Per quale motivo 6 ragazze italiane si trovano a Les Diablerets, con la compagnia di ragazze provenienti da altri 6 Paesi europei?
Benvenuti, ma soprattutto benvenute, nel Diario Olimpico di una nuova manifestazione internazionale: uno stage di allenamento dedicato alle EGMO a cui è stato invitato un team italiano, composto da:
ITA 1 Barbara Catino
ITA 2 Giulia Comini
ITA 3 Alice Gemma
ITA 4 Matilde Iannaccone
ITA 5 Anna Kazhamiakina
ITA 6 Sara Sigolo
accomapagnate da
ITA 7 Elena Ghilardi
ITA 8 Veronica Sacchi
Il suggestivo villaggio svizzero è stato di ispirazione per il nostro team, che è già impaziente di condividere la propria avventura.
International EGMO Camp 2025
Re: International EGMO Camp 2025
Day 0
Morto un diario, se ne fa un altro. Qualcosa qualcosa. Salutiamo i nostri amici rumeni già tornati in madrepatria, e vi invitiamo alla lettura del primissimo diario international egmo camp, scritto a varie mani direttamente dall’elvetica nazione.
Questa mattina è iniziata alquanto presto per ITAn con n numero composto <8; mentre Sanremo si avvicinava alla conclusione, la sveglia di ITAk^2 con k[math]1 suonava. Il treno è stato lungo e noioso prima di arrivare nella meravigliosa stazione di La Spezia Centrale, dove è salita l’ITAk, con k primo numero non potenza di primo (uno non vale). Le ITA proseguono allegramente verso la meneghina stazione, dove vengono raggiunte dall’ITA autoctona; dopo essere andate di su e di giù, tentando invano di trovarsi, riescono infine a incontrarsi al bar della stazione, purtroppo sprovvisto di cioccolata calda. Qui le tre si apprestano a seguire la diretta della combattutissima 24h (forza matematici!
). Nel frattempo anche ITA5 con si deve svegliare e prendere il treno per Milano, dove in un vagone quasi vuoto chiaramente ha qualcuno accanto. Verso la fine del viaggio viene finalmente raggiunta da ITA2, che si è felicemente svegliata tardi. Finalmente arrivano a Milano, dove incontrano ITA7 (mamma chioccia) e si riuniscono con le altre ITAi con i[math]{1,4,6}
Tutte insieme mangiano un pezzo di pizza che ha modalità di distribuzione molto non banale.
Arriva poi l’attesissimo momento e le ITAn con n[math] 3 salgono sul treno per la Svizzera, dove scoprono che in un vagone i posti vengono numerati da 1 a 100, in modo abbastanza casuale. Il tempo vola quando ci si diverte, e tra partite di set e di sì, oscuro signore, le sei arrivano alla stazione di Sion. Qui scendono e hanno un’ora per esplorare le bellezze locali; in particolare la coop svizzera, non affiliata con la coop italiana, come tiene a specificare la prima ITA. ITAz, dove z=x+y=xy, con x,y interi positivi, fa il migliore acquisto della sua vita (cosa sarà? Provate a indovinare). Poi ancora un altro treno, fino ad Aigle, dove le ragazze osservano stupite l’esistenza della “carrozza bimbi”. Un treno ancora, dove le italiane incontrano metà del team svizzero e ITA8, porta le ITA a quota 1200, dove tutte ammirano la neve e il bellissimo paesino di Les Diablerets.
Lì finalmente giungono all’hotel, dove scoprono che l’algoritmo di assegnazione delle stanze è poco chiaro (è abbastanza aggirabile). Qui conoscono le slovene e fanno una partita ad Avalon (con l'eccezione di ITA6 che non sapeva le regole e ITA4 che si è rifiutata di partecipare) che dura esattamente fino alla cena, dove ITA3 finalmente le raggiunge dopo la sua incredibile odissea.
Ella infatti, rifiutandosi di passare per l’ignobile città lombarda inquinata dalle risaie, prende un tragitto molto diverso, partendo dalla sua terra natale, la Terronia, verso la, al contrario civilizzata, città di Ginevra. Il breve soggiorno comincia già negativamente, poiché dopo 2 ore noiose in aereo la nostra protagonista si ritroverà dispersa nell’enorme terra dell’aereoporto, a cercare il celeberrimo admin di swiss.mo per un lungo secolo (mezz’oretta), dopo il quale, nonostante la lunghissima ricerca da parte della nostra eroina, il futuro insegnante di combi (che l’aveva trovata da 15 minuti ma non voleva raggiungerla) finalmente decide di arrendersi e palesarsi di fronte a lei per toglierla dal suo supplizio, con la sua valigia grigia (ITA3 è stata mezz’ora a cercare una valigia viola che aveva detto di avere quel traditore).
