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Inviato: 07 nov 2007, 16:24
da mod_2
rapportaureo ha scritto:
Febo ha scritto:però io passo le notti sui testi dei vecchi archimede .
beato te!! pensa che i miei mi vietano persino di studiare dopo le 20,30 perchè dicono che penso solo alla matematica e li maltratto e sono brutta e antipatica e questa casa non è un albergo!!! :shock: :shock: non ne posso più!! AIUTO!!
:shock: Se hai già finito i compiti di scuola e vuoi fare un pò di matematica di sera non vedo niente di male in questo, e non capisco neanche perché dicono che li maltratti :?
(Ma ti vietano solo di fare matematica dopo le 20.30 o anche le altre materie? Altrimenti puoi fare prima matematica e poi i compiti di scuola)

Inviato: 07 nov 2007, 16:50
da edriv
Comunque hanno ragione... andando avanti fin troppo tardi, soprattutto con geometria, ho passato delle notti di quasi-sonno malefiche!! :)

Inviato: 07 nov 2007, 17:34
da rapportaureo
mod_2 ha scritto: (Ma ti vietano solo di fare matematica dopo le 20.30 o anche le altre materie? Altrimenti puoi fare prima matematica e poi i compiti di scuola)
sì, infatti avevo risolto così il problema, ma ho continuato a subire contestazioni.
fortunatamente ho imparato a fare tutti i compiti di scuola in 20, 30 minuti, così il pomeriggio posso fare più matematica.
Ma, nonostante ciò cercano di rendermi in ogni maniera impossibile concentrarmi,perchè vengono a rompere ogni 5 minuti!! :evil:
Non fanno un telefono per gente a cui piace la matematica, tipo quello azzurro?? :cry:

Inviato: 07 nov 2007, 18:21
da mod_2
edriv ha scritto:Comunque hanno ragione... andando avanti fin troppo tardi, soprattutto con geometria, ho passato delle notti di quasi-sonno malefiche!! :)
edriv, sarei curioso di sapere cosa ne pensano i tuoi?
ho imparato a fare tutti i compiti di scuola in 20, 30 minuti
beata te! Io con i compiti non trovo mai tanto tempo per fare matematica :cry:

Inviato: 07 nov 2007, 18:49
da edriv
Mah... a dire il vero non ne pensano molto, cioè, non è un frequente argomento di discussione. Se mi divertissi a far salti per la casa o a suonar la tromba sarebbe un altro conto, ma visto che far matematica vuol dire al più lasciar fogli misteriosi in giro o ogni tanto parlare a vanvera, non è che mi faccio notar molto. Insomma, come per le altre cose, mi lasciano libero.

Poi per quanto riguarda il tempo... beh, minimizzando il tempo dedicato alla scuola [sistematica copiatura versioni, studio il giorno prima della verifica, sto attento nelle ore di lezione se non son troppo noiose, ...] mi resta abbastanza tempo per altro.

Inviato: 07 nov 2007, 23:47
da Ethereal
edriv ha scritto:Poi per quanto riguarda il tempo... beh, minimizzando il tempo dedicato alla scuola [sistematica copiatura versioni, studio il giorno prima della verifica, sto attento nelle ore di lezione se non son troppo noiose, ...] mi resta abbastanza tempo per altro.
Perfettamente d'accordo. Ogni cosa se fatta ai massimi livelli richiede i suoi tempi, e alla fine qualcosa resta sacrificato. :D

Inviato: 08 nov 2007, 00:26
da ¬[ƒ(Gabriel)³²¹º]¼+½=¾
edriv ha scritto:Comunque hanno ragione... andando avanti fin troppo tardi, soprattutto con geometria, ho passato delle notti di quasi-sonno malefiche!! :)
confermo :D

Inviato: 20 feb 2008, 20:34
da Laplace89
I miei, in particola modo mio padre, sono totalmente contrari alla mia passione per la Matematica, dicono che farei molto meglio a spendere il mio tempo libero in compagnia dei miei amici, che la Matematica è un'entità astratta priva di qualsiasi utilità(non sanno quello che dicono...) e che il suo studio portato all'eccesso(come faccio io) puà creare problemi psichici; ho provato in tutti i modi a convincerli del contrario e ad avvicinarli un pò alla bellezza del mondo matematico ma senza nessun risultato, anzi, ho peggiorato le cose.

