L'origine del male
Sia $ABC$ un triangolo, sia $S$ la sua area e sia $P$ un punto del piano. Denotiamo con $[ABP]$ l'area orientata del triangolo $ABP$, ovvero $[ABP]$ è un numero reale, il cui modulo è dato dall'area di $ABP$ e il cui segno si determina come segue
- se le terne di punti $\{A,\ B,\ C\}$ e $\{A,\ B,\ P\}$ sono entrambe descritte in senso orario oppure entrambe descritte in senso antiorario, allora il segno di $[ABP]$ è positivo
- se le terne di punti $\{A,\ B,\ C\}$ e $\{A,\ B,\ P\}$ sono descritte in sensi opposti, allora il segno di $[ABP]$ è negativo.
Esercizio 1: Determinare per quali punti del piano $P$ i tre numeri $[ABP]$, $[BCP]$, $[CAP]$ sono
- tutti positivi
- con almeno uno nullo
- uno negativo e due positivi
- due negativi e uno positivo
- tutti negativi
Fatto 1 Si ha che $[ABP]+[BCP]+[CAP]=S$ per ogni punto $P$ del piano.
Dim: Sia $D$ il punto in cui $AP$ incontra $BC$, allora per l'esercizio 2 applicato ripetutamente si ha
$$S=[ABD]+[CAD]=[ABP]+[BDP]+[CAP]+[DCP]=[ABP]+[CAP]+[BCP]$$
Se $AP$ non incontra $BC$, comunque esisterà una ceviana di $P$ che incontra il lato opposto (perché?) e utilizzeremo quella.

Fatto 2 Se ho tre numeri reali $p,\ q,\ r$ tali che $p+q+r=S$, allora posso trovare $P$ tale che $[BCP]=p$, $[CAP]=q$, $[ABP]=r$.
Dim: L'insieme dei punti $Q$ tali che $[BCQ]=p$ è una retta parallela alla retta $BC$ e distante da essa $2p/BC$; il segno della distanza è positivo se la retta si trova nel semipiano determinato da $BC$ contenente $A$ e negativo altrimenti. Allo stesso modo, l'insieme dei punti tali che $[CAP]=q$ è una retta parallela alla retta $CA$ e distante $2q/CA$, con la stessa convenzione.
Queste rette non sono parallele tra loro e dunque si incontrano in un unico punto $P$ che dunque realizza $[BCP]=p$ e $[CAP]=q$. Per differenza (usando il fatto 1) deve soddisfare anche $[ABP]=r$.

