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Dubbio lavoro - energia cinetica

Inviato: 21 ott 2006, 12:00
da LordKheper
Leggo che "Il lavoro fatto dalle forze che agiscono su un corpo è pari alla variazione della sua energia cinetica".
Ma se io trascino un corpo dal punto A al punto B, con velocità costante, faccio un lavoro pari alla forza per lo spostamento... mentre l'energia cinetica del corpo tra i 2 punti nn cambia... cosa non ho capito?

Inviato: 21 ott 2006, 12:37
da EvaristeG
La forza di attrito ... oppure quella che tu ci metti per fermare il corpo quando arrivi a B. In entrambi i casi esse contribuiscono in maniera negativa al lavoro fatto sul corpo, bilanciando la forza che tu eserciti durante il percorso (o all'inizio, se non c'è attrito).

Inviato: 21 ott 2006, 14:10
da LordKheper
EvaristeG ha scritto:La forza di attrito ... oppure quella che tu ci metti per fermare il corpo quando arrivi a B. In entrambi i casi esse contribuiscono in maniera negativa al lavoro fatto sul corpo, bilanciando la forza che tu eserciti durante il percorso (o all'inizio, se non c'è attrito).
Scusa ma non mi è molto chiaro... Faccio un esempio diverso;
Mettiamo che trascino un corpo tra un punto A e un punto D, passando per i punti B e C con velocità costante.
L'energia cinetica nei punti B e C è costante, quindi secondo quel teorema tra i punti B e C il lavoro è stato 0.
Com'è possibile?

Inviato: 21 ott 2006, 14:22
da Ponnamperuma
Nel tragitto da B a C il corpo che viene trascinato procede a velocità costante: da ciò si deduce, per il principio d'inerzia, che la risultante delle forze agenti sul corpo è nulla. La risultante è determinata dalla forza di chi trascina il corpo e dalla forza di attrito che tu supponi, forze che sono però uguali e opposte, poichè vogliamo che la velocità sia costante. Ergo si hanno un lavoro motore e un lavoro resistente, uguali a meno del segno, dunque la loro somma algebrica è nulla e anche la variazione di energia cinetica tra B e C è 0... c.v.d. :wink:

Inviato: 21 ott 2006, 17:07
da EvaristeG
"Trascino" è una parola pericolosa : in fisica, su un piano ideale senza attrito, se tu applichi la forza F su un corpo di massa M, questo viene accelerato con un'accelerazione F/M; dunque dopo un tempo T, il corpo ha aumentato la sua velocità di TF/M. Affinchè giunga alla fine del percorso fermo, devi applicare una forza che vanifichi questa accelerazione (devi fermarlo...) e anche questa va contata nel lavoro.
Per "trascinare" qualcosa, devi avere una forza che si oppone alla tua (come ad esempio la forza di attrito dinamico).

Insomma, l'uguaglianza tra lavoro fatto sul sistema e variazione dell'energia del sistema vale quando includi nel conto TUTTE le forze che agiscono sul sistema (se non ci sono attriti e l'unica forza agente è la tua che tira da A a B, il corpo non può arrivare in B fermo) e quando includi tutte le forme in cui si presenta l'energia di un sistema.

Inviato: 21 ott 2006, 18:15
da LordKheper
Ponnamperuma ha scritto:Ergo si hanno un lavoro motore e un lavoro resistente, uguali a meno del segno
E' questo il passaggio che nn mi è chiaro... Perchè dici che sono uguali?
Se io trascino un corpo (o lo tiro, o lo spingo...), affinchè ci sia uno spostamento, la forza che applico dev'essere superiore alle forze che si oppongono al moto... quindi se c'è una forza risultante non nulla e c'è uno spostamento, ci dev'essere anche un lavoro...

