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Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da mattilgale
porrò una domanda molto stupida (probabilmente), ma sinceramente non riesco a capire e anche la mia prof è stupida (certamente).
<BR> <IMG SRC="images/forum/icons/icon_biggrin.gif">
<BR>
<BR>le proprietà delle operazioni algebriche e delle relazioni, sono assiomi? <IMG SRC="images/forum/icons/icon_confused.gif">
<BR>mi spiego meglio: è un\'assioma che l\'addizione ha la proprietà commutativa o che l\'equivalenza tra superfici piane ha la proprietà transitiva?
<BR>
<BR>anche se la domanda è stupida rispondete...
<BR>vi prego <IMG SRC="images/forum/icons/icon27.gif"> <IMG SRC="images/forum/icons/icon27.gif"> <IMG SRC="images/forum/icons/icon27.gif"> [addsig]
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da LB
La commutatività dell\'addizione si dimostra dagli assiomi di Peano: vedi ad es. <!-- BBCode Start --><A HREF="
http://us.metamath.org/mpeuni/nnacom.html" TARGET="_blank">us.metamath.org/mpeuni/nnacom.html</A><!-- BBCode End -->.
<BR>
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<BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: LB il 28-05-2004 19:20 ]<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: LB il 28-05-2004 19:28 ]
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da stefano88
La proprietà transitiva dell\'equivalenza tra superfici piane non credo proprio che sia un assioma.
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da Antimateria
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-05-28 18:34, mattilgale wrote:
<BR>le proprietà delle operazioni algebriche e delle relazioni, sono assiomi? <IMG SRC="images/forum/icons/icon_confused.gif">
<BR>mi spiego meglio: è un\'assioma che l\'addizione ha la proprietà commutativa o che l\'equivalenza tra superfici piane ha la proprietà transitiva?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Sicuramente la tua prof di matematica è molto stupida, e su questo non ci piove. <IMG SRC="images/forum/icons/icon_razz.gif">
<BR>A parte questo, direi che alcune proprietà delle operazioni e delle relazioni sono assiomi, altre no. E, checché ne dicano i libri del liceo (e LB con essi), la proprietà commutativa è un assioma di Peano (della teoria PA<sup>-</sup>, per la precisione) che serve per definire l\'addizione.
<BR>Quanto all\'altra cosa della transitività, dipende da come definisci l\'equivalenza tra superfici. Se la definisci come uguaglianza tra aree, allora la transitività è un teorema dimostrabile dagli assiomi di R. Se la definisci in altri modi strani, tipo se cerchi di esprimere un\'equivalenza generalizzata anche per modelli della geometria diversi da quello standard, probabilmente vorrai mettere tra gli assiomi che l\'equivalenza tra superfici sia una relazione di equivalenza, e quindi sia transitiva.[addsig]
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da Offidani
Qual\'è la definizione di assioma?
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da FrancescoVeneziano
In un sistema formale, sono quelle proposizioni che si assumono come vere senza dimostrazione e con le quali si dimostrano tutti i teoremi.
<BR>
<BR>CaO
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da Antimateria
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-05-28 19:16, LB wrote:
<BR>La commutatività dell\'addizione si dimostra dagli assiomi di Peano: vedi ad es. <!-- BBCode Start --><A HREF="
http://us.metamath.org/mpeuni/nnacom.html" TARGET="_blank">us.metamath.org/mpeuni/nnacom.html</A><!-- BBCode End -->.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Gia\', pero\' quello non e\' un modo completamente rigoroso di fare la logica!
<BR>Mi spiego meglio: gli assiomi di Peano di cui parli sono i famosi 5, che definiscono lo 0, la funzione successore e l\'induzione. Ma, poiche\' tu intendi usare anche la funzione +, e probabilmente anche la *, devi mettere i loro simboli nel linguaggio che stai usando (altrimenti non sarebbe ben definita la sintassi delle proposizioni che costruisci).
<BR>Ora, siccome hai messo + e * nel linguaggio, vorresti anche che le tue operazioni abbiano delle proprieta\', per lo meno che la + sia legata alla funzione successore nel modo giusto, e che tutto sia \"coerente\" e come ce lo si aspetta. Puoi effettivamente assiomatizzare la + sopra la funzione successore senza menzionare la commutativita\', e quindi dimostrarla come teorema.
<BR>Ma, dato che a questo punto la funzione successore risulterebbe inutile, perche\' quello che interessa davvero sono la + e la *, e\' consuetudine (perche\' di consuetudini stiamo parlando fin dall\'inizio: non c\'e\' un unico modo di assiomatizzare l\'aritmetica) eliminare la funzione successore e tenere solo le altre 2. Naturalmente si devono riscrivere gli assiomi della +, facendo in modo che non si basino piu\' sul successore, e questa volta e\' comodo mettere anche la commutativita\' tra gli assiomi (come nella teoria PA<sup>-</sup>, gia\' citata).
<BR>Riguardo al sito di LB, non so come definisca la +, ma e\' probabile che, se non la mette nel linguaggio, la usi solo come semplificazione sintattica.[addsig]
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da Antimateria
Ah, mi dimenticavo di dire che, se vi interessano queste faccende qua, potete dare uno sguardo ai libri:
<BR>
<BR>- Handbook of Mathematical Logic (J. Barwise)
<BR>
<BR>- Models of Peano Arithmetics (R. Kaye)
<BR>
<BR>Comunque tutto quello che sto dicendo e\' OT in proponi gli esercizi, quindi mi ammutolisco (non che la domanda iniziale fosse cosi\' simile a un esercizio olimpico...).
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da fph
Il punto e\': cosa intendiamo veramente come \"base\" quando parliamo di assiomi?
