Buondì a tutti, ragazzi

Mi chiamo Riccardo, ho 17 anni, vivo a Reggio Calabria.
Frequento il Liceo Classico(ultimo anno), studio composizione e pianoforte al Conservatorio (anche qui ultimo anno, bene o male). E' ossimorico parlare di materie preferite(seppur risaltino il Greco e la Matematica) e ciò ha provocato in passato dubbi sulle scelte universitarie,partendo da Lettere Classiche (facoltà che permane tra le mie preferite) passando per Medicina (la più "probabile") giungendo alle Scienze Biologiche (con annesso il "ma" d'uopo). Ossia, mi piacerebbe intraprendere la strada delle Scienze biologiche, ma...alla Normale ("neanche i fessi", traslando un detto delle mie parti). Mi spiego: il mio sogno è entrare nel mondo della ricerca scientifica, specialmente nelle vesti di genetista o, comunque, nell'ambito della ricerca terapeutica. Conscio (per sentito dire) delle difficoltà relative a questa scelta(occupazionali e non), mi ritrovo a dover saltare nel vuoto. Considerando che l'università a me più vicina per tale facoltà è Messina (di cui è ignota l'attività di ricerca, nel campo a me d'interesse) e rilevando le difficoltà che comporterebbe uno spostamento in zona extraregionale, preferisco arrischiare la sorte sapendo di poter stare certi della qualità della scelta. Il problema, in realtà, è ben lungi dall' "eroismo" che emerge da questa narrazione edulcorata

per il semplice fatto che, seppur avente una buona preparazione nel campo della biologia e della chimica (che sicuramente raffinerò nel corso dei mesi), annovero una totale ignoranza nelle scienze matematiche e fisiche. Ma come!, direte voi, non era la sua materia preferita la Matematica? Ebbene sì, rispondo, risento dell'immenso fascino di questa che a mio avviso è una "arte" e non solo, ma è anche il fascino dell'inafferabile... Purtroppo sono capitato nella stereotipata sezione del Classico con lo stereotipato professore di Matematica in via di pensionamento che ha abbandonato la voglia di insegnare già da qualche decennio, giungendo in 3 liceo(alias 5 superiore) con una conoscenza irrisoria degli elementi basilari ( e neanche)... Ora la situazione è cambiata, è giunta una nuova professoressa (direttamente da uno scientifico) con cui mi trovo benissimo, e che ci sta facendo lavorare come mai avvenne. Le mie inclinazioni naturali (vere o presunte) mi fanno ben sperare sulla possibilità che in futuro io riesca a possedere una solida conoscenza della Matematica (tra l'altro, godo di una capacità logica secondo le mie categorie buona, ma che sicuramente sarà ridicola ai vostri occhi

e riesco anche a capire una spiegazione concettualmente difficile, purchè parta da basi conosciute). Ho provato a guardare i vari test di ammissione alla Normale (essendo la classe di Scienze biologiche, la matematica è "semplificata") ma ho ottenuto un risultato netto di 0 quesiti risolti su una quarantina

o almeno, alcuni semi-risolti empiricamente, ma mi mancano gli strumenti per avviare un ragionamento matematico e anche le nozioni basilari per capire le richieste delle tracce (basti pensare che fino a qualche settimana fa disconoscevo il concetto di "numero irrazionale"...). Secondo voi sono un caso perso? Su cosa dovrei esercitarmi particolarmente? Ho provato a leggere alcuni quiz sul forum (non delle olimpiadi) riuscendo bene o male a giungere a ragionamenti simili a quelli proposti. Devo riprendere i libri ginnasiali, e ripetere dalla prima pagina?(lo farei, se solo avessi del tempo libero

). Ops, credo di non essere stato propriamente "laconico"(sapete ora più voi riguardo a me che me stesso

). Buon pomeriggio (non sono passate ore, come il Buondì iniziale potrebbe farvi pensare:P), statemi bene;)
Riccardo