Inviato: 21 ott 2006, 18:30
da Pigkappa
LordKheper ha scritto:
Ponnamperuma ha scritto:Ergo si hanno un lavoro motore e un lavoro resistente, uguali a meno del segno
Se io trascino un corpo (o lo tiro, o lo spingo...), affinchè ci sia uno spostamento, la forza che applico dev'essere superiore alle forze che si oppongono al moto... quindi se c'è una forza risultante non nulla e c'è uno spostamento, ci dev'essere anche un lavoro...
No! Se spingi un corpo facendolo muovere a velocità costante, la forza che applichi è esattamente uguale e contraria alla forza d'attrito. È maggiore solo se c'è un'accelerazione, che in questo caso non c'è. Per il 2° principio:

F = m * a

Poichè in questo caso a=0, si ha che la forza risultante è nulla, perciò la tua forza è uguale e opposta alla forza d'attrito.

Inviato: 21 ott 2006, 18:42
da LordKheper
Pigkappa ha scritto:
LordKheper ha scritto:
Ponnamperuma ha scritto:Ergo si hanno un lavoro motore e un lavoro resistente, uguali a meno del segno
Se io trascino un corpo (o lo tiro, o lo spingo...), affinchè ci sia uno spostamento, la forza che applico dev'essere superiore alle forze che si oppongono al moto... quindi se c'è una forza risultante non nulla e c'è uno spostamento, ci dev'essere anche un lavoro...
No! Se spingi un corpo facendolo muovere a velocità costante, la forza che applichi è esattamente uguale e contraria alla forza d'attrito. È maggiore solo se c'è un'accelerazione, che in questo caso non c'è. Per il 2° principio:

F = m * a

Poichè in questo caso a=0, si ha che la forza risultante è nulla, perciò la tua forza è uguale e opposta alla forza d'attrito.

:-o
Quindi a prescindere dalla velocità del corpo, la forza che io applico per mantenere tale velocità è sempre e solo quella per vincere l'attrito....
Adesso è chiaro! thx!

Re: Dubbio lavoro - energia cinetica

Inviato: 22 ott 2006, 14:30
da mark86
LordKheper ha scritto:"Il lavoro fatto dalle forze che agiscono su un corpo è pari alla variazione della sua energia cinetica".
Solo per completezza volevo fare notare che questo enunciato va sotto il nome di "Teorema delle forze vive".

Inviato: 22 ott 2006, 15:11
da Pigkappa
Io l'ho sempre sentito chiamare "Teorema dell'energia cinetica" °_°

Inviato: 22 ott 2006, 15:28
da Sisifo
Conosco un solo libro che lo chiami 'teorema delle forze vive'. Teorema dell'energia cinetica é la versione accettata piú diffusamente.

Inviato: 22 ott 2006, 20:22
da mark86
pardon..pensavo fosse un po' più diffuso visto che in facoltà i professori lo chiamano in questo modo..

Inviato: 22 ott 2006, 23:47
da SkZ
diciamo che "Teorema delle forze vive" e' il suo vero nome, mentre "Teorema dell'energia cinetica" e' il nick con cui la gran parte delle persone lo conoscono. :wink:

Inviato: 23 ott 2006, 12:01
da BMcKmas
A parte il nome (per la cronaca 'forza viva' deriva dagli albori della meccanica quando il concetto d'inerzia era ancora in gestazione), è forse opportuno ricordare che il teorema delle forze vive è valido universalmente (per qualsiasi tipo di corpo, di osservatore, di moto e di forze agenti) ma richiede che si calcoli il lavoro totale cioè fatto da tutte le forze agenti su un corpo.

Mi sembra che i dubbi di LordKheper siano proprio legati al fatto che egli si concentra sul lavoro fatto da una sola forza (quella che esercita lui).

ciao

Inviato: 23 ott 2006, 18:31
da SkZ
se il moto e' orizzontale (perpendicolare alla verticale gravitazionale) allora il lavoro dellaforza di gravita' e' nullo e non si considera. Altrimenti va considerato pure quello.