Tibor Gallai ha scritto:Secondo alcuni, per esempio Barsanti, dire chiaramente che un problema è facile o difficile è da evitare (penso per non demoralizzare chi non sa risolvere problemi facili, etc), mentre è incoraggiata l'attribuzione esplicita di un problema alla gara da cui è stato tratto.
In effetti ho visto che la proposta è stata rifiutata tante volte e i motivi del rifiuto più gettonati sono proprio questo e la soggettività che può influire sulla valutazione della difficoltà di un problema. Invece io credo che possa essere utile....anche perchè magari succede il contrario:uno si demoralizza se non riesce a risolvere un problema quando in realtà è il problema a essere proibitivo.
Per diminuire il fattore soggettività si potrebbe decidere una scaletta in base come dite voi alle gare da cui vengono presi.
Ad esempio tenendo la scala da 1 a 5 si potrebbe fare cosi:
5 a problemi IMO o delle Balkan (più vari problemi tipo quelli che circolano ora su TdN)
4-5 a problemi presi da stage vari, dal test SNS o dalle vecchie IMO(che in teoria dovrebbero essere più semplici,in pratica non lo so)
3-4 a problemi livello Cesenatico
2-3 a problemi livello fase provinciale
1 a problemi livello Archimede
Dopotutto non credo che sia un'idea cosi malvagia
Il tempo svela ogni cosa......ma allora perchè quel maledetto problema non si risolve da solo?!