71. Ancora cosi mistilinei causa poca fantasia
71. Ancora cosi mistilinei causa poca fantasia
Sia $\Delta ABC$ un triangolo, e sia $\Gamma$ la sua circonferenza circoscritta. Sia $AP$ una sua ceviana qualunque. Sia $\Omega$ la circonferenza tangente ad $AB$ ed $AC$ nei punti $X$ e $Y$, e tangente internamente a $\Gamma$. Sia $\gamma_{B}$ la circonferenza tangente ad $AP$, $BP$ nei punti $V$ e $W$ e tangente internamente a $\Gamma$, e simimente sia $\gamma_{C}$ la circonferenza tangente ad $AP$, $PC$ nei punti $Z$ e $U$ e tangente internamente a $\Gamma$. Dimostrare che le rette $ZU$, $VW$ e $XY$ concorrono.
"Signora, lei sì che ha le palle, mica come quella checca di suo figlio"
"La zuppa magica dedicata a te Gianluca"
"È "iamo", non rompere i coglioni"
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Re: 71. Ancora cosi mistilinei causa poca fantasia
Lemma 1 (parte 1)
Sia $P$ un punto su $BC$. Allora, detti $E$ e $F$ i punti di tangenza dell'incerchio mistilineo $\omega$ tangente ad $AP$, $PC$ e alla circoscritta $\gamma$ di $ABC$ con $AP$ e $PC$, si ha che $I \in EF$.
Dimostrazione
Sia $K$ il punto di tangenza fra $\omega$ e $\gamma$. $K$, $E$ e $M$ sono allineati, dove $M$ è il punto medio dell'arco $\widehat {BC}$ per l'omotetia di centro $K$ che manda $\omega$ in $\gamma$. Sia $N$ l'immagine di $F$ dopo l'omotetia. Si ha $EF // MN$ perchè l'omotetia manda segmenti in segmenti paralleli. $AM$ è quindi bisettrice. Sia $J=AM \cap EF$.
$AFJK$ è ciclico dato che $\angle AJF= \angle AMN= \angle AKN=\angle AKF$ per parallelismo e angoli alla circonferenza (chiamiamo questo cerchio $C_1$).
Applichiamo il teorema di Miquel al triangolo $AJF$ usando come punti $F$ su $AF$, $E$ su $FJ$ e $J$ su $AJ$.
Quindi le circonferenze $\odot {FFE}$, ossia la circonferenza per $E$ tangente ad $AF$ in $F$ (dunque $\omega$), la circonferenza $\odot {JJE}$, ossia la circonferenza per $E$ tangente ad $AJ$ in $J$ (chiamiamola $C_2$), e la circonferenza per $A,F,J$, quindi $C_1$, concorrono. Dato che $C_1$ e $\omega$ si intersecavano in $K$, anche $C_2$ passa per $K$ (non potendo passare per l'altra intersezione $F$ in quanto $F,J,E$ sono allineati).
Lemma 1.1
Siano $C_a$ e $C_b$ 2 circonferenze. Sia $C_c$ una circonferenza con centro sul loro asse radicale. Allora se $C_c$ è ortogonale a $C_a$ (ossia i raggi sono ortogonali, così come le tangenti, nel punto di intersezione), è ortogonale a $C_b$.
Dimostrazione
La condizione di ortogonalità fra $C_a$ e $C_c$ si può scrivere, considerando il triangolo rettangolo formato dai due centri e dal punto di intersezione, come ${R_a}^2+{R_c}^2={D_{ac}}^2$, dove $D_{ac}$ è la distanza fra i due centri.
Poichè $R_c$ appartiene all'asse radicale si ha, eguagliando le potenze, ${D_{ac}}^2-{R_a}^2={D_{ab}}^2-{R_b}^2$ e sostituendo la relazione di prima ${R_c}^2={D_{ab}}^2-{R_b}^2$, che è proprio la condizione di ortogonalità che volevamo.
Lemma 1 (parte 2)
Consideriamo ora $C_3$, ossia la circonferenza di centro $M$ e raggio $MB=MC$. Si ha $\angle MBE=\angle MBC=\angle MKB=\angle EKB$, dove la terza uguaglianza si ha perchè i due angola insistono su due archi congruenti perchè pari alla metà di $\widehat{BC}$. Dunque la circonferenza $\odot EKB$ è tangente a $BM$ in $B$. Ciò significa che è ortogonale $C_3$, in quanto il raggio è perpendicolare alla tangente $MB$. Per il lemma 1.1 $C_3$ è ortogonale anche a $C_2$ in quanto il suo centro $M$ giace su $KE$, asse radicale di $\odot BKE$ e $C_2$. Dunque $MJ=R_3=MB$.
Ora $MJB$ è isoscele e si ha $\angle CBJ=90^{\circ}-\frac{\angle BMJ}{2}-\angle MBC=90^{\circ}-\frac{\angle BMA}{2}-\frac{\alpha}{2}=90^{\circ}-\frac{\gamma}{2}-\frac{\alpha}{2}=\frac{\beta}{2}$. Dunque $BJ$ è bisettrice dell'angolo in $B$ e quindi $J$ è l'incentro $I$.
