Inviato: 10 mar 2005, 12:36
Ciao. Procediamo.
Un po' di notazione: sia $ p $ un numero (che poi supporremo primo) e $ a $ un qualunque intero non nullo. Definisco la funzione $ v_p(a) $ come la potenza di $ p $ che divide esattamente $ a $, ossia il massimo intero $ v $ t.c. $ ap^{-v} $ risulti intero. Tale funzione la chiamo valutazione (o, se occorre chiarire, valutazione $ p $-adica) di $ p $. Inoltre, definisco $ r_p(a) $ come quell'unica classe di congruenza $ \pmod p $ [non nulla], t.c. $ a p^{-v_p(a)} \equiv r_p(a) \pmod p} $. Tale classe sarà chiamata residuo [$ p $-adico] di $ a $. (N.B.: mentre per "valutazione" ne sono certo, non sono sicuro che "residuo" sia la terminologia standard; se qualcuno conosce il nome e la notazione consueti, me lo segnali, grazie).
C'è una simpatica interpretazione di questi numeri, se pensate di scrivere $ a $ in base $ p $: la valutazione è il numero di zeri di coda, mentre il residuo è la cifra non nulla meno significativa (con alcuni caveat per i numeri negativi).
Quando non c'è possibilità di confuzione l'indice $ p $ sarà omesso.
Necessità per le non potenze di primi
Con riferimento al Pb.#2, dimostro che, se $ q $ non è potenza di un primo, allora
$ \exists k \in \mathbb N_0 : \displaystyle \binom{kq}{q} \not \equiv k \pmod{q^3} $.
Sia allora $ q $ come detto, sia $ p $ un suo divisore primo. Ho già osservato che, per un opportuno intero $ N $, dipendente da $ k $,
$ \displaystyle \binom{kq}{q} = k\frac{N}{(q-1)!} $
Claim: è possibile scegliere $ k $ in modo t.c. $ v_p(k) = 0 $ (i.e. coprimo con $ p $) e $ v_p(N) $ grande a piacere.
Il Claim implica la tesi. Infatti,
$ \displaystyle v\left( \binom{kq}{q} \right) = v(k) + v(N) - v\big((q-1)!\big) = v(N) - v\big((q-1)!\big) $. Il secondo membro può essere reso grande a piacere. A me basta che sia 1. In tal caso, significa che il binomiale in questione è divisibile per $ p $. Se la tesi fosse falsa, $ k $ risulterebbe multiplo di $ p $, contro il Claim.
Dimostro il Claim.
Il Lemma 4, riveduto e corretto come nel post scriptum, permette di costruire $ k $, t.c. per $ t $ grande alla bisogna, $ p \nmid k $ e
$ p^t = k q - r $, con $ 0 < r < q $.
Questo significa che
$ \displaystyle v(N) = \sum_1^{q-1} v(kq - i) \geqslant v\left(p^t\right) = t $
La penultima segue dal fatto che la somma è maggiore del solo addendo $ r $-esimo. []
Ciao. M.
Un po' di notazione: sia $ p $ un numero (che poi supporremo primo) e $ a $ un qualunque intero non nullo. Definisco la funzione $ v_p(a) $ come la potenza di $ p $ che divide esattamente $ a $, ossia il massimo intero $ v $ t.c. $ ap^{-v} $ risulti intero. Tale funzione la chiamo valutazione (o, se occorre chiarire, valutazione $ p $-adica) di $ p $. Inoltre, definisco $ r_p(a) $ come quell'unica classe di congruenza $ \pmod p $ [non nulla], t.c. $ a p^{-v_p(a)} \equiv r_p(a) \pmod p} $. Tale classe sarà chiamata residuo [$ p $-adico] di $ a $. (N.B.: mentre per "valutazione" ne sono certo, non sono sicuro che "residuo" sia la terminologia standard; se qualcuno conosce il nome e la notazione consueti, me lo segnali, grazie).
C'è una simpatica interpretazione di questi numeri, se pensate di scrivere $ a $ in base $ p $: la valutazione è il numero di zeri di coda, mentre il residuo è la cifra non nulla meno significativa (con alcuni caveat per i numeri negativi).
Quando non c'è possibilità di confuzione l'indice $ p $ sarà omesso.
Necessità per le non potenze di primi
Con riferimento al Pb.#2, dimostro che, se $ q $ non è potenza di un primo, allora
$ \exists k \in \mathbb N_0 : \displaystyle \binom{kq}{q} \not \equiv k \pmod{q^3} $.
Sia allora $ q $ come detto, sia $ p $ un suo divisore primo. Ho già osservato che, per un opportuno intero $ N $, dipendente da $ k $,
$ \displaystyle \binom{kq}{q} = k\frac{N}{(q-1)!} $
Claim: è possibile scegliere $ k $ in modo t.c. $ v_p(k) = 0 $ (i.e. coprimo con $ p $) e $ v_p(N) $ grande a piacere.
Il Claim implica la tesi. Infatti,
$ \displaystyle v\left( \binom{kq}{q} \right) = v(k) + v(N) - v\big((q-1)!\big) = v(N) - v\big((q-1)!\big) $. Il secondo membro può essere reso grande a piacere. A me basta che sia 1. In tal caso, significa che il binomiale in questione è divisibile per $ p $. Se la tesi fosse falsa, $ k $ risulterebbe multiplo di $ p $, contro il Claim.
Dimostro il Claim.
Il Lemma 4, riveduto e corretto come nel post scriptum, permette di costruire $ k $, t.c. per $ t $ grande alla bisogna, $ p \nmid k $ e
$ p^t = k q - r $, con $ 0 < r < q $.
Questo significa che
$ \displaystyle v(N) = \sum_1^{q-1} v(kq - i) \geqslant v\left(p^t\right) = t $
La penultima segue dal fatto che la somma è maggiore del solo addendo $ r $-esimo. []
Ciao. M.