<BR>Volendo, possiamo assumere come \"assiomi\" le proprieta\' delle operazioni di |R, che sono una quindicina di proprieta\' tra cui per esempio queste:
<BR>
<BR>X+Y=Y+X (commutativa)
<BR>X<Y => X+Z < Y+Z (buon comportamento del < con +)
<BR>Ogni insieme limitato superiormente ha un \"estremo superiore\" (non necessariamente incluso nell\'insieme stesso) (assioma di completezza)
<BR>
<BR>e costruire una teoria di |R completamente funzionante che parte solo da questi assiomi. (tutta l\'analisi funziona perfettamente, se si prende |R come \"assiomatico\" in questo senso).
<BR>Pero\' possiamo scendere a un livello piu\' basso e \"costruire\" |R a mano, partendo dai soli naturali (e quindi dagli assiomi di Peano): l\'idea e\' di prendere |Q e aggiungere tutti gli elementi che sono \"limite di una successione in |Q.
<BR>in questo caso quelli che prima chiamavamo assiomi adesso diventano teoremi, perche\' abbiamo spostato il nostro punto di vista e siamo partiti da \"piu\' in basso\".
<BR>Scendendo ancora piu\' a fondo, possiamo partire dalla sola teoria degli insiemi, che ha degli assiomi di livello ancora piu\' basso, del tipo:
<BR>-due insiemi si dicono uguali se hanno gli stessi elementi
<BR>-esiste un\'insieme vuoto
<BR>-l\'unione di un \"insieme di insiemi\" e\' ancora un insieme
<BR>(i cosiddetti \"assiomi di Zermelo-Fraenkel\"): a questo punto possiamo costruire in modo insiemistico gli stessi naturali, e quelli che nella teoria di Peano chiamavamo \"assiomi\" diventano adesso teoremi.
<BR>(anche se la sto facendo eccessivamente semplice, ci sono alcuni problemi che sto sorvolando e per cui il buon Anti non manchera\' di rimproverarmi <IMG SRC="images/forum/icons/icon_smile.gif"> )
<BR>
<BR>Poi quando si studia, per esempio, la teoria dei gruppi si adotta un punto di vista ancora diverso: si decide di chiamare \"assiomi\" tre proprieta\' base, cioe\':
<BR>Dato un insieme G e un\'operazione (che chiameremo +) che manda due elementi di G in un elemento di G
<BR>1) + e\' associativa
<BR>2) esiste un elemento (che chiameremo 0) t.c. 0+a=a+0=a per ogni a in G
<BR>3) per ogni elemento a, esiste un elemento (che chiameremo \"-a\" t.c. a+(-a)=0
<BR>Ora, questi sono assiomi in un senso ancora diverso: infatti possiamo prendere come modello della teoria dei gruppi qualunque insieme che soddisfi le tre proprieta\' elencate: ad esempio (Z,+), ma anche (R,+) oppure (reali positivi, x) oppure (interi modulo 5, \"+\" modulo 5).
<BR>Questi non sono strettamente parlando \"assiomi\" che permettono di definire qualcosa, come quelli precedenti, ma semplicemente partiamo da questi assiomi per costruire una teoria e dimostrare dei teoremi che poi sono validi per qualunque coppia (insieme,operazione) che soddisfi gli assiomi stessi (ad esempio, questo semplice teorema: se a+h=b+h, allora a=b).
<BR>(e, chiaramente, non riusciremo a dimostrare quei teoremi che sono veri in alcune \"incarnazioni\" della teoria dei gruppi ma non in altre: per esempio, \"non esiste n tale che a+a+...+a (n volte) =0\", che e\' falso negli interi modulo un certo numero).
<BR>
<BR>In sostanza, la risposta e\': si\', la commutativita\' del + e\' un assioma, se vogliamo, ma tutto questo dipende dal contesto in cui stiamo parlando, da cosa stiamo cercando di \"costruire\" e da dove partiamo.
<BR>(e, se si e\' un professore di liceo, bisognerebbe cercare di far capire tutto questo ai propri alunni se si vuole parlare di assiomi).
<BR>
<BR>ciao, spero di aver risolto qualche dubbio...
<BR>--federico
Inviato: 01 gen 1970, 01:33
da Antimateria
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-05-29 16:10, fph wrote:
<BR>(anche se la sto facendo eccessivamente semplice, ci sono alcuni problemi che sto sorvolando e per cui il buon Anti non manchera\' di rimproverarmi <IMG SRC="images/forum/icons/icon_smile.gif"> )
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Per carita\', figurati se ti rimprovero quando dici cose illuminanti!! Da che pulpito, poi!!! <IMG SRC="images/forum/icons/icon_biggrin.gif">
<BR>
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>Questi non sono strettamente parlando \"assiomi\" che permettono di definire qualcosa, come quelli precedenti, ma semplicemente partiamo da questi assiomi per costruire una teoria e dimostrare dei teoremi che poi sono validi per qualunque coppia (insieme,operazione) che soddisfi gli assiomi stessi
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>In realta\' questa distinzione tra assiomi non esiste, e non credo sia bello nemmeno pensarla. I 2 aspetti che hai evidenziato sono in realta\' la stessa cosa... Gli assiomi, le teorie ed i modelli di teorie sono appunto definiti in quel modo:
<BR>
<BR>- linguaggio = insieme finito di simboli
<BR>- teoria = insieme di proposizioni in un certo linguaggio
<BR>- assioma = elemento di una teoria
<BR>- struttura = insieme dotato di funzioni e relazioni
<BR>- modello di una teoria = struttura che verifica tutti gli assiomi della teoria.
<BR>
<BR>Che poi una teoria ammetta un solo modello, piu\' di un modello, o nessun modello, questo non conta.