Inviato: 01 gen 1970, 01:33
Molto più snella e agile della mia... io ero andato per classsi di congruenze...
<BR>
<BR>Sia n il numero dei vertici.
<BR>Assegniamo il valore 1 ad un vertice, il valore 2 al successivo in senso orario e cosi via fino all’ n-esimo vertice. Chiamiamo inoltre p(P) il numero del vertice di partenza della persona P e d(P) il numero di vertici di cui essa si sposta in senso orario.
<BR>Siccome ogni vertice è occupato da una sola persona, si ha che 1==p(P1)+d(P1); 2==p(P2)+d(P2);… n==p(Pn)+d(Pn) [mod n]. Sommando membro a membro, si ottiene che 1+2+…+n==p(P1)+d(P1)+p(P2)+d(P2)+…+p(Pn)+d(Pn); siccome però 1+2+…+n=p(P1)+p(P2)+…+p(P3), si ha che
<BR>(1) d(P1)+d(P2)+…+d(Pn)==0 [mod]n
<BR>Affinché la distanza fra due persone A e B vari, si deve avere che p(A)-p(B)=/=(p(A)+d(A))-(p(B)-d(B)) [mod n] oppure che p(B)-p(A)=/=(p(A)+d(A))-(p(B)-d(B)) [mod n]; in altri termini, che
<BR>(2) d(A)-d(B)=/=0 [mod n] oppure che
<BR>(3) d(A)-d(B)=/=2(p(B)-p(A))
<BR>
<BR>La (2) è rispettata solo se per ogni m<n esiste ed è unico un d(P) tale che d(P)==m [mod n] (se non fosse unico, si avrebbe che d(P1)-d(P2)==m-m==0 [mod n], mentre se non esistesse anche solo per un m vorrebbe dire avere n elemente distribuiti in n-1 classi, che ne implicherebbe la non unicità);
<BR>nel caso in cui n sia pari, ciò contrasta con la (1).
<BR>
<BR>La (3) non è valida a meno se 2(p(B)-p(A))=/=0 [mod n] in quanto, per quanto appena detto, esiste un d(P1)==2(p(B)-p(A)) [mod n] ed esiste un d(P2)==0 [mod n]; ma 2(p(B)-p(A))==0 [mod n] implica, con n dispari, p(B)-p(A)==0 [mod n], che è assurdo.
<BR>
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<BR>Sia n il numero dei vertici.
<BR>Assegniamo il valore 1 ad un vertice, il valore 2 al successivo in senso orario e cosi via fino all’ n-esimo vertice. Chiamiamo inoltre p(P) il numero del vertice di partenza della persona P e d(P) il numero di vertici di cui essa si sposta in senso orario.
<BR>Siccome ogni vertice è occupato da una sola persona, si ha che 1==p(P1)+d(P1); 2==p(P2)+d(P2);… n==p(Pn)+d(Pn) [mod n]. Sommando membro a membro, si ottiene che 1+2+…+n==p(P1)+d(P1)+p(P2)+d(P2)+…+p(Pn)+d(Pn); siccome però 1+2+…+n=p(P1)+p(P2)+…+p(P3), si ha che
<BR>(1) d(P1)+d(P2)+…+d(Pn)==0 [mod]n
<BR>Affinché la distanza fra due persone A e B vari, si deve avere che p(A)-p(B)=/=(p(A)+d(A))-(p(B)-d(B)) [mod n] oppure che p(B)-p(A)=/=(p(A)+d(A))-(p(B)-d(B)) [mod n]; in altri termini, che
<BR>(2) d(A)-d(B)=/=0 [mod n] oppure che
<BR>(3) d(A)-d(B)=/=2(p(B)-p(A))
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<BR>La (2) è rispettata solo se per ogni m<n esiste ed è unico un d(P) tale che d(P)==m [mod n] (se non fosse unico, si avrebbe che d(P1)-d(P2)==m-m==0 [mod n], mentre se non esistesse anche solo per un m vorrebbe dire avere n elemente distribuiti in n-1 classi, che ne implicherebbe la non unicità);
<BR>nel caso in cui n sia pari, ciò contrasta con la (1).
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<BR>La (3) non è valida a meno se 2(p(B)-p(A))=/=0 [mod n] in quanto, per quanto appena detto, esiste un d(P1)==2(p(B)-p(A)) [mod n] ed esiste un d(P2)==0 [mod n]; ma 2(p(B)-p(A))==0 [mod n] implica, con n dispari, p(B)-p(A)==0 [mod n], che è assurdo.
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