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Inviato: 23 mar 2010, 09:00
da Eolo
E' agghiacciante! Ne hai già parlato con altre ragazze? E' la tua visione personale della situazione o è un parere condiviso da altre? Perchè non affrontate pubblicamente la questione?

Inviato: 23 mar 2010, 09:03
da Eolo
Tibor Gallai scrive: Cazzo, adesso ho capito perché le prof. universitarie sono tutte racchie: sono le uniche che non vengono molestate sessualmente. Chiaro... :o

Non apprezzo questo genere di umorismo. Per farti capire quanto sia pesante potrei rovesciarlo al maschile ma questo è un gioco a cui non mi piace giocare,
non si può scherzar su tutto

Inviato: 23 mar 2010, 12:40
da briciola
Eolo ha scritto:E' agghiacciante! Ne hai già parlato con altre ragazze? E' la tua visione personale della situazione o è un parere condiviso da altre? Perchè non affrontate pubblicamente la questione?
In effetti li sto (e stiamo perchè siamo in tanti) già affrontando, ne sono già a conoscenza prof universitari che concordano assieme a me che si trattino di "reati importanti"... Ma il problema da sradicare è molto più complesso: si chiama "baronato universitario" ed è presente purtroppo anche qui a Pisa...
Quanto ad affrontare pubblicamente la questione, beh... è ciò che sto facendo anche ora... non credi? :)

Inviato: 23 mar 2010, 12:44
da Pigkappa
briciola ha scritto:
Nonno Bassotto ha scritto:Io ho studiato a Pisa, ho fatto il dottorato a Roma e ora sono a Bonn per un postdoc.

Da precisare ci sarebbe molto: hai parlato di mobbing, molestie sessuali, voti più bassi agli esami alle ragazze... Io non ho mai constatato niente del genere in 4 anni a Pisa (a matematica) per cui mi interesserebbe saperne di più.
Forme di mobbing (es. sgridate senza motivo da parte del docente, atteggiamenti di tipo aggressivo durante gli esami, frasi esplicite di carattere intimadiatorio nel momento in cui ci si trova a quattr'occhi con il docente, porese di mira "ad personam", forme di ostruzionismo nel momento dell'iscrizione a corsi a frequenza obbligatoria...)
Molestie sessuali (frasi esplicitamente allusive, "alitate sul collo" da parte del docente con contatti fisici ripetuti sul fondoschiena sempre durante i corsi che è obbligatorio frequentare, cose che sono tutte cose che sono passibili di denuncia)
Voti più bassi non so... diciamo domande fuori programma (roba non trattata durante il corso o trattata in esami necessariamente futuri o calcoli assurdi richiesti a mente all'istante...), ma gli esami non sono uguali per tutti gli studenti...
Ciao,
Bri
Visto che io non ho mai avuto l'impressione che ci fossero problemi di questo genere, e che studio anche io Fisica e anche io a Pisa, non è che mi puoi raccontare qualche episodio in modo chiaro e facendo i nomi, eventualmente via MP? Quasi tutti i docenti avuti finora, anche quelli incapaci, mi hanno sempre dato l'impressione di metterci grande professionalità e impegno per essere imparziali.

Inviato: 23 mar 2010, 12:47
da briciola
Sei normalista vero (poi ti spiego perchè...)?
Se vuoi ci incontriamo direttamente in facoltà da qualche parte (io parto per le vacanze venerdì...)
Ciao,
Bri

Inviato: 23 mar 2010, 12:54
da Pigkappa
briciola ha scritto:Sei normalista vero (poi ti spiego perchè...)?
Sì.

Se vuoi ci incontriamo direttamente in facoltà da qualche parte
Magari non la settimana dei mille e uno compitini

Inviato: 23 mar 2010, 13:40
da briciola
Pigkappa ha scritto:
briciola ha scritto:Sei normalista vero (poi ti spiego perchè...)?
Sì.