A questo punto i nostri eroi, finalmente riuniti, iniziano una spedizione attraverso il territorio svizzero, con ben un monumento, unico punto di valenza storica secondo la guida turistica, una fontana figa, un orologio figo e all’incirca 39295729 negozi che costano troppo per noi comuni mortali, in particolare ricordiamo Dior, con un palazzo super bello, al cui tuttavia Tanish non vuole avvicinarsi se con la ragazza (ITA1). Dopo questo breve excursus i nostri prodi avventurieri si dirigono verso lo Starbucks della stazione, pagando ben 19 EURO per un biscotto, un coso strano che nessuno sa cosa sia e una bottiglia d’acqua{un furto[manco era buono il biscotto(vabbè ha pagato lui)]}. Trovate le abitanti della penisola iberica all’aereoporto, flexato Nocciolina alla quasi portoghese, la nostra ciurma prende il treno per raggiungere la loro destinazione finale, e dopo un tentato omicidio da parte dell’ITA e un’oretta di origliare male conversazioni in spagnolo la più orientale fra le ragazze riesce finalmente a socializzare con le altre, [Tanish dovrebbe essere così fiero dato che si é lamentato per 10 minuti che i matematici svizzeri non hanno skill sociali(credo un problema comune)] venendo bullizzata a Mao e dopo il cambio del treno finalmente riuscendo ad origliare meglio le conversazioni poiché le altre decidono di parlare nella lingua anglosassone.
Arrivate alla loro destinazione, le ragazze restano stupite dall’esistenza della neve, e finalmente l’ITAp con p primo numero primo dispari, si riunisce con le sue conterranee.
Consumata la cena, la squadra italiana si riunisce per continuare la visione dell'emozionante e combattuta 24h di calcetto, esultando alla vittoria della squadra superiore.
Morto un diario, se ne fa un altro. Qualcosa qualcosa. Salutiamo i nostri amici rumeni già tornati in madrepatria, e vi invitiamo alla lettura del primissimo diario international egmo camp, scritto a varie mani direttamente dall’elvetica nazione.
Questa mattina è iniziata alquanto presto per ITAn con n numero composto <8; mentre Sanremo si avvicinava alla conclusione, la sveglia di ITAk^2 con k[math]1 suonava. Il treno è stato lungo e noioso prima di arrivare nella meravigliosa stazione di La Spezia Centrale, dove è salita l’ITAk, con k primo numero non potenza di primo (uno non vale). Le ITA proseguono allegramente verso la meneghina stazione, dove vengono raggiunte dall’ITA autoctona; dopo essere andate di su e di giù, tentando invano di trovarsi, riescono infine a incontrarsi al bar della stazione, purtroppo sprovvisto di cioccolata calda. Qui le tre si apprestano a seguire la diretta della combattutissima 24h (forza matematici!

Tutte insieme mangiano un pezzo di pizza che ha modalità di distribuzione molto non banale.
Arriva poi l’attesissimo momento e le ITAn con n[math] 3 salgono sul treno per la Svizzera, dove scoprono che in un vagone i posti vengono numerati da 1 a 100, in modo abbastanza casuale. Il tempo vola quando ci si diverte, e tra partite di set e di sì, oscuro signore, le sei arrivano alla stazione di Sion. Qui scendono e hanno un’ora per esplorare le bellezze locali; in particolare la coop svizzera, non affiliata con la coop italiana, come tiene a specificare la prima ITA. ITAz, dove z=x+y=xy, con x,y interi positivi, fa il migliore acquisto della sua vita (cosa sarà? Provate a indovinare). Poi ancora un altro treno, fino ad Aigle, dove le ragazze osservano stupite l’esistenza della “carrozza bimbi”. Un treno ancora, dove le italiane incontrano metà del team svizzero e ITA8, porta le ITA a quota 1200, dove tutte ammirano la neve e il bellissimo paesino di Les Diablerets.
Lì finalmente giungono all’hotel, dove scoprono che l’algoritmo di assegnazione delle stanze è poco chiaro (è abbastanza aggirabile). Qui conoscono le slovene e fanno una partita ad Avalon (con l'eccezione di ITA6 che non sapeva le regole e ITA4 che si è rifiutata di partecipare) che dura esattamente fino alla cena, dove ITA3 finalmente le raggiunge dopo la sua incredibile odissea.
