<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>Ulp... DD, non ti smentisci. Sei ferreo.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Un uomo tutto d\'un pezzo.
<BR>
<BR>Mz: conosco gente in grado di scrivere paginoni di cui non si capisce nulla.
Per Antimateria
Moderatore: tutor
- massiminozippy
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- Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Cosa frulla nella testa di un matto? La pazzia che intendo è la fuga dalla realtà e la costruzione di un mondo personale e diverso da quello abituale, regolato da leggi differenti, ma non per questo sbagliate, anche perchè non esiste il giusto o lo sbagliato in assoluto.
<BR>Una forma geometrica complessa è costituita da punti, ma anche di segmenti e figure semplici, anche la fantasia genera prodotti complessi dovuti alla combinazione di elementi del reale, non importa quanto siano vari questi; piuttosto è determinante il modo nel quale vengono assemblati. Per questo ai fini \"artistici\" non conta quanto sia esperto un uomo, piuttosto è determinante la sua facoltà di liberarsi dagli schemi ordinari, costituiti dalla certezza del reale. (fantasia). In particolare credo che generalmente più è lungo il tempo che trascorriamo nella realtà e maggiore è il nostro coinvolgimento in questa, minore sarà la nostra facoltà di immaginare. Questo a causa della tendenza umana verso il razionale e il concreto, elementi che consentono di ottenere \"sicurezza\".
<BR>\"Se in un primo momento l\'idea non è assurda, allora non c\'è alcuna speranza che si realizzi\" (Einstein). Einstein dice se \"non è assurda\", non se \"non sembra assurda\"; solo a seguito della dimostrazione cio\'che pareva assurdo si riesce a comprendere \"logicamente\". Forse certe forme di pazzia sono generate da un eccessivo sviluppo dell\'emisfero destro ,o di parte di questo, e nel contempo di una mancanza di sviluppo totalitaria da parte del sinistro. Dato che l\'artista, il quale a mio parere può essere anche un matematico, è risaputamente ricco di \"sviluppo destroso\", il limite tra la genialità e la pazzia risulta presente, almeno sotto l\'aspetto puramente immaginario.
<BR>
<BR>Alla prima domanda forse puoi rispondermi tu ma_go <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif">
<BR>Una forma geometrica complessa è costituita da punti, ma anche di segmenti e figure semplici, anche la fantasia genera prodotti complessi dovuti alla combinazione di elementi del reale, non importa quanto siano vari questi; piuttosto è determinante il modo nel quale vengono assemblati. Per questo ai fini \"artistici\" non conta quanto sia esperto un uomo, piuttosto è determinante la sua facoltà di liberarsi dagli schemi ordinari, costituiti dalla certezza del reale. (fantasia). In particolare credo che generalmente più è lungo il tempo che trascorriamo nella realtà e maggiore è il nostro coinvolgimento in questa, minore sarà la nostra facoltà di immaginare. Questo a causa della tendenza umana verso il razionale e il concreto, elementi che consentono di ottenere \"sicurezza\".
<BR>\"Se in un primo momento l\'idea non è assurda, allora non c\'è alcuna speranza che si realizzi\" (Einstein). Einstein dice se \"non è assurda\", non se \"non sembra assurda\"; solo a seguito della dimostrazione cio\'che pareva assurdo si riesce a comprendere \"logicamente\". Forse certe forme di pazzia sono generate da un eccessivo sviluppo dell\'emisfero destro ,o di parte di questo, e nel contempo di una mancanza di sviluppo totalitaria da parte del sinistro. Dato che l\'artista, il quale a mio parere può essere anche un matematico, è risaputamente ricco di \"sviluppo destroso\", il limite tra la genialità e la pazzia risulta presente, almeno sotto l\'aspetto puramente immaginario.
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<BR>Alla prima domanda forse puoi rispondermi tu ma_go <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif">
non so se posso intrommetermi, ma bisogna distinguere i vari casi non si può generalizzare sempre, tutto e per forza!
<BR>ci può essere un genio non matto e un matto che non è un genio!
<BR>ci può essere un matto che è un genio o un genio che è un matto!
<BR>è un po\' contorta come cosa ma penso che sia così anche se è innegabile che spesso ci si imbatte in geni matti.
<BR>cmq restano sempre da definire i concetti di pazzia e genialità!
<BR>non vorrei cadere nella retorica, ma chi è il matto? quello che ci pare strano o tutti noi? stiamo attenti a ritenerci sani...nessuno lo è! a tutti può succedere di impazzire, anche solo per un attimo, si legge tutti i giorni sul giornale no, di raptus violenti?!
<BR>ovviamente non dovete darmi completamente retta, a volte sono provocatorio, spero solo di poter contrubuire alla riflessione che però DEVE essere ASSOLUTAMENTE essere INDIVIDUALE, ma mi pere ovvio e scontato!
<BR>ciao a tutti
<BR>pierre
<BR>p.s. state sempre attenti perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!
<BR>ci può essere un genio non matto e un matto che non è un genio!
<BR>ci può essere un matto che è un genio o un genio che è un matto!
<BR>è un po\' contorta come cosa ma penso che sia così anche se è innegabile che spesso ci si imbatte in geni matti.
<BR>cmq restano sempre da definire i concetti di pazzia e genialità!
<BR>non vorrei cadere nella retorica, ma chi è il matto? quello che ci pare strano o tutti noi? stiamo attenti a ritenerci sani...nessuno lo è! a tutti può succedere di impazzire, anche solo per un attimo, si legge tutti i giorni sul giornale no, di raptus violenti?!
<BR>ovviamente non dovete darmi completamente retta, a volte sono provocatorio, spero solo di poter contrubuire alla riflessione che però DEVE essere ASSOLUTAMENTE essere INDIVIDUALE, ma mi pere ovvio e scontato!
<BR>ciao a tutti
<BR>pierre
<BR>p.s. state sempre attenti perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!
...nihil est...
- massiminozippy
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- Iscritto il: 01 gen 1970, 01:00
Sfogliando “casualmente” il libro di Storia dell’arte ho trovato scritto riguardo al baldacchino di San Pietro: “Il baldacchino si alleggerisce dunque per le forme architettoniche. Ma a ciò contribuisce anche la felice scelta cromatica. Per effetto ottico, scientificamente provato, membrature chiare contro il fondo scuro appaiono più forti, e membrature scure contro fondo chiaro appaiono meno evidenti. E’ un calcolo che Bernini ha fatto servendosi non di misure intense meccanicamente, con il metro o il centimetro, applicandole sulla carta, ma intuendole con la fantasia”.