Se vuoi ci incontriamo direttamente in facoltà da qualche parte
Magari non la settimana dei mille e uno compitini
Ok, facciamo dopo Pasqua... In bocca al lupo x i tuoi!
Ciao,
Bri

Inviato: 23 mar 2010, 15:45
da Nonno Bassotto
Io sono maschio e ho fatto la normale, per cui a sentire briciola non c'è niente di strano che non sia venuto a sapere niente del genere.

Però per tutto il tempo che sono stato a Pisa ho avuto una ragazza matematica, non normalista e oggettivamente tra le ragazze carine del mio anno, che non mi risulta abbia subito pressioni di questo genere. Ho frequentato anche diverse altre ragazze del mio anno fuori dall'ambito della Normale, e di nuovo non ho saputo niente. Io facevo matematica, non so se la situazione sia diversa a fisica o se io sia stato cieco per tutto questo tempo.

La cosa più grave di cui sono venuto a sapere è un professore, ora in pensione, che faceva gli esami a porte chiuse e chiedeva di vedere il libretto al momento dell'esame, basando su quello il voto. Ero pronto a fare una scenata rifiutandomi di farlo quando fosse toccato a me, ma non me lo ha chiesto...

Quanto alle molestie, sarebbe bene chiarire una cosa. Ad esempio le frasi allusive. Si tratta di battute su cui si può fare una risata se non si è suscettibili, e che in ogni caso non influenzano il risultato dell'esame, oppure cose chiaramente sgradite e/o con velata minaccia di influenzare l'esito? Non vorrei confondere un professore che cerca di fare il simpatico ed essere un po' sopra le righe con uno che basa il voto di un esame sulla possibilità di favori sessuali.

Inviato: 23 mar 2010, 15:48
da dario2994
Nonno Bassotto ha scritto:Io sono maschio e ho fatto la normale, per cui a sentire briciola non c'è niente di strano che non sia venuto a sapere niente del genere.

Però per tutto il tempo che sono stato a Pisa ho avuto una ragazza matematica, non normalista e oggettivamente tra le ragazze carine del mio anno, che non mi risulta abbia subito pressioni di questo genere. Ho frequentato anche diverse altre ragazze del mio anno fuori dall'ambito della Normale, e di nuovo non ho saputo niente. Io facevo matematica, non so se la situazione sia diversa a fisica o se io sia stato cieco per tutto questo tempo.

La cosa più grave di cui sono venuto a sapere è un professore, ora in pensione, che faceva gli esami a porte chiuse e chiedeva di vedere il libretto al momento dell'esame, basando su quello il voto. Ero pronto a fare una scenata rifiutandomi di farlo quando fosse toccato a me, ma non me lo ha chiesto...

Quanto alle molestie, sarebbe bene chiarire una cosa. Ad esempio le frasi allusive. Si tratta di battute su cui si può fare una risata se non si è suscettibili, e che in ogni caso non influenzano il risultato dell'esame, oppure cose chiaramente sgradite e/o con velata minaccia di influenzare l'esito? Non vorrei confondere un professore che cerca di fare il simpatico ed essere un po' sopra le righe con uno che basa il voto di un esame sulla possibilità di favori sessuali.
Cos'è il libretto?

Inviato: 23 mar 2010, 15:51
da Nonno Bassotto
Quanto alle domande fuori programma, è normale. Spesso si fanno domande che non sono esattamente nel programma: di solito riguardan

1) argomenti dei corsi passati che però è importante avere chiari per questo corso, oppure

2) spunti per cose che si vedranno nei corsi futuri, che vengono chieste per vedere se lo studente è in grado di barcamenarsi in una situazione nuova.

Sopratutto le domande del secondo tipo vengono fatte quando lo studente si è mostrato competente sugli argomenti del corso, e magari si vuole chiedere un di più per alzare il voto o per la lode. Insomma, non c'è da stupirsi se le domande ad una persona che arriva all'orale con 18 sono diverse da quelle di una persona che arriva con 28.


Inoltre tenete conto che le domande possibili sono finite, e nei corsi con molti esami i professori semplicemente non sanno più cosa chiedere si nuovo, per cui spaziano un po'.

Con questo non voglio difendere i tuoi professori, che nemmeno conosco, ma dico solo che ci possono essere mille motivi per cui un professore fa una domanda inaspettata, senza che ci sia malizia. Non posso ovviamente giudicare se sia questo il caso.