Segue subito che tale punto $P$ è unico. Ora, nella dimostrazione abbiamo usato il fatto che, se fisso due delle aree, la terza è determinata ($ABC$ e la sua area sono fissati all'inizio una volta per tutte); questo potrebbe portarci a considerare un po' superfluo tenere traccia di tutte e tre le aree. Ciò è vero, ma la comodità di avere tutte e tre le aree sta nella maggiore simmetria delle informazioni che usiamo. Inoltre, c'è un altro modo di sfruttare questa ridondanza.
Notazione Con il simbolo $[x:y:z]$ indichiamo una terna omogenea di numeri reali non tutti nulli. Ovvero, quello che ci importa di $x,\ y,\ z$ non sono i loro valori, ma i rapporti tra di loro. In altre parole, $[x:y:z]=[u: v:w]$ se e solo se esiste $k$ numero reale tale che $x=ku$, $y=kv$, $z=kw$.
Ad esempio, $[2:1:1]=[-4:-2:-2]=[1:1/2:1/2]$. Se dunque so che
$$[[BCP]:[CAP]:[ABP]]=[x:y:z]$$
aggiungendo l'informazione iniziale del fatto 1, ovvero che $[BCP]+[CAP]+[ABP]=S$ posso trovare i valori delle aree. Infatti so che esiste $k$ reale non nullo tale che
$[BCP]=kx$, $[CAP]=ky$ e $[ABP]=kz$, quindi devo imporre che $k(x+y+z)=S$, ovvero
$$k=\dfrac{S}{x+y+z}$$
dove so che $x+y+z\neq 0$ in quanto per ipotesi questi tre numeri stanno tra loro come le tre aree che non hanno somma $0$. In questo modo so le tre aree e ho determinato univocamente il punto $P$.
Riassumendo se specifico una terna omogenea $[x:y:z]$ tale che $x+y+z\neq 0$, ho univocamente determinato un punto $P$ del piano (in cui ho in precedenza fissato un triangolo di riferimento $ABC$); d'altra parte, dato $P$, ottengo la terna omogenea delle aree orientate che esso stacca sui lati del triangolo di riferimento.
La terna omogenea associata ad punto esprime le coordinate baricentriche del punto (rispetto al triangolo $ABC$).
Esempi Nel seguito utilizzeremo la notazione standard per il triangolo, dunque $a=BC$, $b=CA$, $c=AB$ e $\alpha$, $\beta$, $\gamma$ saranno gli angoli ad essi opposti rispettivamente. $R$ ed $r$ saranno i raggi della circonferenza circoscritta ed inscritta rispettivamente.
- I vertici hanno coordinate $[1:0:0]$, $[0:1:0]$, $[0:0:1]$
- Il baricentro, staccando aree uguali sui tre lati, ha coordinate $[1:1:1]$
- L'incentro, avendo la stessa distanza dai tre lati, stacca aree proporzionali ai lati, dunque $[a: b:c]$
- l'excentro opposto ad $A$, avendo la stessa distanza dai tre lati, ma una di queste distanze essendo negativa ($A$ e l'excentro stanno da parti opposte rispetto a $BC$) avrà coordinate $[-a: b:c]$
- il punto medio del lato $AB$ avrà coordinate $[1:1:0]$
- il piede della bisettrice interna da $A$ su $BC$ avrà coordinate $[0: b:c]$ per il teorema della bisettrice
- il piede della bisettrice esterna da $A$ su $BC$ (in un triangolo non isoscele su base $BC$) avrà coordinate $[0:-b:c]$ per il teorema della bisettrice esterna.
$$[BCP]=0\qquad [CAP]=\dfrac{bS}{b-c}\qquad [ABP]=\dfrac{cS}{c-b}$$
In generale, se capita di voler sapere davvero le tre aree, basta moltiplicare le coordinate per $k=\dfrac{S}{x+y+z}$ come detto sopra. I tre numeri così ottenuti vengono detti coordinate baricentriche esatte (un modo lungo per dire aree). A meno che non ve ne sia precisa necessità, conviene però lavorare con le terne omogenee, che permettono varie manipolazioni interessanti, essendo definite a meno di un fattore comune.
Righe
Tentiamo ora di capire quale sia l'equazione di una retta. Per facilitare la comprensione, facciamo due casi particolari
La parallela ad un lato Sia $r$ una retta parallela al lato $BC$ che si trovi a distanza (con segno) $d$. Ovviamente, per ogni punto $P$ su $r$ avremo che $[BCP]=\dfrac{ad}{2}$. Del resto, tale condizione è pure sufficiente affinché $P$ si trovi sulla retta, quindi questa informazione la descrive appieno.
Noi però vorremmo dare una condizione sulle coordinate baricentriche di $P$ e non sulle coordinate esatte. Vediamo che, se $P=[x:y:z]$, allora $P$ sta su $r$ s e solo se
$$[BCP]=\dfrac{xS}{x+y+z}$$
e dunque sse
$$\dfrac{ad}{2}=\dfrac{xS}{x+y+z}$$
da cui
$$x(ad-2S)+ady+adz=0$$
che è l'equazione della retta voluta.

In particolare, i lati avranno equazioni $x=0$, $y=0$, $z=0$.
Retta per un vertice che incontra il lato opposto Sia $D$ un punto sulla retta $BC$, ovvero $D=[0: m:n]$ e sia $r$ la retta per $A$ e $D$. Allora

da cui, se $P=[x:y:z]$, stiamo chiedendo che
$$\dfrac{zS}{x+y+z}\dfrac{mS}{m+n}=\dfrac{yS}{x+y+z}\dfrac{nS}{m+n}$$
ovvero
$$ny-mz=0$$
che è l'equazione voluta.

