Pagina 1 di 1

Porte che sbattono. Un esercizio talmente sporco, che forse

Inviato: 14 ago 2007, 18:49
da memedesimo
talmente sporco, che forse non ha senso.

Consideriamo una porta di altezza $ h $ larghezza $ l $ e massa $ M $, aperta a 90°. Siccome Mattia, contrariamente a quanto diceva la nonna, ha lasciato la finestra aperta, si è creata una corrente d'aria parallela alla porta (e perpendicolare al buco della porta) che scorre a velocità $ V_a=4 m/s $. Si spieghi perchè la nonna si arrabbia (hint: la nonna si arrabbia se la porta sbatte, quindi basta spiegare perchè la porta sbatte), e si stimi l'accelerazione iniziale della porta e il tempo che intercorre tra quando la porta comincia a muoversi e quando la nonna si arrabbia. Quando la porta inizia a muoversi, Mattia, che si trova a 10 metri dalla porta, se ne accorge: è plausibile che egli salvi se stesso dalla terribile punizione della nonna, cioè faccia in modo che non si arrabbi?

Per le stime inventare dei valori appropriati alle grandezze in gioco.

Confrontare il valore ottenuto con quello misurato a casa vostra con una prova (si consiglia di mandare via le nonne). Utilizzare lo stesso metodo per stimare la velocità delle correnti d'aria a casa vostra.

Inviato: 17 ago 2007, 11:00
da memedesimo
Uppino, è così brutto? Su dai almeno la spiegazione del perchè le porte sbattono quando ci sono correnti d'aria...

Inviato: 17 ago 2007, 11:16
da czap
memedesimo ha scritto:Uppino, è così brutto? Su dai almeno la spiegazione del perchè le porte sbattono quando ci sono correnti d'aria...
Venturi ? Corioli ? ;)

se la corrente d'aria va nel verso "dal cardine verso la maniglia", la porta sbatte ugualmente ???

Inviato: 17 ago 2007, 11:51
da Zoidberg
La forza che fa muovere la porta dovrebbe essere la differenza di pressione che si crea tra i due lati.
Il vento stesso è causato da differenze di pressione no?
Quindi quando si crea una pressione inferiore in una stanza rispetto all'altra, l'aria di muove dalla stanza a pressione superiore a quella a pressione inferiore, ma la pressione riesce anche ad provocare un momento angolare sulla porta, che mano a mano crescerà al diminuire dell angolo di chiusura!

Se la corrente va nell'altro verso la porta non sbatte, al massimo potra aprirsi ancora di più!

Inviato: 17 ago 2007, 13:03
da TADW_Elessar
Se la corrente va nell'altro verso la porta non sbatte, al massimo potra aprirsi ancora di più!
Sicuro? Assumendo la porta appoggiata al muro, l'aria tra questa e il muro è pressoché ferma. Se c'è una corrente sulla parte "aperta" la pressione diminuisce (Bernoulli) e quindi c'è una forza su tutta l'area della porta, qualunque sia il verso.

Poi man mano che la porta si chiude ostruisce una parte dell'apertura, cosicché il vento "rimbalza", imprimendo un impulso. (E questo dipende dalla direzione del vento).

Insomma, non sembra per niente facile. L'unica cosa che posso dire è che non riesco quasi mai a fermare le porte che sbattono, anche se sono molto più vicino di 10 metri. :wink:

Inviato: 17 ago 2007, 14:17
da czap
pensiero laterale: se Mattia si trova a 10 m dalla porta, probabilmente sarà vicino alla finestra, e quindi potrà fare in tempo a chiuderla (la finestra !), eliminando così la corrente d'aria ed il conseguente sbattimento della porta :D

Inviato: 17 ago 2007, 14:44
da Zoidberg
TADW_Elessar ha scritto:
Se la corrente va nell'altro verso la porta non sbatte, al massimo potra aprirsi ancora di più!
Sicuro? Assumendo la porta appoggiata al muro, l'aria tra questa e il muro è pressoché ferma. Se c'è una corrente sulla parte "aperta" la pressione diminuisce (Bernoulli) e quindi c'è una forza su tutta l'area della porta, qualunque sia il verso.

Poi man mano che la porta si chiude ostruisce una parte dell'apertura, cosicché il vento "rimbalza", imprimendo un impulso. (E questo dipende dalla direzione del vento).

Insomma, non sembra per niente facile. L'unica cosa che posso dire è che non riesco quasi mai a fermare le porte che sbattono, anche se sono molto più vicino di 10 metri. :wink:
Si giusto! La differenza di pressione c'è sempre.