Inviato: 23 mar 2010, 15:52
da Nonno Bassotto
dario2994 ha scritto: Cos'è il libretto?
Il libretto è un documento su cui vengono riportati i voti di tutti gli esami. In questo modo il professore dava il voto non basandosi sul risultato dell'esame in corso, ma su come lo studente era andato agli esami precedenti.

Inviato: 23 mar 2010, 16:38
da Eolo
Approfitto della presenza di nonno Bassotto per chiedergli come è fatta la griglia di valutazione per l'ammissione alla Normale: in altre parole, quanto pesa nel punteggio finale la capacità di risolvere problemi tipo quelli delle Olimpiadi? Quanto pesano invece cultura generale e abitudine allo studio? Te lo chiedo perchè dalla discussione mi sembra di aver capito che basterebbe un diverso dosaggio di questi tre elementi per cambiare la presenza dei due generi (maschile e femminile) alla Normale.

Inviato: 23 mar 2010, 17:18
da Nonno Bassotto
Gli esercizi di selezione alla Scuola Normale sono grosso modo della difficoltà di Cesenatico, e della stessa tipologia, anche se è possibile che compaia un po' di analisi.

Pertanto pesa molto saper risolvere esercizi di tipo olimpico. Questa a sua volta è una cosa in parte innata, in parte data dall'allenamento e quindi dallo studio (ma non del materiale scolastico). La cultura generale è completamente ignorata, si può entrare a matematica senza sapere cos'è Waterloo.

Ti dico subito che io sono d'accordo con questo. La Scuola Normale è una scuola di eccellenza, e non vedo motivo di selezionare persone in base al rendimento scolastico piuttosto che alla capacità di fare (in piccolo) della vera matematica.

Fra l'altro, studiare matematica al liceo e all'università è una cosa molto diversa. Sarebbe perfettamente inutile selezionare delle persone con buon rendimento al liceo dovuto solo allo studio, per poi cacciarle dopo il primo anno perché non sono riuscite a dare gli esami in tempo con il voto richiesto.

In ogni caso, se c'è una tendenza è quella di virare ancora di più verso la capacità di risolvere problemi piuttosto che aver studiato, anche le cose olimpiche. Il motivo è questo: gli esaminatori sono ben consapevoli che le persone che hanno fatto le olimpiadi sono più allenate e quindi più preparate. La loro preoccupazione è di perdere qualche studente brillante che, non avendo per qualche motivo fatto le olimpiadi, si trovi svantaggiato. Quindi si cerca (o almeno si cercava ai miei tempi) di dare problemi che fossero leggermente trasversali anche rispetto alle tecniche olimpioniche.

Inviato: 23 mar 2010, 17:39
da Eolo
Nella nostra società il matematico è uno scienziato solitario oppure deve necessariamente lavorare in gruppo con scienziati di diversa formazione? Io propendo per la seconda risposta e quindi passo alla domanda successiva. Un matematico che non conosce i linguaggi delle altre discipline (non possedendo una formazione culturale ampia) può lavorare in gruppo con altri scienziati in una prospettiva interdisciplinare?

Inviato: 23 mar 2010, 17:44
da Nonno Bassotto
Prima di lavorare con altri scienziati deve essere un matematico. E non tutti quelli che si iscrivono a matematica lo diventano, perché non è una facoltà semplice.

C'è un sacco di gente con buoni voti a scuola che non riesce a fare matematica e diventare uno scienziato. La Scuola Normale non ha interesse nel selezionare queste persone. Il voto a scuola e la cultura generale semplicemente non sono buoi criteri per selezionare bravi matematici.

In ogni caso non è vero che un matematico deve necessariamente lavorare con altri scienziati. Conosco un sacco di matematici (la quasi totalità) che lavorano solo sulla matematica e sono perfettamente contenti di questo.

In ogni caso per collaborare con un, per esempio, un biologo (da matematico) è richiesta una buona conoscenza della matematica e una modesta conoscenza della biologia, che può essere imparata in un secondo momento.