Ho un dubbio su come hai approcciato la questione.
Il testo esattamente è questo:
L'acqua in una condotta forzata di una centrale idroelettrica compie un salto di 50m. Per quale ragione ci si aspetta che, alla fine della caduta, essa si sia riscaldata? Trascurando gli effetti di dispersione, stimare approssimativamente l'aumento di temperatura.
La traccia non parla quindi del fatto che l'acqua alla fine sbatta da qualche parte (anche se in una centrale di questo tipo poi effettivamente ci sono le pale della turbina

).
Comunque sia, quando utilizzi quella formula della calorimetria, stai "dando" all'acqua un'energia che già possiede durante la sua caduta, cioè l'energia cinetica che le sue molecole acquistano durante la caduta stessa.
Quindi io penso che il problema sia a monte di questo (non a monte della cascata eh XD battuta squallida lo so...).
Io dico: possiamo osservare, un istante prima che "sbatta da qualche parte", un aumento di temperatura nelll'acqua?
Io risponderei si:
$ $\frac{n}{2} \cdot k_{b} \cdot \Delta T = \Delta K_{H_{2}O} = m_{H_{2}O} \cdot g \cdot h$ $
dove m è la massa di una molecola d'acqua ed n sono i gradi di libertà del moto delle molecole d'acqua. Essendo l'acqua poliatomica, l'Halliday dice n=6. Anche se l'acqua non è un gas, approssimiamo... (questo è l'unico punto su cui dubito).
$ $\frac{6}{2} \cdot k_{b} \cdot \Delta T = \frac{M_{H_{2}O}}{N_{A}} \cdot g \cdot h$ $
$ $\Delta T = \frac{M_{H_{2}O}}{3R}gh$ $,
dove M è la massa molare dell'acqua.
I risultati: non sono molto diversi, il mio 0,35 K il tuo 0,12 K se non sbaglio. Se contiamo che quel 3 nella mia formula è un pò a rischio, possono essere ritenuti simili