Ella infatti, rifiutandosi di passare per l’ignobile città lombarda inquinata dalle risaie, prende un tragitto molto diverso, partendo dalla sua terra natale, la Terronia, verso la, al contrario civilizzata, città di Ginevra. Il breve soggiorno comincia già negativamente, poiché dopo 2 ore noiose in aereo la nostra protagonista si ritroverà dispersa nell’enorme terra dell’aereoporto, a cercare il celeberrimo admin di swiss.mo per un lungo secolo (mezz’oretta), dopo il quale, nonostante la lunghissima ricerca da parte della nostra eroina, il futuro insegnante di combi (che l’aveva trovata da 15 minuti ma non voleva raggiungerla) finalmente decide di arrendersi e palesarsi di fronte a lei per toglierla dal suo supplizio, con la sua valigia grigia (ITA3 è stata mezz’ora a cercare una valigia viola che aveva detto di avere quel traditore).
A questo punto i nostri eroi, finalmente riuniti, iniziano una spedizione attraverso il territorio svizzero, con ben un monumento, unico punto di valenza storica secondo la guida turistica, una fontana figa, un orologio figo e all’incirca 39295729 negozi che costano troppo per noi comuni mortali, in particolare ricordiamo Dior, con un palazzo super bello, al cui tuttavia Tanish non vuole avvicinarsi se con la ragazza (ITA1). Dopo questo breve excursus i nostri prodi avventurieri si dirigono verso lo Starbucks della stazione, pagando ben 19 EURO per un biscotto, un coso strano che nessuno sa cosa sia e una bottiglia d’acqua{un furto[manco era buono il biscotto(vabbè ha pagato lui)]}. Trovate le abitanti della penisola iberica all’aereoporto, flexato Nocciolina alla quasi portoghese, la nostra ciurma prende il treno per raggiungere la loro destinazione finale, e dopo un tentato omicidio da parte dell’ITA e un’oretta di origliare male conversazioni in spagnolo la più orientale fra le ragazze riesce finalmente a socializzare con le altre, [Tanish dovrebbe essere così fiero dato che si é lamentato per 10 minuti che i matematici svizzeri non hanno skill sociali(credo un problema comune)] venendo bullizzata a Mao e dopo il cambio del treno finalmente riuscendo ad origliare meglio le conversazioni poiché le altre decidono di parlare nella lingua anglosassone.
Arrivate alla loro destinazione, le ragazze restano stupite dall’esistenza della neve, e finalmente l’ITAp con p primo numero primo dispari, si riunisce con le sue conterranee.
Consumata la cena, la squadra italiana si riunisce per continuare la visione dell'emozionante e combattuta 24h di calcetto, esultando alla vittoria della squadra superiore.
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Re: International EGMO Camp 2025
Day 1
Dopo un sonno più o meno ristoratore, le nostre prodi (ITA 1,4,5,6) sono pronte ad affrontare un nuovo giorno. Così, sfidando il freddo e la neve, decidono di esplorare la zona e ammirare il paesaggio montano. Sulla via del ritorno in albergo incontrano il primo primo dispari e tutte insieme si dirigono nella sala qualcosa qualcosa, dove si tiene la prima lezione della giornata. Qui si ricongiungono al primo primo, che nel frattempo si è svegliata dal suo lungo letargo.
La prima lezione della giornata è combinatoria, tenuta dalla leader tedesca. Le ITA si concentrano su un problema di grafi che le intrattiene per varie ore. Successivamente ITA1 tenta di dimostrare sperimentalmente il teorema dei quattro colori con le sue skillate Carand’ache (svizzere).
Durante il pranzo le ITA potenza di 5 ripassano l'enciclopedia dei punti notevoli sulle tovagliette (arrivano a 23). Successivamente, l'intera delegazione, fatta eccezione per ITA8, esce per un'escursione sulla neve [alcune (ITA numeri composti) vestite in maniera più adatta di altre]. L'esperienza è stata estremamente interessante, tra angeli sulla neve di ITA non appartenenti a P, problemi di geometria disegnati per terra, ma, soprattutto, discese da un pendio innevato sedute su slitte immaginarie. Si sono tutte divertite (sotto l'attenta supervisione di ITA7) quasi fino all'inizio della lezione di teoria dei numeri. Questa non ha avuto problemi particolarmente rilevanti, ma tutte hanno applaudito ITA3 e ITA4 che sono andate a correggere i problemi alla lavagna. Inoltre si scopre che una delle ITA è una grande fan di Ungaretti, citando “Come d'inverno cadono sul prato le foglie”.
