi metafisiche e quindi filosofiche (il fatto che i corpi siano privi di intelligenza e non possano quindi ne creare ne' distruggere nulla, che sta alla base dei vati principi e teremi di conservazione della massa, della carica, dell'energia della quantità di moto etc. )
L'etica in ambito medico :"uccidere" o meno un corpo in stato vegetativo, l'aborto, fecondazione assistita, cure mediche tramite effetto placebo sono tutti dibattiti che vengono fuori tramite la ricerca filosofica. L'etica in generale (perchè non uccidere? perchè non rubare? ) e qundi la morale da cui derivano le norme. Se non ci fosse mai stata ricerca filosofica saremmo davvero ma davvero regrediti.
Se invece ti riferisci esclusivamente a scritti letterario/filosofici mi basta citarti Macchiavelli, Roussou, Freud che hanno contribuito rispettivamente a sviluppare la scienza politica, la morale politica, e la psicologia umana e dallo studio dei loro scritti posso tutt'ora venire fuori degli aspetti che ci possano aiutare nel modernizzare le nostre tecniche di politica o di psicoligia (per aiutare un depresso per esempio).
Concludo dicendo che per me essere un buon filosofo è condizione necessaria per essere un buon fisico.
Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.