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Platone....

Inviato: 14 lug 2006, 16:53
da fur3770
Non ho mai conosciuto un matematico che sapesse ragionare.
Platone

Inviato: 15 lug 2006, 18:27
da Sisifo
Non metto in dubbio la correttezza della tua citazione ma...
Ricordiamo che Platone aveva scritto sulla porta della sua scuola:
"Non entri chi non è geometra [studioso di geometria, ovviamente.. che credevate?]"

Inviato: 20 lug 2006, 15:49
da fur3770
questo non toglie il significato della citazione...a mio avviso molto molto veritiera.

Inviato: 21 lug 2006, 03:15
da Giggles
.... sbaglio o sono solo provocazioni? Matematica, e questo lo sanno tutti, insegna principalmente a ragionare in maniera, appunto, razionale. Se poi ci sono dei rancori per la categoria, ho paura che un dialogo possa servire a ben poco...

Inviato: 21 lug 2006, 14:21
da dimpim
Non ho compreso il vero significato della citazione... Dal momento che dire ad un matematico che non sa ragionare è una cosa piuttosto stupida (soprattutto dati i tempi e i luoghi in cui è stata detta quella frase).

Inviato: 21 lug 2006, 16:11
da Nonno Bassotto
Non so, anche s.agostino ha una famosa citazione che dice qualcosa sul fatto che i buoni cristiani devono guardarsi dai matematici pche dannano la loro anima o qualcosa del genere; nel suo caso pero' si scopre che per matematici si intendono gli astrologi. Magari anche platone per matematici intendeva qualcos'altro rispetto all'uso di oggi

Re: Platone....

Inviato: 21 lug 2006, 16:46
da desko
fur3770 ha scritto:Non ho mai conosciuto un matematico che sapesse ragionare.
Platone
C'è da dire una cosa: se Platone non ha mai conosciuto un matematico che sapesse ragionare, non vuol dire che nessun matematico non sappia ragionare.
Quanti matematici avrà conosciuto in vita sua? qualche decina, giusto per abbondare? sono decisamente pochi, come campione dei matematici mondiali della storia. Al massimo si può dedurre che nel mondo greco molti matematici contemporanei di Platone non sapevano ragionare.

Inviato: 21 lug 2006, 18:01
da phi
Ho idea che verrà fuori un post un po' lungo (e magari un pochino da classicista, concedetemelo dai :? ) ma l'argomento è interessante e vorrei che la questione si affrontasse da un punto di vista un po' più ampio e migliore, prima di accusare Platone di rancore verso i matematici.

La citazione, per quel che sono riuscita a vedere, è tratta dalla Repubblica, libro VII; tuttavia ci dev'essere qualche variante testuale, o qualche difficoltà di interpretazione, perché nella maggior parte delle traduzioni ho trovato "conosco ben pochi che sappiano ragionare [in maniera dialettica]". Al di là di questo, trovo che sarebbe proficuo ampliare un po' il nostro orizzonte, e prendere in considerazione una bella fetta di questo libro VII. (Peraltro le opere di Platone sono sotto forma di dialogo. Questo significa che non è sempre possibile estrapolare una frase e attribuirla a Platone stesso.)

Nella Repubblica si delinea l'utopia di una città perfetta, come assetto politico, sociale ecc; c'è da premettere che le questioni dibattute nella Repubblica sono interessanti e molto controverse, tanto che sono in molti a criticare aspramente Platone su alcuni punti...
Comunque, siamo nel momento in cui Socrate stabilisce le discipline che andranno studiate nella sua ipotetica città-utopia.
Vi cito qualche pezzo, giusto per renderci un po' conto. :)
La prima disciplina è l'aritmetica.
Socrate ha scritto:E allora? Avrai già avuto modo di notare che gli individui naturalmente portati per il calcolo sono, per così dire, acuti d'ingegno in tutte le discipline, mentre coloro che sono lenti ad apprendere, se istruiti e addestrati nell'aritmetica, pur non ricavandone altra utilità, fanno tutti per lo meno qualche progresso e diventano più acuti di prima?
Glaucone ha scritto:E' così.
Socrate ha scritto:E comunque penso che non ti sarà facile trovare molte discipline più faticose di questa per chi la apprende e la pratica.
Glaucone ha scritto:No di certo.
Socrate ha scritto:Per tutte queste ragioni essa non va trascurata, ma dev'essere insegnata agli individui dotati della natura migliore. [...] Pertanto, Glaucone, sarebbe conveniente imporre questa disciplina per legge e persuadere coloro che devono esercitare nella città le più alte cariche a indiizzarsi verso la scienza del calcolo e a studiarla non superficialmente, ma fino a raggiungere col puro intelletto la contemplazione della natura dei numeri, senza usarla per vendere e comprare, come fanno i mercanti e i bottegai, ma per la guerra e per facilitare la conversione dell'anima stessa dal divenire alla verità e all'essere.
La seconda disciplina è... la geometria!
Socrate ha scritto:Ora, chiunque sia anche solo un poco esperto di geometria non ci contesterà che questa scienza è tutto il contrario di come la descrivono coloro che la praticano. [...] Essi ne parlano in modo davvero ridicolo e forzato: affermano di tracciare quadrilateri, prolungare linee, aggiungere figure e così via per scopi pratici, ai quali si rifanno in tutti i loro discorsi, mentre questa disciplina dev'essere interamente coltivata solo per la conoscenza. [...] è facile convenirne: la geometria è effettivamente la conoscenza di ciò che eternamente è. Quindi, nobile amico, essa può trascinare l'anima verso la verità e produrre un pensiero filosofico, al punto da rivolgere verso l'alto ciò che noi ora teniamo indebitamente rivolto verso il basso. [...] E in ogni modo possibile dobbiamo imporre agli abitanti della tua bella città di non astenersi assolutamente dalla geometria. Infatti anche le sue funzioni accessorie non sono di poco conto.
Insomma, tutto questo per dire che ad allargare un po' lo sguardo saltano fuori cose interessanti... :wink:
Ok, a chi non si è ancora addormentato e non è lì pronto a tirarmi addosso insalata uova e pomodori, consiglio una lettura integrale:
http://www.filosofico.net/politeiaplatone7.htm