Dopo la cena, c'è stato il momento cruciale della giornata: An incredible quiz about really incredible trivia. Qui le nostre protagoniste sono state divise nelle 6 squadre, ognuna composta da una rappresentante di ogni paese. La sfida 0 era la scelta del nome, vinta dalla squadra di ITA1, le Flying Piglets. Nella sfida 1 bisognava indovinare le risposte a domande sui temi più svariati, in ordine non esattamente casuale. La seconda sfida consisteva nell'indovinare, a partire da una foto urbana, la città rappresentata e il team leader che vi abita. Alcune ITA più di altre riconoscono subito la lontana città di Padova, confinante con l'Islanda. La terza sfida, quella che valeva più punti, ha messo alla prova la generale conoscenza di musica pop (linearity)(discriminazione contro chi non ascolta musica mainstream). ITA4 in questa prova dimostra la sua skill, e per fortuna per ITA 1 e 5, ci sono state anche 3 composizioni classiche, nelle quali però ITA5 ha asserito che Habanera (Carmen) è stata scritta dal noto teorico dei numeri francese E. Bezout [in realtà era Bizet (chi non sa cos'è Habanera Carmen skill issue)]. Quando gli attesissimi risultati del trivia vengono rivelati, si scopre che le vincitorici sono… The Flying Piglets (il premio era addirittura una gomma da masticare per ciascun componente della squadra). La serata si conclude con una serie di storie di vita sapientemente interpretate per l’intrattenimento delle leader (con tanto di teatrino) dalle ITA cinesi e bresciane.
Domanda per il pubblico: dov'è Nocciolina? E le scarpe? E l'astuccio? E le chiavi? E chi è l'ITA che ha perso più oggetti fino ad ora?
Dopo un sonno più o meno ristoratore, le nostre prodi (ITA 1,4,5,6) sono pronte ad affrontare un nuovo giorno. Così, sfidando il freddo e la neve, decidono di esplorare la zona e ammirare il paesaggio montano. Sulla via del ritorno in albergo incontrano il primo primo dispari e tutte insieme si dirigono nella sala qualcosa qualcosa, dove si tiene la prima lezione della giornata. Qui si ricongiungono al primo primo, che nel frattempo si è svegliata dal suo lungo letargo.
La prima lezione della giornata è combinatoria, tenuta dalla leader tedesca. Le ITA si concentrano su un problema di grafi che le intrattiene per varie ore. Successivamente ITA1 tenta di dimostrare sperimentalmente il teorema dei quattro colori con le sue skillate Carand’ache (svizzere).
Durante il pranzo le ITA potenza di 5 ripassano l'enciclopedia dei punti notevoli sulle tovagliette (arrivano a 23). Successivamente, l'intera delegazione, fatta eccezione per ITA8, esce per un'escursione sulla neve [alcune (ITA numeri composti) vestite in maniera più adatta di altre]. L'esperienza è stata estremamente interessante, tra angeli sulla neve di ITA non appartenenti a P, problemi di geometria disegnati per terra, ma, soprattutto, discese da un pendio innevato sedute su slitte immaginarie. Si sono tutte divertite (sotto l'attenta supervisione di ITA7) quasi fino all'inizio della lezione di teoria dei numeri. Questa non ha avuto problemi particolarmente rilevanti, ma tutte hanno applaudito ITA3 e ITA4 che sono andate a correggere i problemi alla lavagna. Inoltre si scopre che una delle ITA è una grande fan di Ungaretti, citando “Come d'inverno cadono sul prato le foglie”.
Dopo la cena, c'è stato il momento cruciale della giornata: An incredible quiz about really incredible trivia. Qui le nostre protagoniste sono state divise nelle 6 squadre, ognuna composta da una rappresentante di ogni paese. La sfida 0 era la scelta del nome, vinta dalla squadra di ITA1, le Flying Piglets. Nella sfida 1 bisognava indovinare le risposte a domande sui temi più svariati, in ordine non esattamente casuale. La seconda sfida consisteva nell'indovinare, a partire da una foto urbana, la città rappresentata e il team leader che vi abita. Alcune ITA più di altre riconoscono subito la lontana città di Padova, confinante con l'Islanda. La terza sfida, quella che valeva più punti, ha messo alla prova la generale conoscenza di musica pop (linearity)(discriminazione contro chi non ascolta musica mainstream). ITA4 in questa prova dimostra la sua skill, e per fortuna per ITA 1 e 5, ci sono state anche 3 composizioni classiche, nelle quali però ITA5 ha asserito che Habanera (Carmen) è stata scritta dal noto teorico dei numeri francese E. Bezout [in realtà era Bizet (chi non sa cos'è Habanera Carmen skill issue)]. Quando gli attesissimi risultati del trivia vengono rivelati, si scopre che le vincitorici sono… The Flying Piglets (il premio era addirittura una gomma da masticare per ciascun componente della squadra). La serata si conclude con una serie di storie di vita sapientemente interpretate per l’intrattenimento delle leader (con tanto di teatrino) dalle ITA cinesi e bresciane.