Inviato: 20 feb 2008, 21:03
da marcomr90
Laplace89 ha scritto:I miei, in particola modo mio padre, sono totalmente contrari alla mia passione per la Matematica, dicono che farei molto meglio a spendere il mio tempo libero in compagnia dei miei amici, che la Matematica è un'entità astratta priva di qualsiasi utilità(non sanno quello che dicono...) e che il suo studio portato all'eccesso(come faccio io) puà creare problemi psichici; ho provato in tutti i modi a convincerli del contrario e ad avvicinarli un pò alla bellezza del mondo matematico ma senza nessun risultato, anzi, ho peggiorato le cose.
Invece i miei mi incoraggiano (o fanno finta) ..... le più grosse critiche le ho avute dai miei amici, che già quando parlo di matematica non scolastica mi guardano come se parlassi arabo o cinese...... ma alla fine se non mi accettano x quello che sono non sono veri amici fino in fondo (anche xché ci sto sempre a perdere del tempo colmando le loro lacune)

Inviato: 20 feb 2008, 21:13
da Laplace89
*particolar

Si anche con i miei amici è praticamente impossibile parlare di Matematica, primo perchè non sanno assolutamente niente e qualsiasi cosa dica in proposito li scandalizza, secondo perchè non hanno il minimo interesse per questa disciplina, nonostante io mi sia impeganto per fargliela odiare di meno, comunque accettano la mia passione(anche perchè se non lo facessero li allontanerei immediamente, perchè un vero amico deve saperti capire e rispettare le tue idee e le tue passioni).

Inviato: 20 feb 2008, 22:48
da Carlein
Mah a me mi incoraggiano,però ogni tanto me li fanno i discorsi equilibratori,che io seguo impostando il meccanismo "annuire con aria consapevole e riflessiva".Per il resto la cosa più brutta è quando un problema ti ronza a mille per la testa ed un altro essere umano sta provando ad avere con te una piacevole discussione:spesso mi capita a scuola coi prof e i compagni, a tavola coi miei,o i sabati sera noiosi....La cosa è frustrante perchè ci si rende conto che la discussione si avvia ad avere sempre meno senso, e allo stesso tempo il problema non fa progressi...di solito mi capita con problemi per me nuovi o la cui soluzione mi sembra abitare da un pianeta diverso da quello del mio cervello,mentre per quelli "già visti"mi riesco a disciplinare..A voi pure capita?

Inviato: 21 feb 2008, 16:33
da Laplace89
Carlein ha scritto:Mah a me mi incoraggiano,però ogni tanto me li fanno i discorsi equilibratori,che io seguo impostando il meccanismo "annuire con aria consapevole e riflessiva".Per il resto la cosa più brutta è quando un problema ti ronza a mille per la testa ed un altro essere umano sta provando ad avere con te una piacevole discussione:spesso mi capita a scuola coi prof e i compagni, a tavola coi miei,o i sabati sera noiosi....La cosa è frustrante perchè ci si rende conto che la discussione si avvia ad avere sempre meno senso, e allo stesso tempo il problema non fa progressi...di solito mi capita con problemi per me nuovi o la cui soluzione mi sembra abitare da un pianeta diverso da quello del mio cervello,mentre per quelli "già visti"mi riesco a disciplinare..A voi pure capita?
Si anche io nel momento in cui mi immergo in un problema relativamente complesso divento molto irritabile e più nervoso del solito, penso continuamente al problema e di conseguenza sono inconsciamente indifferente nei confronti di tutto e di tutti, infatti per questo motivo mi è capitato anche di fare delle figure bovine :P ,è come se entrassi in un'altra dimensione, dalla quale non esco finchè non ho risolto il problema,di solito le idee illuminanti mi sono sempre venute di notte, nel dormiveglia.

Inviato: 21 feb 2008, 18:06
da EvaristeG
Ragazzi, sapete che un po' mi preoccupate?
Ora, io ho sempre preso abbastanza sul serio le mie passioni ed infatti finché ho studiato pianoforte ho cercato di farlo seriamente, dedicandoci il numero necessario di ore eccetera, quando ho fatto sport ho cercato di impegnarmici, non saltare allenamenti e così via, quando mi sono appassionato dei giochi matematici ho provato a prepararmi alle gare, a partecipare alle discussioni sul forum, ad informarmi un poco (e 6/7 anni fa era molto più difficile di ora).
Però, erano tutti passatempi, attività di svago e di piacere, come leggere romanzi, collezionare francobolli, imparare tutto sull'impero austroungarico, imparare il giapponese e così via ...
Secondo me è necessario capire che non si può dedicare tutto il proprio tempo ad una sola attività ... ad una sola mania. Non ho mai parlato di matematica con la maggior parte dei miei amici, né ho passato serate isolato in mutismo risolutorio ... come non ho mai parlato con la maggior parte dei miei amici di pianoforte e musica classica ... e se mi succede che ci sia un'altra persona che ne è appassionata, cmq cerco di evitarlo perché vuol dire escludere dalla conversazione tutti gli altri (a meno di non avere proprio quell'obiettivo ...); di sport è un po' più facile, ma provate a trovarvi tra due schermidori che parlano di aspetti tecnici, ad esempio, del tirar di fioretto, poi mi dite ... (m'è capitato ... fortuna che avevo davanti una birra).
Poi, credo che sia più o meno questo che preme ai genitori, di solito, ovvero di evitare monomanie ... i miei mi cazziavano indipendentemente dal motivo, se stavo alzato fino alle 4 a far qualcosa (il che, visto che sono insonne, succedeva spesso) che questo qualcosa fosse leggere, far problemi di matematica, programmare, guardare film, studiare per il giorno dopo, chattare, etc...

