caspiata di fisica
Moderatore: tutor
La stessa cosa avviene se consideri una palla che cade verso il basso. facendo il bilancio energetico si nota che l\'energia meccanica posseduta dalla palla dopo l\'urto è minore per via delle perdite dovute all\'urto stesso. Qui non rientra l\'attrito e nemmeno il calore (lasciamo perdere l\'aria) ma solo l\'energia elastica.[addsig]
I limiti sono fatti per essere risolti.
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Barozz, sicuramente tu hai ragione, la dimostrazione elegante (perfetta non si sà, poichè la fisica è variabile, la matematica invece è perfetta....almeno nelle cose dimostrate e ricontrollate 200 volte, ma questo è un discorso lungo.....), però preso da una paura incredibile di aver sbagliato una cosa che pensavo fosse giusta visto che l\'ho controllata 3 volte, sono andato ad aprire il libro (qui in matematica il più fesso è due volte più sapiente di me, quindi se mi correggete.....) ma per fortuna non c\'era la tua elegante dimostrazione, ma una uguale alla mia (grossolana, ma basta).
<BR>Wow sono riuscito ad emulare il libro, mitico!
<BR>sto migliorando.....[addsig]
<BR>Wow sono riuscito ad emulare il libro, mitico!
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"un uomo deve migliorare di qualcosa il mondo, se si vuole sentire realizzato..."
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2003-12-15 11:28, germania2002 wrote:
<BR>Barozz, sicuramente tu hai ragione, la dimostrazione elegante (perfetta non si sà, poichè la fisica è variabile, la matematica invece è perfetta....almeno nelle cose dimostrate e ricontrollate 200 volte, ma questo è un discorso lungo.....), però preso da una paura incredibile di aver sbagliato una cosa che pensavo fosse giusta visto che l\'ho controllata 3 volte, sono andato ad aprire il libro (qui in matematica il più fesso è due volte più sapiente di me, quindi se mi correggete.....) ma per fortuna non c\'era la tua elegante dimostrazione, ma una uguale alla mia (grossolana, ma basta).
<BR>Wow sono riuscito ad emulare il libro, mitico!
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Se ti riferisci al moto rettilineo uniformemente accelerato la tua dimostrazione non fa una piega (trascurando gli attriti). Perciò la tua dimostrazione è corretta. Per ogni caso esiste una formula diversa; con le formule generali di solito si può semplificare qualche cosa.[addsig]
<BR>On 2003-12-15 11:28, germania2002 wrote:
<BR>Barozz, sicuramente tu hai ragione, la dimostrazione elegante (perfetta non si sà, poichè la fisica è variabile, la matematica invece è perfetta....almeno nelle cose dimostrate e ricontrollate 200 volte, ma questo è un discorso lungo.....), però preso da una paura incredibile di aver sbagliato una cosa che pensavo fosse giusta visto che l\'ho controllata 3 volte, sono andato ad aprire il libro (qui in matematica il più fesso è due volte più sapiente di me, quindi se mi correggete.....) ma per fortuna non c\'era la tua elegante dimostrazione, ma una uguale alla mia (grossolana, ma basta).
<BR>Wow sono riuscito ad emulare il libro, mitico!
<BR>sto migliorando.....[addsig]
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Se ti riferisci al moto rettilineo uniformemente accelerato la tua dimostrazione non fa una piega (trascurando gli attriti). Perciò la tua dimostrazione è corretta. Per ogni caso esiste una formula diversa; con le formule generali di solito si può semplificare qualche cosa.[addsig]
I limiti sono fatti per essere risolti.
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<!-- BBCode Start --><B> nuovo problema</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Vorrei vedere la soluzione a questo problema che mi ha bloccato per 2 ore (complessive), ma sono solo riuscito a sputar fuori un:
<BR>d= v/5
<BR>
<BR>Testo: Fisica 1 ugo amaldi, 2002, zanichelli.