Domanda per il pubblico: dov'è Nocciolina? E le scarpe? E l'astuccio? E le chiavi? E chi è l'ITA che ha perso più oggetti fino ad ora?
Re: International EGMO Camp 2025
Day 2
Sorge di nuovo il sole sull’elvetica terra, e la delegazione si reca a fare una passeggiata nel villaggio di Les Diablerets. Qui ITA prodotto di primi di distinti rimane colpita dalle scritte intagliate sul legno di un ponte, e le recita ad alta voce con il suo fluente francese, convincendo di essere madrelingua persino un passante (che la saluta con un bonjour). Dopodichè, le ragazze sono pronte per la prima lezione della giornata, che è algebra; l’argomento principale sono le sequenze, ma i primi 5 problemi proposti non rappresentano una novità per le ITA, e forse sono anche comparsi in un noto TF di un noto stage settembrino. Durante questa lezione viene anche rinvenuto Combinatorial Nullstellensatz da un anonimo ITA composto, che chiede un riscatto di soldi mille. Successivamente fa la sua apparizione una nota esperta dell’arte di impacchettare le palle (Maryna Viazovska), che ha preparato una presentazione sui suoi film preferiti. ITA potenze di 5 rimangono in particolare colpite dalla spirale di Ulam, e ne disegnano di varie sui loro quaderni (ITA 3 accanto a ITA1 dice che una spirale simile è anche sulla maglietta di cese 24).
Dopo la lezione, si pranza e si esce nuovamente in esplorazione; le ITA>1 tentano invano di cercare una cioccolateria, ma in compenso vedono tanta neve di un colore paglierino inusuale, non tipico del luogo. Le ITA1 e 5, in cerca di souvenir, si imbattono poi in strani libri satanici. Alle 14, le ragazze si recano in sala lezione per assistere alla correzione dei problemi della sessione mattutina (purtroppo non quelli che le ITA volevano vedere corretti).
In seguito ad una breve pausa, si riprende con le lezioni. Stavolta, è il turno di The Greatest Combi Class Ever. Le ITA, sorprese dalla presenza di una scheda con i problemi, si dilettano a risolverli tutte insieme. Momento chiave il primo problema, in cui ITA4 e 5 interpretano i ruoli di Peter e Basil (i protagonisti del gioco del problema 1) rispettivamente, diventando Pomodoro e Basilico per il resto della sessione (a seguito di ciò anche le altre hanno guadagnato dei soprannomi, ITA1 è Prosciutto, ITA2 Pete, ITA3 Sardina e ITA6 Mozzarella). Ricordiamo inoltre il problema 8, che le ITA tentano a lungo e invano di dimostrare sperimentalmente spostando pennarelli [spoiler: unendo gli sforzi riescono a concluderlo e addirittura spiegarlo alla lavagna (purtroppo non viene loro permesso di spiegarlo in più di 2)]. Il problema 9 invece si rivela particoarmente troll, ma la perla di saggezza è “Illuminami d’immenso” (chi avrà detto ciò? e a cosa si riferiva in realtà?).
Doveroso ricordare l’onorevole figura che la squadra italiana ha fatto con il leader francese, che chiameremo Giovanni, quando ITA2 si è girata per afferrare il suo libro di chimica (si era stufata di combinatoria) e ha accidentalmente richiamato la sua attenzione: arrivato al tavolo italiano, Giovanni si aspettava una question, o magari una croissant, ma invece ha trovato una ITA4 super cool con gli occhiali veloci. Nel panico, il team peninsulare ha elaborato prontamente una distrazione, e ITA2 ha esordito con: “If I write tequila and salt on my glasses, what do you understand?” (“Tequila, sale, manca il limone”, n.d.r.). Dopo diversi minuti di agitazione e generale smarrimento, ITA5, la più piccola del gruppo e per questo quella che ha ancora una dignità da preservare, salva la situazione ponendo una domanda seria su un problema. Pff che noia questi giovani di oggi.
Altro importante evento della sessione sono le 2 complicatissime competizioni con in palio delle barrette di cioccolato. La prima consiste nello scegliere un numero da 1 e 100, unico tra quelli scelti dalle contestant e inoltre valore mediano tra di essi. Nella seconda competizione vince chi si avvicina di più (nuovamente con unicità) al numero norvegese scelto da Weronika, che è un intero nell’intervallo [1,1000000] (spoiler: le ITA non vincono nulla).