Vi dico un'ultima cosa e poi smetto: i primi due anni di università li ho passati praticamente facendo sempre matematica, parlandone a pranzo e a cena, al bar prendendo il caffè e al pub bevendo birra... vi giuro che al terzo anno, quando ho iniziato a far la tesi e ho passato qualche mese a far matematica praticamente per lavoro (ti alzi, fai colazione, ti siedi davanti al computer a leggere un articolo,a scrivere un pezzetto di tesi, a dimostrare qualcosa che non ti torna, a costruire un esempio e ti fermi solo per i pasti), non ne ho potuto più ... cercavo ogni scusa per fare altro, finché non ho iniziato ad avere altre occupazioni diverse dalla matematica.
Come dice il proverbio, il troppo stroppia. O per esser classici, ricordatevi il buon Orazio (era poi davvero lui? ricordo bene?) : est modus in rebus.

Inviato: 21 feb 2008, 18:29
da Laplace89
EvaristeG ha scritto:Ragazzi, sapete che un po' mi preoccupate?
Ora, io ho sempre preso abbastanza sul serio le mie passioni ed infatti finché ho studiato pianoforte ho cercato di farlo seriamente, dedicandoci il numero necessario di ore eccetera, quando ho fatto sport ho cercato di impegnarmici, non saltare allenamenti e così via, quando mi sono appassionato dei giochi matematici ho provato a prepararmi alle gare, a partecipare alle discussioni sul forum, ad informarmi un poco (e 6/7 anni fa era molto più difficile di ora).
Però, erano tutti passatempi, attività di svago e di piacere, come leggere romanzi, collezionare francobolli, imparare tutto sull'impero austroungarico, imparare il giapponese e così via ...
Secondo me è necessario capire che non si può dedicare tutto il proprio tempo ad una sola attività ... ad una sola mania. Non ho mai parlato di matematica con la maggior parte dei miei amici, né ho passato serate isolato in mutismo risolutorio ... come non ho mai parlato con la maggior parte dei miei amici di pianoforte e musica classica ... e se mi succede che ci sia un'altra persona che ne è appassionata, cmq cerco di evitarlo perché vuol dire escludere dalla conversazione tutti gli altri (a meno di non avere proprio quell'obiettivo ...); di sport è un po' più facile, ma provate a trovarvi tra due schermidori che parlano di aspetti tecnici, ad esempio, del tirar di fioretto, poi mi dite ... (m'è capitato ... fortuna che avevo davanti una birra).
Poi, credo che sia più o meno questo che preme ai genitori, di solito, ovvero di evitare monomanie ... i miei mi cazziavano indipendentemente dal motivo, se stavo alzato fino alle 4 a far qualcosa (il che, visto che sono insonne, succedeva spesso) che questo qualcosa fosse leggere, far problemi di matematica, programmare, guardare film, studiare per il giorno dopo, chattare, etc...

Vi dico un'ultima cosa e poi smetto: i primi due anni di università li ho passati praticamente facendo sempre matematica, parlandone a pranzo e a cena, al bar prendendo il caffè e al pub bevendo birra... vi giuro che al terzo anno, quando ho iniziato a far la tesi e ho passato qualche mese a far matematica praticamente per lavoro (ti alzi, fai colazione, ti siedi davanti al computer a leggere un articolo,a scrivere un pezzetto di tesi, a dimostrare qualcosa che non ti torna, a costruire un esempio e ti fermi solo per i pasti), non ne ho potuto più ... cercavo ogni scusa per fare altro, finché non ho iniziato ad avere altre occupazioni diverse dalla matematica.
Come dice il proverbio, il troppo stroppia. O per esser classici, ricordatevi il buon Orazio (era poi davvero lui? ricordo bene?) : est modus in rebus.
Come darti torto, dedicare tutto il proprio tempo ad un'unico tipo di attività non è propriamente salutare, però ti posso dire con certezza che, quando si ha una passione così forte come la mia è difficile pensare ad altro e concentrarsi su altre tipologie di problemi, per me la Matematica è qualcosa di più che un ordinario passatempo.

P.S. La frase è proprio del grande Orazio!:)

Inviato: 21 feb 2008, 22:25
da Marco
Laplace89 ha scritto:la Matematica è un'entità astratta priva di qualsiasi utilità
...sarà, io ci campo tutto sommato più che dignitosamente e mi posso permettere un paio di voli a settimana per andare a trovare i miei...