Esercizio 3: Dimostrare

Esercizio 4: Siano $E$ su $CA$ e $F$ su $AB$. Indichiamo con $h$ e $k$ le distanze, con segno, di $E$ ed $F$ da $BC$; sia $Q$ un punto su $EF$ e siano $\lambda, \mu$ tali che $\lambda+\mu=1$ e $\lambda:\mu=EQ:QF$ (segmenti orientati). Allora la distanza (con segno) di $Q$ da $BC$ è $\lambda k + \mu h$.
Retta generica Sia $r$ una retta, che possiamo supporre non passare per nessun vertice e non essere parallela a nessun lato. Le intersezioni di $r$ con i lati saranno, rispettivamente, $D$, $E$, $F$ su $BC$, $CA$, $AB$. Supponiamo che questi abbiano coordinate
$$D=[0:b_1:c_1]\qquad E=[a_2:0:c_2]\qquad F=[a_3:b_3:0]\;.$$
Sia $P$ un punto su $r$. Per l'esercizio 4, abbiamo che la distanza di $P$ da $BC$ è
$$\dfrac{EP}{EF}\dfrac{2[BCF]}{BC} + \dfrac{PF}{EF}\dfrac{2[BCE]}{BC}$$
e dunque
$$[BCP]=\dfrac{EP}{EF}[BCF]+\dfrac{PF}{EF}[BCE]$$
Ora, si ha
$$\dfrac{EP}{EF}=\dfrac{[CAP]}{[CAF]}\qquad \dfrac{PF}{EF}=\dfrac{[ABP]}{[ABE]}$$
Se dunque $P$ ha coordinate esatte $x', y', z'$, abbiamo
$$x'=y'\dfrac{[BCF]}{[CAF]}+z'\dfrac{[BCE]}{[ABE]}$$
Calcoliamo
$$\frac{[BCF]}{[CAF]}=\frac{a_3}{b_3}\qquad \frac{[BCE]}{[ABE]}=\frac{a_2}{c_2}$$
e dunque le coordinate esatte rispettano
$$x'b_3c_2=y'a_3c_2+z'a_2b_3$$
Essendo tale equazione omogenea, essa verrà rispettata anche dalle coordinate baricentriche di $P$, che sono multiple di quelle esatte. Dunque la retta $r$ avrà equazione $xb_3c_2=ya_3c_2+za_2b_3$.

Osservazioni: Intanto è abbastanza facile ripercorrere la dimostrazione all'indietro, mostrando così che l'unica equazione possibile per la retta $r$ è $tb_3c_2x=ta_3c_2y+ta_2b_3z$ con $t$ reale non nullo.
Inoltre, si può anche notare come abbiamo usato solo il fatto che la retta passasse da $E$ ed $F$. E' un utile Esercizio 5 provare a rifare la dimostrazione utilizzando, ad esempio, i punti $D$ ed $E$. Si otterrà $b_1c_2x=-a_2c_1y+a_2b_1z$.
Visto che abbiamo appena osservato che l'equazione deve essere unica a meno di moltiplicare tutti i coefficienti per uno stesso numero, bisogna avere che
$$[b_3c_2:-a_3c_2:-a_2b_3]=[b_1c_2:a_2c_1:-a_2b_1]$$
e dunque, ad esempio
$$\frac{b_3c_2}{b_1c_2}=\frac{-a_3c_2}{a_2c_1}$$
ovvero
$$-1=\frac{a_3c_2b_1}{b_3a_2c_1}\;.$$
E' infine facile vedere come da questa equazione segua che le due rette scritte sopra son la stessa. Dunque, i tre punti dati all'inizio del paragrafo sulla retta generica stanno su una retta se e solo se le loro coordinate baricentriche rispettano
$$-1=\frac{a_3c_2b_1}{b_3a_2c_1}$$
e questo è noto come Teorema di Menelao.
Riassumiamo con il
Fatto 3 L'equazione di una retta è della forma $lx+my+nz=0$ dove rette diverse corrispondono a diverse terne omogenee $[l: m:n]$ e viceversa.

Fatto 4 Una retta $lx+my+nz=0$ incontra i lati in $[0:n:-m]$, $[-n:0:l]$, $[m:-l:0]$.
Dim: Basta intersecare la retta con i lati. Ad esempio, il lato $BC$ è dato da $x=0$ e dunque l'intersezione della retta generica con $BC$ è soluzione di
$$\begin{cases}x=0\\ my+nz=0\end{cases}$$
da cui $[0:n:-m]$. (Osserviamo che, essendo un sistema di 2 equazioni in 3 incognite, in generale si otterrà un parametro, ma essendo un sistema di equazioni omogenee, tale parametro comparirà a moltiplicare tutte le variabili e dunque la soluzione sarà una terna omogenea; per ottenere un rappresentante di questa terna si può, ad esempio, porre il parametro trovato uguale a $1$.)
Similmente si ricavano gli altri.

