Grazie per i saluti.
Introduco la mia risposta dicendo ancora una volta di essere contento che le accuse siano state ritirate.
dario2994 ha scritto:Nulla di più razionale c'è a mio parere che tradurre una versione
Nulla di più vero c'è al fatto che nulla di più razionale c'è che tradurre una versione. Lo scatto d'intelligenza, la
ricostruzione sinottica e olistica (non riduzionistica) dei costrutti richiede e necessita duttilità intellettiva, abilità
che fra l'altro deve essere essenzialmente esternata anche nell'esegesi matematica. Perciò la mia posizione
non può che collimare con quella di dario2994.
dario2994 ha scritto:Questa visione filo-utilitaristica dello studio rattrista l'anima spavalda che vige in ognuno di noi
Nulla di più vero. E questo è strettamente collegato al tema dell' "otium letterario", che proprio a partire dalla
poesia neoterica prende piede nella cultura latina. L'attività poetica non è più considerata in relazione alla sua utilità
(ricordate che per il "mos maiorum" le uniche discipline consentite erano la storiografia e l'oratoria), ma diventa
vero e proprio "lusus", gioco letterario, in cui fra l'altro Catullo è uno dei primi a cimentarsi (per riferimenti precisi si veda
il Carme 51 del Liber).
Lo studio non può essere ridotto a qualcosa di meramente pratico, e fra l'altro non abbiata la presunzione di dire che
la vera matematica ha applicazioni pratiche.
Sono, quindi, ancora una volta d'accordo con dario2994. E ciò non può che deporre a mio favore, vista l'estremo spessore culturale della persona di cui le tesi sto apprezzando e quotando e la cui opinione non può che rinfrancarmi, perché è bello vedere che c'è qualcuno che la pensa come te, soprattutto se questo qualcuno "mihi par esse deo videtur" (mi sembra simile a un Dio) come direbbe il buon Catullo, ancora una volta.
staffo ha scritto:o studio per la maggior parte delle persone implica fatica
Chiariamo che Studio e Fatica è un potente ossimoro. Basti pensare alla radice di Studio, dal latino "Studium,-ii",
zelo, passione, interesse. Come ci può essere interesse se nel fare un attività, si prova fatica? Che ne pensi?