<BR>
<BR>(tema di ammissione alla SNS di Pisa, 1969)
<BR>Si considerino due automobili eguali che si muovono nello stesso senso con la stessa velocità. Come varia al variare della velocità la distanza di sicurezza, ammesso che la prontezza di riflessi dei guidatori sia 1/5 sec?(per distanza di sicurezza si intende la distanza minima cui la seconda automobile deve mantenersi dalla prima, in modo tale che se il primo guidatore frena improvvisamente il secondo riesca ad evitare lo scontro)
<BR>
<BR>copiato esattamente dal libro. Si badi bene che si hanno a disposizione solo le formule:
<BR>v= a*t
<BR>a= v/t
<BR>s=1/2*a*t^2 nel M.R.U.A.
<BR>s= v*t nel M.R.U
<BR>v= s/t
<BR>insomma tutte le nozioni del moto rettiline uniforme e quelle dell\'uniformemente accelerato.
<BR>
<BR>la soluzione del testo è
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR> la dirò dopo[addsig]
<BR>
<BR>Vorrei vedere la soluzione a questo problema che mi ha bloccato per 2 ore (complessive), ma sono solo riuscito a sputar fuori un:
<BR>d= v/5
<BR>
<BR>Testo: Fisica 1 ugo amaldi, 2002, zanichelli.
<BR>
<BR>(tema di ammissione alla SNS di Pisa, 1969)
<BR>Si considerino due automobili eguali che si muovono nello stesso senso con la stessa velocità. Come varia al variare della velocità la distanza di sicurezza, ammesso che la prontezza di riflessi dei guidatori sia 1/5 sec?(per distanza di sicurezza si intende la distanza minima cui la seconda automobile deve mantenersi dalla prima, in modo tale che se il primo guidatore frena improvvisamente il secondo riesca ad evitare lo scontro)
<BR>
<BR>copiato esattamente dal libro. Si badi bene che si hanno a disposizione solo le formule:
<BR>v= a*t
<BR>a= v/t
<BR>s=1/2*a*t^2 nel M.R.U.A.
<BR>s= v*t nel M.R.U
<BR>v= s/t
<BR>insomma tutte le nozioni del moto rettiline uniforme e quelle dell\'uniformemente accelerato.
<BR>
<BR>la soluzione del testo è
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<BR> la dirò dopo[addsig]
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consideriamo la forza frenante costante e uguale su entrambe le automobili.
<BR>
<BR>definiamo:
<BR>t0=tempo di frenata di A
<BR>tr=tempo di reazione=0.2s
<BR>
<BR>poi:
<BR>s0=distanza di A dal punto in cui si fermerà
<BR>s1=distanza di B dal punto in cui A si fermerà (trascuriamo la lunghezza di A e B)
<BR>
<BR>s0=-1/2at0<sup>2</sup>+vt0
<BR>s1=-1/2at0<sup>2</sup>+vt0+v*tr
<BR>
<BR>d=s1-s0=v*tr
<BR>
<BR>quindi la distanza di sicurezza è data da: d=0.2*v che è esattamente quello che ottieni tu <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif">. Non vedo xkè debba essere sbagliato...
<BR>
<BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: AleX_ZeTa il 21-12-2003 16:58 ]<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: AleX_ZeTa il 21-12-2003 16:59 ]
<BR>
<BR>definiamo:
<BR>t0=tempo di frenata di A
<BR>tr=tempo di reazione=0.2s
<BR>
<BR>poi:
<BR>s0=distanza di A dal punto in cui si fermerà
<BR>s1=distanza di B dal punto in cui A si fermerà (trascuriamo la lunghezza di A e B)
<BR>
<BR>s0=-1/2at0<sup>2</sup>+vt0
<BR>s1=-1/2at0<sup>2</sup>+vt0+v*tr
<BR>
<BR>d=s1-s0=v*tr
<BR>
<BR>quindi la distanza di sicurezza è data da: d=0.2*v che è esattamente quello che ottieni tu <IMG SRC="images/forum/icons/icon_wink.gif">. Non vedo xkè debba essere sbagliato...
<BR>
<BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: AleX_ZeTa il 21-12-2003 16:58 ]<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: AleX_ZeTa il 21-12-2003 16:59 ]
"E se si sono rotti i freni?"
"Se si sono rotti i freni non ci resta che l'autostop e il viaggio si complica. Faremo il giro del mondo a piedi."
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sul libro non è così, la risposta è:
<BR>
<BR>d = v^2/2a. dove \'a\' è la differenza di decelerazione dei due veicoli.