Notiamo che non è possibile avere $l=m=n$, altrimenti nessuna delle intersezioni coi lati esisterebbe, ma una retta deve intersecarne almeno uno (anzi, almeno 2). Questo perché, se ricorderete, avevamo posto all'inizio la condizione che non fosse mai $x+y+z=0$ per nessun punto. Questa equazione dovrebbe descrivere una retta, per somiglianza con quello che abbiamo trovato finora, ma in realtà non corrisponde a nessun punto del piano. Le riserveremo altre attenzioni più avanti.
Esempi
- La bisettrice interna di $A$ è la retta $bz=ay$. Infatti deve passare per $A=[1:0:0]$ e dunque la sua equazione sarà $my+nz=0$. D'altra parte deve passare per $I=[a: b:c]$ e dunque $mb+nc=0$ da cui $[0: m:n]=[0:c:-b]$
- La mediana da $A$ è la retta $y=z$, similmente
- La bisettrice esterna per $A$ deve essere della forma $my+nz=0$ e deve passare per l'excentro opposto a $B$, quindi $[a:-b:c]$, dunque è la retta $cy+bz=0$
- La parallela al lato $BC$ passante per il baricentro è della forma $x(t-1)+ty+tz=0$ ed inoltre deve passare per $G=[1:1:1]$, dunque $3t-1=0$ da cui $t=1/3$, ovvero $-2x+3y+3z=0$
- La retta che passa per il piede della bisettrice interna da $A$ e per quello della bisettrice interna da $B$ è $bcx+acy-abz=0$
Esercizio 6b Dato $P=[u: v:w]$ trovare i piedi delle ceviane per $P$.
Calcolo di alcuni punti e alcune rette
Fatto 5 Se $P=[p_1:q_1:r_1]$ e $Q=[p_2:q_2:r_2]$ sono due punti del piano, il loro punto medio ha coordinate
$$M=\left[\dfrac{p_1}{p_1+q_1+r_1}+\dfrac{p_2}{p_2+q_2+r_2}: \dfrac{q_1}{p_1+q_1+r_1}+\dfrac{q_2}{p_2+q_2+r_2}:\dfrac{r_1}{p_1+q_1+r_1}+\dfrac{r_2}{p_2+q_2+r_2}\right]$$
Dim: E' una facile applicazione dell'esercizio 4, una volta che abbiamo trasformato le coordinate baricentriche in coordinate esatte.