Applicando il lemma, che ovviamente vale anche per gli altri lati e anche considerando $BP$ anzichè $CP$, alle tre circonferenze(nel primo caso si ha che il punto $P$ su $AC$ coincide con $A$), si ha che l'incentro appartiene a quelle tre rette che quindi concorrono.
Sia $P$ un punto su $BC$. Allora, detti $E$ e $F$ i punti di tangenza dell'incerchio mistilineo $\omega$ tangente ad $AP$, $PC$ e alla circoscritta $\gamma$ di $ABC$ con $AP$ e $PC$, si ha che $I \in EF$.
Dimostrazione
Sia $K$ il punto di tangenza fra $\omega$ e $\gamma$. $K$, $E$ e $M$ sono allineati, dove $M$ è il punto medio dell'arco $\widehat {BC}$ per l'omotetia di centro $K$ che manda $\omega$ in $\gamma$. Sia $N$ l'immagine di $F$ dopo l'omotetia. Si ha $EF // MN$ perchè l'omotetia manda segmenti in segmenti paralleli. $AM$ è quindi bisettrice. Sia $J=AM \cap EF$.
$AFJK$ è ciclico dato che $\angle AJF= \angle AMN= \angle AKN=\angle AKF$ per parallelismo e angoli alla circonferenza (chiamiamo questo cerchio $C_1$).
Applichiamo il teorema di Miquel al triangolo $AJF$ usando come punti $F$ su $AF$, $E$ su $FJ$ e $J$ su $AJ$.
Quindi le circonferenze $\odot {FFE}$, ossia la circonferenza per $E$ tangente ad $AF$ in $F$ (dunque $\omega$), la circonferenza $\odot {JJE}$, ossia la circonferenza per $E$ tangente ad $AJ$ in $J$ (chiamiamola $C_2$), e la circonferenza per $A,F,J$, quindi $C_1$, concorrono. Dato che $C_1$ e $\omega$ si intersecavano in $K$, anche $C_2$ passa per $K$ (non potendo passare per l'altra intersezione $F$ in quanto $F,J,E$ sono allineati).
Lemma 1.1
Siano $C_a$ e $C_b$ 2 circonferenze. Sia $C_c$ una circonferenza con centro sul loro asse radicale. Allora se $C_c$ è ortogonale a $C_a$ (ossia i raggi sono ortogonali, così come le tangenti, nel punto di intersezione), è ortogonale a $C_b$.
Dimostrazione
La condizione di ortogonalità fra $C_a$ e $C_c$ si può scrivere, considerando il triangolo rettangolo formato dai due centri e dal punto di intersezione, come ${R_a}^2+{R_c}^2={D_{ac}}^2$, dove $D_{ac}$ è la distanza fra i due centri.
Poichè $R_c$ appartiene all'asse radicale si ha, eguagliando le potenze, ${D_{ac}}^2-{R_a}^2={D_{ab}}^2-{R_b}^2$ e sostituendo la relazione di prima ${R_c}^2={D_{ab}}^2-{R_b}^2$, che è proprio la condizione di ortogonalità che volevamo.
Lemma 1 (parte 2)
Consideriamo ora $C_3$, ossia la circonferenza di centro $M$ e raggio $MB=MC$. Si ha $\angle MBE=\angle MBC=\angle MKB=\angle EKB$, dove la terza uguaglianza si ha perchè i due angola insistono su due archi congruenti perchè pari alla metà di $\widehat{BC}$. Dunque la circonferenza $\odot EKB$ è tangente a $BM$ in $B$. Ciò significa che è ortogonale $C_3$, in quanto il raggio è perpendicolare alla tangente $MB$. Per il lemma 1.1 $C_3$ è ortogonale anche a $C_2$ in quanto il suo centro $M$ giace su $KE$, asse radicale di $\odot BKE$ e $C_2$. Dunque $MJ=R_3=MB$.
Ora $MJB$ è isoscele e si ha $\angle CBJ=90^{\circ}-\frac{\angle BMJ}{2}-\angle MBC=90^{\circ}-\frac{\angle BMA}{2}-\frac{\alpha}{2}=90^{\circ}-\frac{\gamma}{2}-\frac{\alpha}{2}=\frac{\beta}{2}$. Dunque $BJ$ è bisettrice dell'angolo in $B$ e quindi $J$ è l'incentro $I$.
Applicando il lemma, che ovviamente vale anche per gli altri lati e anche considerando $BP$ anzichè $CP$, alle tre circonferenze(nel primo caso si ha che il punto $P$ su $AC$ coincide con $A$), si ha che l'incentro appartiene a quelle tre rette che quindi concorrono.
Re: 71. Ancora cosi mistilinei causa poca fantasia
Ok! Vai pure con il prossimo. Il succo del problema era il tuo Lemma 1, che ogni tanto capita di usare quando ci sono configurazioni simili e che è bene portarsi dietro.
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