Inviato: 23 lug 2006, 16:57
L'ironia è uno strumento di conoscenza spesso molto utile, se usata senza troppi pregiudizi.
Mi sembrava obbiettivamente difficile non capire che il significato del mio post era ironico, spero che nessuno abbia creduto che quanto ho scritto rispecchi davvero il mio pensiero.
Non è vero però che ho scritto solo per scherzare, anche se francamente non mi aspettavo che qualcuno prendesse così sul serio quelle cose.
Le IMO, almeno nel mio caso, sono state un'insostituibile esperienza di crescita. Ho capito molto, riordinato idee che mi ero fatto negli anni sulla matematica, la gente, tutto.
Ho voluto provare, con un tono satirico ma non volgare, a dare a tutti gli spunti di riflessione che ho avuto io a Ljublijana. Il punto di vista completamente straniato era parte del gioco. Provo allora a dare qualche possibile interpretazione, anche se avrei preferito dare avvio a una discussione, piuttosto che concluderla.
1)"Le IMO sono per gente troppo più intelligente di me... io non ci arriverò mai.."
Falso!
Questo atteggiamento rinunciatario è quanto di più sbagliato si possa avere, è per questo che ho parlato di complimenti a denti stretti.
Infatti dovrebbero proprio essere un po' più a denti stretti... quelli che si fanno le IMO non hanno ricevuto la grazia divina, si sono solo impegnati più degli altri: l'agonismo è prima di tutto rabbia ( nel senso buono).. è con quella che si trova la forza di studiare, impegnarsi.
Avete mai visto un'atleta non prepararsi una gara perché sa già chi la vincerà?... E poi andare dal vincitore a complimentarsi, felice perché ha vinto davvero il più forte?
Io l'anno scorso sapevo fare solo i problemi che ora chiamo trivial. Sono passato a cesenatico per un pelo dopo averlo mancato per tre anni, prendendo il bronzo, e sono finito grazie al volontariato a uno stage. Potete capire come mi immaginavo le IMO.. una competizione per extraterrestri con due teste, che parlano lingue incomprensibili...
Passo dopo passo invece, studiando, quest'anno ho raggiunto un traguardo che non ritenevo neanche avvicinabile, e mi sono scontrato con una nuova realtà.
Ho capito che sbagliavo a tracciare una linea di demarcazione, attorno a cesenatico, tra quello che potevo fare e quello che invece era al di là delle mie possibilità.
Le Olimpiadi non sono altro che il livello successivo a cesenatico, interponendo il famoso studio teorico. Per il resto non cambia niente.. regola delle tre L, procurarsi le edizioni degli anni prima e farsele, Internet Internet Internet.
2)Olimpiadi: Gita a spese del Ministero o Gara a chi è più storto (per lo studio)?
Ovviamente nessuna delle due... Se pensate la seconda, sappiate che quello che ho scritto sopra, a parte i toni, è del tutto vero.
Se pensate la prima, guardatevi i risultati...
3)"Finalmente ho scoperto le olimpiadi di matematica, tanta gente simpatica con cui parlare di matematica e stare bene insieme... la matematica è proprio lo scopo che stavo cercando..."
Again, Falso!
- Non esiste un ambiente perfetto, ognuno deve trovarsi la sua personale strada.
- Non esiste uno scopo unico della vita, e la matematica, quindi non lo è.
Al di fuori della sfera della matematica c'è il mondo, e di certo non vale la pena ghettizzarsi, dimenticarsi di tutto il resto.
Ho finito. Mi rendo conto conto che sto trattando questo forum come un blog personale, prometto che non lo faccio più.
Mi sembrava obbiettivamente difficile non capire che il significato del mio post era ironico, spero che nessuno abbia creduto che quanto ho scritto rispecchi davvero il mio pensiero.
Non è vero però che ho scritto solo per scherzare, anche se francamente non mi aspettavo che qualcuno prendesse così sul serio quelle cose.
Le IMO, almeno nel mio caso, sono state un'insostituibile esperienza di crescita. Ho capito molto, riordinato idee che mi ero fatto negli anni sulla matematica, la gente, tutto.
Ho voluto provare, con un tono satirico ma non volgare, a dare a tutti gli spunti di riflessione che ho avuto io a Ljublijana. Il punto di vista completamente straniato era parte del gioco. Provo allora a dare qualche possibile interpretazione, anche se avrei preferito dare avvio a una discussione, piuttosto che concluderla.
1)"Le IMO sono per gente troppo più intelligente di me... io non ci arriverò mai.."
Falso!
Questo atteggiamento rinunciatario è quanto di più sbagliato si possa avere, è per questo che ho parlato di complimenti a denti stretti.
Infatti dovrebbero proprio essere un po' più a denti stretti... quelli che si fanno le IMO non hanno ricevuto la grazia divina, si sono solo impegnati più degli altri: l'agonismo è prima di tutto rabbia ( nel senso buono).. è con quella che si trova la forza di studiare, impegnarsi.
Avete mai visto un'atleta non prepararsi una gara perché sa già chi la vincerà?... E poi andare dal vincitore a complimentarsi, felice perché ha vinto davvero il più forte?
Io l'anno scorso sapevo fare solo i problemi che ora chiamo trivial. Sono passato a cesenatico per un pelo dopo averlo mancato per tre anni, prendendo il bronzo, e sono finito grazie al volontariato a uno stage. Potete capire come mi immaginavo le IMO.. una competizione per extraterrestri con due teste, che parlano lingue incomprensibili...
Passo dopo passo invece, studiando, quest'anno ho raggiunto un traguardo che non ritenevo neanche avvicinabile, e mi sono scontrato con una nuova realtà.
Ho capito che sbagliavo a tracciare una linea di demarcazione, attorno a cesenatico, tra quello che potevo fare e quello che invece era al di là delle mie possibilità.
Le Olimpiadi non sono altro che il livello successivo a cesenatico, interponendo il famoso studio teorico. Per il resto non cambia niente.. regola delle tre L, procurarsi le edizioni degli anni prima e farsele, Internet Internet Internet.
2)Olimpiadi: Gita a spese del Ministero o Gara a chi è più storto (per lo studio)?
Ovviamente nessuna delle due... Se pensate la seconda, sappiate che quello che ho scritto sopra, a parte i toni, è del tutto vero.
Se pensate la prima, guardatevi i risultati...
3)"Finalmente ho scoperto le olimpiadi di matematica, tanta gente simpatica con cui parlare di matematica e stare bene insieme... la matematica è proprio lo scopo che stavo cercando..."
Again, Falso!
- Non esiste un ambiente perfetto, ognuno deve trovarsi la sua personale strada.
- Non esiste uno scopo unico della vita, e la matematica, quindi non lo è.
Al di fuori della sfera della matematica c'è il mondo, e di certo non vale la pena ghettizzarsi, dimenticarsi di tutto il resto.
Ho finito. Mi rendo conto conto che sto trattando questo forum come un blog personale, prometto che non lo faccio più.