Invece di “Mandatory Crying period because the Greatest Combi Class is over” le nostre affamate ITA si affrettano a cena, dove tutte tranne ITA nè primo nè composto si rallegrano dalla presenza di deliziosi tortini al cioccolato, forse ITA4 anche troppo. Dopodichè ITAi con i<8 (anche ITA8 appare misticamente ad un certo punto della serata), passano un’allegra serata a giocare ad Hanabi (non sono brave come speravano) e a Bang, dove ITA4 purtroppo (per lei) si ritrova ad essere inutile per quasi tutta la partita, in quanto le sue due vicine sono a distanza +1, dunque maggiore di quella da lei raggiungibile. Infine optano per un (non così lungo) sonno ristoratore in attesa del grande evento del giorno dopo.
Domanda per il pubblico: davvero un grande evento? e se sì, quale? la ciaspolata forse?
Sorge di nuovo il sole sull’elvetica terra, e la delegazione si reca a fare una passeggiata nel villaggio di Les Diablerets. Qui ITA prodotto di primi di distinti rimane colpita dalle scritte intagliate sul legno di un ponte, e le recita ad alta voce con il suo fluente francese, convincendo di essere madrelingua persino un passante (che la saluta con un bonjour). Dopodichè, le ragazze sono pronte per la prima lezione della giornata, che è algebra; l’argomento principale sono le sequenze, ma i primi 5 problemi proposti non rappresentano una novità per le ITA, e forse sono anche comparsi in un noto TF di un noto stage settembrino. Durante questa lezione viene anche rinvenuto Combinatorial Nullstellensatz da un anonimo ITA composto, che chiede un riscatto di soldi mille. Successivamente fa la sua apparizione una nota esperta dell’arte di impacchettare le palle (Maryna Viazovska), che ha preparato una presentazione sui suoi film preferiti. ITA potenze di 5 rimangono in particolare colpite dalla spirale di Ulam, e ne disegnano di varie sui loro quaderni (ITA 3 accanto a ITA1 dice che una spirale simile è anche sulla maglietta di cese 24).
Dopo la lezione, si pranza e si esce nuovamente in esplorazione; le ITA>1 tentano invano di cercare una cioccolateria, ma in compenso vedono tanta neve di un colore paglierino inusuale, non tipico del luogo. Le ITA1 e 5, in cerca di souvenir, si imbattono poi in strani libri satanici. Alle 14, le ragazze si recano in sala lezione per assistere alla correzione dei problemi della sessione mattutina (purtroppo non quelli che le ITA volevano vedere corretti).
In seguito ad una breve pausa, si riprende con le lezioni. Stavolta, è il turno di The Greatest Combi Class Ever. Le ITA, sorprese dalla presenza di una scheda con i problemi, si dilettano a risolverli tutte insieme. Momento chiave il primo problema, in cui ITA4 e 5 interpretano i ruoli di Peter e Basil (i protagonisti del gioco del problema 1) rispettivamente, diventando Pomodoro e Basilico per il resto della sessione (a seguito di ciò anche le altre hanno guadagnato dei soprannomi, ITA1 è Prosciutto, ITA2 Pete, ITA3 Sardina e ITA6 Mozzarella). Ricordiamo inoltre il problema 8, che le ITA tentano a lungo e invano di dimostrare sperimentalmente spostando pennarelli [spoiler: unendo gli sforzi riescono a concluderlo e addirittura spiegarlo alla lavagna (purtroppo non viene loro permesso di spiegarlo in più di 2)]. Il problema 9 invece si rivela particoarmente troll, ma la perla di saggezza è “Illuminami d’immenso” (chi avrà detto ciò? e a cosa si riferiva in realtà?).
Doveroso ricordare l’onorevole figura che la squadra italiana ha fatto con il leader francese, che chiameremo Giovanni, quando ITA2 si è girata per afferrare il suo libro di chimica (si era stufata di combinatoria) e ha accidentalmente richiamato la sua attenzione: arrivato al tavolo italiano, Giovanni si aspettava una question, o magari una croissant, ma invece ha trovato una ITA4 super cool con gli occhiali veloci. Nel panico, il team peninsulare ha elaborato prontamente una distrazione, e ITA2 ha esordito con: “If I write tequila and salt on my glasses, what do you understand?” (“Tequila, sale, manca il limone”, n.d.r.). Dopo diversi minuti di agitazione e generale smarrimento, ITA5, la più piccola del gruppo e per questo quella che ha ancora una dignità da preservare, salva la situazione ponendo una domanda seria su un problema. Pff che noia questi giovani di oggi.
