Ma in realtà quel che è cambiato è solo l'organizzazione dei corsi! Cioè, da annuali sono diventati semestrali. Per forza che si fanno meno argomenti in sei mesi! Però quel che veniva fatto al vecchio Analisi 2 e non nel "nuovo" Analisi 2, trova spazio in corsi con altri nomi! Per esempio, io ho avuto un intero corso dedicato alle equazioni differenziali ordinarie, al secondo anno.SkZ ha scritto:Se Analisi 2 ha un libro di testo ora che e' la meta' di quello che avevo io, vuol dire che pure il programma e' circa dimezzato. E sono dimezzate le possibilita' di approfondimento sul testo.
A onor del vero questi argomenti sono più precisamente Geometria... e comunque stai certo che a Matematica uno esce che sicuramente conosce almeno i fatti di base di topologia generale, spesso e volentieri anche un po' di topologia differenziale e algebrica. Vecchio o nuovo ordinamento che sia, credimi. Sono argomenti che non vengono svolti in "Analisi" ma trovano comunque spazio altrove. Se non sei convinto vieni pure a seguire da noi il corso di "Introduzione alla Topologia Algebrica", poi potremo riparlare sul fatto o meno che i corsi del nuovo ordinamento siano più facili/meno approfonditi/...SkZ ha scritto:Cose' la topologia, che e' un insieme aperto, un punto di accumulazione, insieme connesso, ...
tutto perso. Sono ben pochi quelli che si "divertono" ad analisi
Guarda, questo io non lo so, credo anzi che ogni ateneo si organizzasse come meglio credeva. E comunque quanto dici può valere per gli atenei di cui hai esperienza, ma non certo per tutti...SkZ ha scritto:Di solito i corsi di "Meccanica razionale" et similia una volta erano tenute da Matematici ergo fatte secondo crismi.
Io non penso che, una volta laureato, sarò un matematico formato tanto peggio o tanto meglio di quelli formati con il vecchio ordinamento. Anche perché non vedo un grande svantaggio nell'avere corsi di un semestre piuttosto che di un anno. Probabilmente gli anni di "transizione" sono stati i peggiori, perché magari - quello sì - non si aveva ancora ben chiaro come riorganizzare la didattica. Ma una volta superato quel periodo, ripeto, a fare la differenza in un corso resta la capacità e l'impegno del docente che lo tiene, e quanto egli risulta esigente nei confronti degli studenti.