\"Normali\" problemi...

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Novecento
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Messaggio da Novecento »

Questi due cominciano ad innervosirmi un pò, help me! <IMG SRC="images/forum/icons/icon27.gif">
<BR>
<BR>1)Stefano lancia n+1 monete, e tra queste ne sceglie n in modo da massimizzare il numero di teste. Barbara lancia n monete. Chi ottiene più teste vince. In caso di parità vince Barbara. Qual è la probabilità di vittoria di Stefano?
<BR>
<BR>2)Dati due numeri pari m e n con m<n, dimostrare che se k è un numero reale tale che
<BR> k>(m^2 + n^2)/2
<BR>
<BR>allora il polinomio
<BR> p(x)= (x^2+k)(x-m)(x-n)+1
<BR>
<BR>ha due radici reali e due radici non reali.
<BR>
<BR>Sono bellini, ma non trovo soluzioni soddisfacenti...<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Novecento il 11-08-2004 22:31 ]
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Marco
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Messaggio da Marco »

Ciao.
<BR>
<BR>Ho pensato solo al pb. 1).
<BR>
<BR>Il modo più elegante che mi è venuto in mente è questo:
<BR>
<BR>Il gioco originale lo chiamo G. Considero il seguente gioco G\': Stefano lancia n+1 monete e Barbara ne lancia n, ognuno segna 1 p.to per ogni testa, ma Barbara ha un bonus di 1/2. E\' facile vedere che G\' è un gioco equo. [Se non ci credi, lo dimostro dopo in (*)]
<BR>
<BR>L\'esito di vittoria di G e di G\' sono identici tranne in un caso solo, ossia quando entrambi ottengono tutte teste. Solo in questo caso, Stefano vince G\' ma perde G. Questo evento ha probabilità 1/2^(2n+1). Ne segue che la probabilità di vittoria di Stefano per G è 1/2 - 1/2^(2n+1). Torna?
<BR>
<BR>(*) G\' è equo perché è equivalente a G\", in cui Stefano e Barbara fanno un punto per ogni croce e Barbara ha 1/2 p.to di bonus. Stefano vince G\' sse perde G\", quindi la probabilità di vittoria di Stefano è uguale alla sua probabilità di sconfitta e cioè G\' è equo.
<BR>
<BR>Alla prossima.
<BR>
<BR>M.
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karl
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Messaggio da karl »

Ho notato che prendendo m=n=2 e k=3 (dunque
<BR>soddisfacenti le condizioni richieste) risulta:
<BR>p(x)=(x^2+3)(x-2)^2+1 ed e\' facile vedere che:
<BR>p(2)=1
<BR>p(x)>1 per x diverso da 2.
<BR>Ne segue che il minimo (assoluto) di p(x) e\' 1
<BR>e cio\' comporta che p(x) non possa annullarsi mai per valori reali
<BR>di x .In altre parole le radici di p(x) sono tutte immaginarie in
<BR>contrasto con il quesito.
<BR>Non e\' che nelle condizioni medesime c\'e\' qualcosa da cambiare?
<BR>[la relazione 2mk>m^2+n^2 e\' giusta?]
<BR>Mi scuso in anticipo se invece fossi io a sbagliare.
<BR>Ciao.
Vasya
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Messaggio da Vasya »

E\' un problema della normale del 98, il testo originale è questo
<BR><!-- BBCode Start --><B>
<BR>Dati due interi pari m e n con m < n, dimostrare che se k è un numero reale tale che k>(m²+n²)/2 allora il polinomio p(x)=(x²+k)(x-m)(x-n)+1
<BR></B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>credo che l\'errore sia dovuto alla trasformazione automatica del testo in HTML<BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Vasya il 12-08-2004 17:26 ]
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karl
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Messaggio da karl »

Pareva anche a me che dovesse essere cosi\'.
<BR>Adesso ci si puo\' lavorare!
<BR>Grazie.
<BR>
Novecento
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Messaggio da Novecento »

Avete proprio ragione, sono io che mi scuso per l\'errore <IMG SRC="images/forum/icons/icon_cool.gif"> ...
<BR>
<BR>Grazie per la correzione...
<BR>
<BR>(Bella la soluzione dell\' 1!)
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karl
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Messaggio da karl »