Altro importante evento della sessione sono le 2 complicatissime competizioni con in palio delle barrette di cioccolato. La prima consiste nello scegliere un numero da 1 e 100, unico tra quelli scelti dalle contestant e inoltre valore mediano tra di essi. Nella seconda competizione vince chi si avvicina di più (nuovamente con unicità) al numero norvegese scelto da Weronika, che è un intero nell’intervallo [1,1000000] (spoiler: le ITA non vincono nulla).
Invece di “Mandatory Crying period because the Greatest Combi Class is over” le nostre affamate ITA si affrettano a cena, dove tutte tranne ITA nè primo nè composto si rallegrano dalla presenza di deliziosi tortini al cioccolato, forse ITA4 anche troppo. Dopodichè ITAi con i<8 (anche ITA8 appare misticamente ad un certo punto della serata), passano un’allegra serata a giocare ad Hanabi (non sono brave come speravano) e a Bang, dove ITA4 purtroppo (per lei) si ritrova ad essere inutile per quasi tutta la partita, in quanto le sue due vicine sono a distanza +1, dunque maggiore di quella da lei raggiungibile. Infine optano per un (non così lungo) sonno ristoratore in attesa del grande evento del giorno dopo.
Domanda per il pubblico: davvero un grande evento? e se sì, quale? la ciaspolata forse?
Re: International EGMO Camp 2025
Day 3
Un febbraio innevato per le italiane in Svizzera, in particolare per le due con n più alto e
punteggio a Cese24 più basso. Alla domanda "Chi vuole fare febbraio?", le due rispondono
"Non io", mentre ITA2, entusiasta, si offre volontaria come tributo per sostituirle in questo rito
satanico. Purtroppo, lo scambio di identità non va a buon fine, così tutte insieme, ITA2, 5 e 6
alle 8 di mattina,iniziano la terribile prova.
Nel frattempo, dall'altro lato (verticalmente) dell'hotel, ITA1, 3 e 4 si svegliano con il dolce canto degli uccellini, accarezzate dai raggi del sole, senza una singola preoccupazione nella vita. La prima in piedi, come dice il nome, è ITA1, che alle 7.30 si reca a fare colazione. Lì non trova
nessuno, perché tutte le altre nazioni sono già a prepararsi per la ciaspolata: le nostre eroine per non lasciare indietro le compagne febbraiole, avevano già deciso di saltare il trekking con il gruppo e aspettare che le italiane si liberassero per partire tutte insieme alle 11. Tornando alla nostra storia, Prosciutto al tavolo della colazione si ritrova con il papà (anche conosciuta come ITA8), e presto viene raggiunta da un pelato e una señorita, che intrattiene con discorsi pressappoco casuali. Arrivate anche ITA3 e 4, il gruppo rimane a gozzovigliare fino alle 10.20 precisamente, quando papà porta tutte a ritirare le ciaspole per l’attesissima attività della tarda mattinata.
Alle 11 in punto, il team italiano viene finalmente riunito per partire alla volta (o al Volta?) di una grande avventura, la mitica ciaspolata. Dopo un mistico viaggio in autobus, le ragazze arrivano alla stazione sciistica. Lì si presenta la prima sfida: indossare (e regolare) le ciaspole. Dopo essersi armate di strumenti di deambulazione sulla neve, le ITA partono con la faticosa salita per arrivare al lago. Nella candida (vorrei dire pianura, ma sicuramente la pendenza era molto maggiore, a differenza di ciò che è stato detto a ITA7) distesa, le ragazze si muovono cercando di non cadere e non inciampare nelle ciaspole. Salite, si trovano davanti un meraviglioso panorama innevato (dov'è il lago?). Sulle sponde del lago che in realtà sembra una “semplice” distesa di neve, le ITA consumano il pranzo al sacco loro dato, esperienza molto mistica che non vorrebbero ripetere (spoiler: l'ultimo giorno hanno di nuovo pranzo al sacco). Il pranzo era costituito da due barrette, una mela e due panini con più salse e ingredienti strani rispetto a quelli che le ITA avrebbero gradito. In seguito decidono di fare la magica esperienza di buttarsi nella neve e lasciare delle scritte sull’acqua ghiacciata cristallizzata ricoprente la superficie del lago. Dopo avere finito di dilettarsi in questo modo, il team riparte verso altitudini più basse lungo un percorso più pianeggiante (e più carino). Nel frattempo ITA4 e 6 decidono di assaggiare l'acqua di una sorgente. Tra foto, conversazioni di matematica e perfino di fisica, le otto si ritrovano in cima ad una ripida discesa che decidono di superare in modo alternativo (e più divertente), ovvero scivolando. Un autobus le ha poi riportate a Les Diablerets.