<BR>
<BR>Quel che non mi quadra è, s ele automibili sono uguali, come fanno ad avere freni diversi? bò![addsig]
<BR>
<BR>d = v^2/2a. dove \'a\' è la differenza di decelerazione dei due veicoli.
<BR>
<BR>Quel che non mi quadra è, s ele automibili sono uguali, come fanno ad avere freni diversi? bò![addsig]
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ah ok^^ rifaccio i calcoli -.-\'
<BR>
<BR>cmq effettivamente non capisco quella differenza di accelerazione.
<BR>
<BR>nn ho voglia di trascriverli, ma quello che ottengo è:
<BR>
<BR>d=v/5+v<sup>2</sup>*(A-B)/(2AB)
<BR>
<BR>dove A,B sono le rispettive decelerazioni.
<BR>
<BR>cmq effettivamente non capisco quella differenza di accelerazione.
<BR>
<BR>nn ho voglia di trascriverli, ma quello che ottengo è:
<BR>
<BR>d=v/5+v<sup>2</sup>*(A-B)/(2AB)
<BR>
<BR>dove A,B sono le rispettive decelerazioni.
"E se si sono rotti i freni?"
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ah, la mia dovrebbe essere giusta, mentre quella del libro se non hai copiato male è ASSOLUTAMENTE SBAGLIATA:
<BR>
<BR>infatti se A=B tu ottieni a=0 e quindi d=+inf
<BR>
<BR>mentre io ottengo d=v/5 che è il caso particolare che avevo analizzato in precedenza
<BR>
<BR>infatti se A=B tu ottieni a=0 e quindi d=+inf
<BR>
<BR>mentre io ottengo d=v/5 che è il caso particolare che avevo analizzato in precedenza
"E se si sono rotti i freni?"
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<BR>
<BR>Fisica 1, zanichelli, ugo amaldi
<BR>
<BR>\"L\'ascensore di un condominio impiega 25 s per salire da terra al decimo piano, superando un dislivello di 30 m. Si è potuto rilevare che il tempo impiegato per raggiungere la massima velocità e quello impiegato per rallenatre e fermarsi sono gli stessi, pari ciascuno a 5 s.
<BR>determina la velocità massima dell\'ascensore in salita e la sua accelerazione media in partenza, facendo l\'ipotesi che, in valore assoluto, accelerazione e decelerazione siano uguali\"
<BR>
<BR>Aggiunta mia: trovare la soluzione utilizzando solo al formula dello spazio estesa
<BR>
<BR>NB: si devono usare solo le equazioni a disposizione del moto uniformemente accelerato e del moto uniforme.[addsig]
<BR>
<BR>Fisica 1, zanichelli, ugo amaldi
<BR>
<BR>\"L\'ascensore di un condominio impiega 25 s per salire da terra al decimo piano, superando un dislivello di 30 m. Si è potuto rilevare che il tempo impiegato per raggiungere la massima velocità e quello impiegato per rallenatre e fermarsi sono gli stessi, pari ciascuno a 5 s.
<BR>determina la velocità massima dell\'ascensore in salita e la sua accelerazione media in partenza, facendo l\'ipotesi che, in valore assoluto, accelerazione e decelerazione siano uguali\"
<BR>
<BR>Aggiunta mia: trovare la soluzione utilizzando solo al formula dello spazio estesa
<BR>
<BR>NB: si devono usare solo le equazioni a disposizione del moto uniformemente accelerato e del moto uniforme.[addsig]
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All\'inizio il moto sarà uniformemnte accelrato, poi uniforme, poi uniformemente decelerato.
<BR>
<BR>v=at, l\'accelerazione dura per i prime 5 secondi quindi v.max=5a.
<BR>La velocità media tenuta durante l\'accelerazione è v.max/2=2.5a
<BR>
<BR>La distanza totale percorsa è 30m quindi.
<BR>
<BR>30=(2.5a*5)+(5a*15)+(2,5a*5)
<BR>
<BR>Da cui si ricava a =33/100=0.3m/s^2
<BR>
<BR>La v.max è dunque uguale a (0.3*5)=1.5m/s<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Tamaladissa il 31-12-2003 00:44 ]
<BR>
<BR>v=at, l\'accelerazione dura per i prime 5 secondi quindi v.max=5a.
