Condizioni sull'indice di radice
Condizioni sull'indice di radice
Scusate se la mia domanda non è molto olimpica...
Domani ho il compito su esponenziali e logaritmi e facendo un po' di esercizi mi pare di capire che l'indice di radice deve essere considerato sempre intero e positivo (non nullo). D'accordo per il non nullo, però perchè intero??? E perché per forza positivo??? Facendo degli esempi con la calcolatrice viene sempre un risultato, qualsiasi sia l'indice (ovvio che il radicando è positivo...), Quindi perchè non sono accettabili queste soluzioni?
Grazie!
Domani ho il compito su esponenziali e logaritmi e facendo un po' di esercizi mi pare di capire che l'indice di radice deve essere considerato sempre intero e positivo (non nullo). D'accordo per il non nullo, però perchè intero??? E perché per forza positivo??? Facendo degli esempi con la calcolatrice viene sempre un risultato, qualsiasi sia l'indice (ovvio che il radicando è positivo...), Quindi perchè non sono accettabili queste soluzioni?
Grazie!
Edoardo
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
Mah... La notazione non mi sembra una buona ragione per escludere delle soluzioni... Altrimenti io decido di dividere ambo i membri di un'equazione per (x-0)(x-1)(x-2)(x+1)(x+1.53)... ecc e metto tutti i reali così dico molto tranquillamente "mi dispiace ma non ci sono soluzioni perchè la mia notazione imponeva x diverso da tutti reali..." 
EDIT: con questo non intendo darti contro: ho capito cosa intendi e penso tu abbia ragione, solo ce l'ho con il mio libro che mette delle condizioni prive di senso (e poi magari nel compito la prof le vuole così impariamo tutti una cosa sbagliata...)

EDIT: con questo non intendo darti contro: ho capito cosa intendi e penso tu abbia ragione, solo ce l'ho con il mio libro che mette delle condizioni prive di senso (e poi magari nel compito la prof le vuole così impariamo tutti una cosa sbagliata...)
Edoardo
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
Ah, ho capito la 2^ cosa che dici: tu divideresti un'equazione per (x-k), dove k varia tra tutti i reali. Non puoi farlo per 2 motivi: primo, i reali sono "troppi", non formano una successione, e la produttoria non è ben definita. Secondo, dividendo per (x-k) stai imponendo che x sia diverso da k. Quindi, la soluzione eventuale x=k andrebbe verificata a mano, ed andrebbe comunque aggiunta al risultato finale.
D'altra parte, se nel tuo testo c'è già un (x-k) a denominatore, è giusto escludere x=k dalle soluzioni.
D'altra parte, se nel tuo testo c'è già un (x-k) a denominatore, è giusto escludere x=k dalle soluzioni.
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
scusa ma ho dovuto disconnettermi, comunque è il mio libro che lo scrive!!!
Ed è per questo che non ha senso! Senza contare che continuo a non capire perchè non puo esserci la radice ad indice non intero... Credo di aver capito sui razionali, ma perchè non la radice a indice pi greco?? (non in questo esercizio, però...)



Edoardo
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
-
- Messaggi: 1776
- Iscritto il: 17 nov 2007, 19:12
Non aggiungiamo confusione alla confusione!pak-man ha scritto:Il libro è chiaramente sbagliato: certo che esistono radici con indice non intero!

La definizione di radicale impone che l'indice di radice sia un intero positivo.
Inoltre, una notazione alternativa per $ ~\displaystyle \sqrt[n]x $ è $ ~\displaystyle x^{\frac 1 n} $.
Ma questo non autorizza a dire che allora si può sempre passare da radicali a esponenti, e viceversa, semplicemente invertendo l'indice. La regola che l'indice di radice sia un intero positivo resta!