P.S. Che poi non ne so granché, ma Platone è sempre stato il mio filosofo preferito...

Inviato: 21 lug 2006, 23:43
da Ani-sama
Bell'intervento! Mi vengono vaghe reminescenze, quasi fossero sogni vecchi di anni, in cui uomini d'oro (filosofi, ricordo male, gli educatori, no?), uomini d'argento (erano i militari?) e uomini di bronzo (gli altri, ma chi erano? non ricordo...) assolvevano i loro compiti, in una società perfettamente ordinata, governata dal filosofo-re...
phi ha scritto:Nella Repubblica si delinea l'utopia di una città perfetta, come assetto politico, sociale ecc; c'è da premettere che le questioni dibattute nella Repubblica sono interessanti e molto controverse, tanto che sono in molti a criticare aspramente Platone su alcuni punti...
Comunque, siamo nel momento in cui Socrate stabilisce le discipline che andranno studiate nella sua ipotetica città-utopia.
In realtà il buon Platone non la vedeva come utopia... lui. Ai nostri occhi, quella è un'utopia, ma il disgraziato tentò anche di realizzarla... fallendo miseramente, sebbene ci credesse molto. :D Qualche secolo più tardi, il beneamato (?) Karl Raimund Popper si dilettò a piazzare lo stato ideale platonico tra i "nemici" della "società aperta"...
phi ha scritto:Insomma, tutto questo per dire che ad allargare un po' lo sguardo saltano fuori cose interessanti...
Ok, a chi non si è ancora addormentato e non è lì pronto a tirarmi addosso insalata uova e pomodori, consiglio una lettura integrale:
http://www.filosofico.net/politeiaplatone7.htm
Carino quel sito, ogni tanto lo frequento. :) E no, niente sonno, né insalate né uova né pomodori addosso, mi dispiace... un po' di filosofia mi fa sempre piacere. :D

...che io stia sbagliando a voler fare mate a tutti i costi l'anno prossimo? :twisted:

Inviato: 22 lug 2006, 09:38
da NicolasBourbaki
Caro Phi,anch'io volevo complimentarmi con te per il tuo ultimo post...l'ho trovato davvero interessante e foriero di varie riflessioni...
Non so a che grado tu sia della tua istruzione (liceo?università?...),ma penso che a partire da questi temi si potrebbe cavar fuori una tesina non banale...spero che qualcuno raccolga questo suggerimento!!!

Inviato: 22 lug 2006, 13:38
da phi
Sono in quella strana estate di mezzo infilata tra liceo e università... per cui la mia tesina l'ho già fatta (sulla sezione aurea tra l'altro, tanto per rimanere in tema col nick :D ) ma in effetti è vero, sarebbe un bell'argomento!
Credo che soprattutto per altra gente del classico appassionata di matematica (che io confido esista da qualche parte) sarebbe proprio azzeccato sviluppare un po' riflessioni del genere...

Inviato: 05 ago 2006, 23:50
da Ani-sama
phi ha scritto:Sono in quella strana estate di mezzo infilata tra liceo e università... per cui la mia tesina l'ho già fatta (sulla sezione aurea tra l'altro, tanto per rimanere in tema col nick :D ) ma in effetti è vero, sarebbe un bell'argomento!
Credo che soprattutto per altra gente del classico appassionata di matematica (che io confido esista da qualche parte) sarebbe proprio azzeccato sviluppare un po' riflessioni del genere...
Ehi!! Io non ho fatto il classico, ma mi piacciono le "riflessioni del genere"! :D Peccato che non sappia il greco... :cry:

Inviato: 06 ago 2006, 05:21
da SkZ
per Nonno Bassotto
S.Agostino disse:
"Diffida dei matematici! Potrebbero aver fatto un patto col diavolo!"
:twisted: :twisted:
datami da quell'amore di mia sorella

Inviato: 06 ago 2006, 14:13
da EvaristeG
Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l'umanità nelle spire dell'inferno. (dal De genesi ad litteram libro 2, 17.37)

Inviato: 06 ago 2006, 16:40
da MindFlyer
Ma non è che intendeva anche qui gli astrologi?
EDIT: ah sì, è proprio la cosa che diceva Nonno Bassotto! Oooook.