<BR>La velocità media tenuta durante l\'accelerazione è v.max/2=2.5a
<BR>
<BR>La distanza totale percorsa è 30m quindi.
<BR>
<BR>30=(2.5a*5)+(5a*15)+(2,5a*5)
<BR>
<BR>Da cui si ricava a =33/100=0.3m/s^2
<BR>
<BR>La v.max è dunque uguale a (0.3*5)=1.5m/s<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Tamaladissa il 31-12-2003 00:44 ]
Alex_zeta secondo me hai sbagliato prima quando hai fatto l\'esempio del lavoro delle forze d\'attrito su un corpo che scende a velocità costante su un piano inclinato....
<BR>
<BR>infatti tale lavoro DEVE essere uguale alla variazione di energia potenziale e questo in virtù del fatto che la variazione di energia meccanica è data dal solo lavoro delle forze non conservative che in questo caso sono appunto le forze d\'attrito...
<BR>
<BR>e siccome l\'energia cinetica non varia ne deriva che la variazione di energia potenziale è uguale a quella di energia meccanica che è appunto uguale al lavoro delle forze d\'attrito...
<BR>
<BR>se preferisci in formule:
<BR>
<BR>dE=0 => dM=dE+dU=dU=La
<BR>
<BR>non so se intendevamo due cose diverse...mi sembra così chiaro....
<BR>
<BR>infatti tale lavoro DEVE essere uguale alla variazione di energia potenziale e questo in virtù del fatto che la variazione di energia meccanica è data dal solo lavoro delle forze non conservative che in questo caso sono appunto le forze d\'attrito...
<BR>
<BR>e siccome l\'energia cinetica non varia ne deriva che la variazione di energia potenziale è uguale a quella di energia meccanica che è appunto uguale al lavoro delle forze d\'attrito...
<BR>
<BR>se preferisci in formule:
<BR>
<BR>dE=0 => dM=dE+dU=dU=La
<BR>
<BR>non so se intendevamo due cose diverse...mi sembra così chiaro....
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Tamaladissa........o biagio come vuoi essere chiamato, ok giusto. Inoltre hai trovatoo la soluzione anche con l\'equazuione dello spazio estesa.[addsig]
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VORREI FARE UNA PRECISAZIONE Biagio ed io non siamo la stessa persona. Il fatto è che abitiamo nella stessa piccola città di Piacenza e che siamo cugini, quindi capita molto spesso di esser davanti allo stesso pc (dell\'uno o dell\'altro) e che quindi ci scambiamo. Biagio per intenderci è l\'altro user di questo sito che ha postato dei problemi in \"Un pò di tutto\"
<BR>
<BR>Scusate questo \"dualismo\" creato
<BR>
<BR>Scusate questo \"dualismo\" creato
-
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Mi intrometto nel problema delle due automobili. Ho svolto anch\'io quel problema tratto da libro dei test d\'ammissione alla Normale.
<BR>
<BR>Mi viene ovviamente v/5. La soluzione v^2/2a si ricava da qui:
<BR>
<BR>v=-at il meno è per intendere una decelarzione che deve fare fermare la macchina
<BR>
<BR>la distanza percorsa è d=1/2at^2
<BR>
<BR>dalla prima abbiamo t=v/a e sostituendo d=1/2a(v/a)^2 da cui d=v^2/2a
<BR>
<BR>Questo nel caso le forze frenanti non siano uguali e a rappresenta la differenza di decelerazione tra le due automobili. in questo caso comunque è giusto v/5
<BR>
<BR>Mi viene ovviamente v/5. La soluzione v^2/2a si ricava da qui:
<BR>
<BR>v=-at il meno è per intendere una decelarzione che deve fare fermare la macchina
<BR>
<BR>la distanza percorsa è d=1/2at^2
<BR>
<BR>dalla prima abbiamo t=v/a e sostituendo d=1/2a(v/a)^2 da cui d=v^2/2a
<BR>
<BR>Questo nel caso le forze frenanti non siano uguali e a rappresenta la differenza di decelerazione tra le due automobili. in questo caso comunque è giusto v/5