Punto medio dell'arco $BC$ che non contiene $A$ Come è noto, il punto medio dell'arco $BC$ che non contiene $A$, chiamiamolo $M_a$, è anche punto medio tra $I=[a: b:c]$ e $I_A=[-a: b:c]$ (l'excentro opposto ad $A$), quindi $M_a=[-a^2:b(b+c):c(b+c)]$ (dopo aver fatto denominator comune, che scompare per omogeneità).
Asse del lato $BC$ E' la retta che passa per $M_a$ e per il punto medio di $BC$, che ha coordinate $[0:1:1]$, dunque devo avere
$$\begin{cases}m+n=0\\-a^2l+mb(b+c)+nc(b+c)=0\end{cases}$$
ovvero
$$\begin{cases}m=-n\\-a^2l+m(b(b+c)-c(b+c))=0\end{cases}$$
e la seconda equazione dà $-a^2l=-m(b^2-c^2)$ da cui la retta è $(b^2-c^2)x+a^2y-a^2z=0$.
Esercizio 7 Scrivere le equazioni degli altri assi
Circocentro Interseco due assi:
$$\begin{cases}(b^2-c^2)x+a^2y-a^2z=0\\b^2x+(a^2-c^2)y-b^2z=0\end{cases}$$
e ricavo $a^2b^2z$ da entrambe, uguagliando ed ottenendo
$$b^2(b^2-c^2)x+b^2a^2y=a^2b^2x+a^2(a^2-c^2)y$$
ovvero
$$x(b^4-b^2c^2-a^2b^2)=y(a^4-a^2c^2-a^2b^2)$$
da cui si trovano le prime due coordinate e, sostituendo in una delle due equazioni di prima, la terza. In definitiva $O=[a^2(a^2-c^2-b^2): b^2(b^2-a^2-c^2):c^2(c^2-a^2-b^2)]$.
Retta di Eulero Impongo che la generica retta $lx+my+nz=0$ passi per $G=[1:1:1]$ e $O$ appena calcolato. Ottengo
$$\begin{cases}
l+m+n=0\\
a^2(a^2-b^2-c^2)l + b^2(b^2-a^2-c^2)m+c^2(c^2-a^2-b^2)n=0\end{cases}$$
da cui, ricavando $a^2(a^2-b^2-c^2)l$ da entrambe le equazioni, ottengo
$$(a^2(a^2-b^2-c^2) - b^2(b^2-a^2-c^2))m=(c^2(c^2-a^2-b^2)-a^2(a^2-b^2-c^2))n$$
da cui
$$(a^4-a^2b^2-a^2c^2-b^4+a^2b^2+b^2c^2)m=(c^4-a^2c^2-b^2c^2-a^4+a^2b^2+a^2c^2)n$$
$$(a^4-b^4-a^2c^2+b^2c^2)m=(c^4-a^4-b^2c^2+a^2b^2)n$$
$$(a^2-b^2)(a^2+b^2-c^2)m=(c^2-a^2)(a^2+c^2-b^2)n$$
e dunque $[m:n]=[(c^2-a^2)(a^2+c^2-b^2):(a^2-b^2)(a^2+b^2-c^2)]$. Se avessimo fatto lo stesso ricavando dalle due equazioni iniziali $b^2(b^2-c^2-a^2)m$, avremmo ottenuto che $[l:n]=[(c^2-b^2)(c^2+b^2-a^2):(b^2-a^2)(a^2+b^2-c^2)]$ e dunque la retta di eulero è
$$(c^2-b^2)(c^2+b^2-a^2)x+(a^2-c^2)(a^2+c^2-b^2)y+(b^2-a^2)(a^2+b^2-c^2)z=0$$
Piede dell'altezza da $A$ Sia $H_a$ tale piede, allora abbiamo che $BH_a+H_aC=a$ (come segmenti orientati) e dunque (Pitagora) $c^2-BH_a^2=b^2-(a-BH_a)^2$ da cui $c^2=b^2-a^2+2aBH_a$, ovvero
$$BH_a=\dfrac{c^2+a^2-b^2}{2a}$$
e similmente
$$H_aC=\dfrac{a^2+b^2-c^2}{2a}$$
Dunque $H_a=[0:b^2+a^2-c^2:c^2+a^2-b^2]$.
Ortocentro Dall'esercizio 6b sappiamo che $[0: v:w]$, $[u:0:w]$ e $[u: v:0]$ sono i piedi delle ceviane per $[u: v:w]$. Esaminando i piedi delle altezze, notiamo che possiamo riscriverle, in modo da essere parte di un'espressione ciclica, come $H_a=[0:(c^2+a^2-b^2)^{-1}:(b^2+a^2-c^2)^{-1}]$. Da qui, per l'esercizio 6b, l'ortocentro ha coordinate $H=[(b^2+c^2-a^2)^{-1}:(c^2+a^2-b^2)^{-1}:(a^2+b^2-c^2)^{-1}]$.
Altezza da $A$ E' la retta per $A$, dunque descritta come $my+nz=0$, che passa per $H_a$, quindi deve valere $m(c^2+a^2-b^2)+n(b^2+a^2-c^2)=0$, ovvero è la retta
$$(b^2+a^2-c^2)y-(c^2+a^2-b^2)z=0$$
Esercizio 8 Verificare che $H$ sta sulla retta di Eulero.
Esercizio 9 Trovare le coordinate del centro della circonferenza dei $9$ punti.
Esercizio 10 Sia $D=H_bH_c\cap BC$ e siano definiti similmente $E$ ed $F$. Mostrare che sono allineati e trovare l'equazione della retta che passa per loro 3 (asse ortico)
Esercizio 11 Sia $r: \{ my+nz=0\}$ una retta per $A=[1:0:0]$. Trovare l'equazione della sua simmetrica rispetto alla bisettrice interna di $A$.
Esercizio 12* Trovare le coordinate del punto medio dell'arco $BC$ che contiene $A$ (usando possibilmente solo quello che è spiegato in questo post).
Esercizio 13 Ricalcolare circocentro, ortocentro, punti medi degli archi usando la trigonometria (attenzione ai segni delle aree!)