Arrivate in ritardo alla sessione di geometria bulgara, le ITA si ritrovano ad affrontare uno strano teorema che cercava all'inizio di spacciarsi per il suo noto omonimo trigonometrico.
La cena arriva e passa, così le ragazze si ritrovano a giocare a Mascarade e Hanabi fino a decidere di essere davvero troppo stanche (chi saranno quelle più stanche? E perché proprio le ITA che non hanno fatto Febbraio?).
Un febbraio innevato per le italiane in Svizzera, in particolare per le due con n più alto e
punteggio a Cese24 più basso. Alla domanda "Chi vuole fare febbraio?", le due rispondono
"Non io", mentre ITA2, entusiasta, si offre volontaria come tributo per sostituirle in questo rito
satanico. Purtroppo, lo scambio di identità non va a buon fine, così tutte insieme, ITA2, 5 e 6
alle 8 di mattina,iniziano la terribile prova.
Nel frattempo, dall'altro lato (verticalmente) dell'hotel, ITA1, 3 e 4 si svegliano con il dolce canto degli uccellini, accarezzate dai raggi del sole, senza una singola preoccupazione nella vita. La prima in piedi, come dice il nome, è ITA1, che alle 7.30 si reca a fare colazione. Lì non trova
nessuno, perché tutte le altre nazioni sono già a prepararsi per la ciaspolata: le nostre eroine per non lasciare indietro le compagne febbraiole, avevano già deciso di saltare il trekking con il gruppo e aspettare che le italiane si liberassero per partire tutte insieme alle 11. Tornando alla nostra storia, Prosciutto al tavolo della colazione si ritrova con il papà (anche conosciuta come ITA8), e presto viene raggiunta da un pelato e una señorita, che intrattiene con discorsi pressappoco casuali. Arrivate anche ITA3 e 4, il gruppo rimane a gozzovigliare fino alle 10.20 precisamente, quando papà porta tutte a ritirare le ciaspole per l’attesissima attività della tarda mattinata.
Alle 11 in punto, il team italiano viene finalmente riunito per partire alla volta (o al Volta?) di una grande avventura, la mitica ciaspolata. Dopo un mistico viaggio in autobus, le ragazze arrivano alla stazione sciistica. Lì si presenta la prima sfida: indossare (e regolare) le ciaspole. Dopo essersi armate di strumenti di deambulazione sulla neve, le ITA partono con la faticosa salita per arrivare al lago. Nella candida (vorrei dire pianura, ma sicuramente la pendenza era molto maggiore, a differenza di ciò che è stato detto a ITA7) distesa, le ragazze si muovono cercando di non cadere e non inciampare nelle ciaspole. Salite, si trovano davanti un meraviglioso panorama innevato (dov'è il lago?). Sulle sponde del lago che in realtà sembra una “semplice” distesa di neve, le ITA consumano il pranzo al sacco loro dato, esperienza molto mistica che non vorrebbero ripetere (spoiler: l'ultimo giorno hanno di nuovo pranzo al sacco). Il pranzo era costituito da due barrette, una mela e due panini con più salse e ingredienti strani rispetto a quelli che le ITA avrebbero gradito. In seguito decidono di fare la magica esperienza di buttarsi nella neve e lasciare delle scritte sull’acqua ghiacciata cristallizzata ricoprente la superficie del lago. Dopo avere finito di dilettarsi in questo modo, il team riparte verso altitudini più basse lungo un percorso più pianeggiante (e più carino). Nel frattempo ITA4 e 6 decidono di assaggiare l'acqua di una sorgente. Tra foto, conversazioni di matematica e perfino di fisica, le otto si ritrovano in cima ad una ripida discesa che decidono di superare in modo alternativo (e più divertente), ovvero scivolando. Un autobus le ha poi riportate a Les Diablerets.
Arrivate in ritardo alla sessione di geometria bulgara, le ITA si ritrovano ad affrontare uno strano teorema che cercava all'inizio di spacciarsi per il suo noto omonimo trigonometrico.
La cena arriva e passa, così le ragazze si ritrovano a giocare a Mascarade e Hanabi fino a decidere di essere davvero troppo stanche (chi saranno quelle più stanche? E perché proprio le ITA che non hanno fatto Febbraio?).