Osserviamo che :
<BR>k>(m^2+n^2)/2>(3m^2+3n^2-2mn)/8 [ci servira\' in seguito].
<BR>Ora e\':
<BR>p\'(x)=4x^3-3(m+n)x^2+2(mn+k)x-k(m+n)
<BR>p\'\'(x)=12x^2-6(m+n)x+2(mn+k)
<BR>Poiche\' e\' p(m)=p(n)=1 esiste un x=c in (m,n)
<BR>tale che p\'(c)=0.Dimostriamo che tale zero di p\'(x) e\' unico.
<BR>Il discriminante D di p\'\'(x) e\':
<BR>D/4=9(m+n)^2-24(mn+k) ,ed e\' D<0 se k>(3m^2+3n^2-2mn)/8
<BR>che e\' vera per la premessa fatta.
<BR>Dunque e\' p\'\'(x)>0 in R e quindi p\'(x) e\' crescente in R e pertanto
<BR>puo\' annullarsi una sola volta per x=c.
<BR>Essendo: p\'\'(c)>0 ,p(-inf)=p(+inf)=+inf ,x=c e\' un punto di
<BR>minimo assoluto per p(x).
<BR>Poniamo ora n=2n\' e m=2m\' (n\'>m\');si ha:
<BR>p((m+n)/2)=p(m\'+n\')=1-[(n\'+m\')^2+k](n\'-m\')^2<0 e poiche\'
<BR>p(c) e\' il minimo assoluto ,deve essere p(c)<0
<BR>In conclusione risulta:
<BR>p(m)=1>0,p(c)<0,p(n)=1>0 e dunque p(x) si annulla per
<BR>due valori reali ,uno in (m,c) e l\'altro in (c,n).
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR><BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: karl il 12-08-2004 22:45 ]
Vasya
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Messaggio da Vasya »

La tua dimostrazione mi sembra giusta e ragionevole, volevo solo chiederti un chiarimento: Quando è che se un polinomio di grado n ha meno di n soluzioni reali si dice che altre sono immaginarie e quando sono reali coincidenti?( si dovrebbe guardare il delta se non sbaglio,ma si puo\' dedurlo dal grafico? )
<BR><BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Vasya il 12-08-2004 21:39 ]
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karl
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Messaggio da karl »

Dal punto di vista analitico il grafico non puo\' aiutarci molto
<BR>(o puo\' servirci solo come prima ,grossolana approssimazione)
<BR>dato che e\' troppo influenzato da fattori vari
<BR>come precisione dei dati e del disegno,scala usata e cosi\' via.
<BR>Per quanto riguarda il \"delta\" D,il suo calcolo per un\'equazione di 4°
<BR>grado (e\' il nostro caso) non e\' dei piu\' agevoli e comunque
<BR>non porta agli stessi risultati che conosciamo per un\'equazione
<BR>di 2° grado.
<BR>D e\' dato dalla formula:
<BR>D=(x1-x2)^2*(x1-x3)^2*(x1-x4)^2*(x2-x3)^2*(x2-x4)^2*(x3-x4)^2
<BR>( xi sono le radici)
<BR>che poi andrebbe espresso in funzione dei coefficienti (impresa non da poco).
<BR>Dalla formula ,tuttavia, si puo\' trarre qualche utile conseguenza:
<BR>per esempio,se le radici sono tutte reali e distinte oppure
<BR>tutte complesse coniugate ,risulta D>0 .
<BR>Ciao.
<BR>
<BR><BR><BR>[ Questo Messaggio è stato Modificato da: karl il 12-08-2004 22:47 ]
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Marco
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Messaggio da Marco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>On 2004-08-12 20:22, Novecento wrote:
<BR>[...]
<BR>(Bella la soluzione dell\' 1!)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>...grazie [grasso compiacimento malcelato...]
<BR>
<BR>Ciao.
<BR>
<BR>M.
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talpuz
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Messaggio da talpuz »

carina anche la soluzione del 2, però speravo di vederne una + semplice
<BR>
<BR>cmq si può risolvere anche per via grafica (anche se non è un granchè in quanto ad eleganza)
<BR>
<BR>p(x)=0 equivale a x<sup>2</sup>-(m+n)x+mn=(-1)/(x<sup>2</sup>+k)
<BR>
<BR>basta tracciare approssimativamente queste due curve per convincersi che non possono esserci + di 2 intersezioni
<BR>
<BR>per verificare che ce ne sono esattamente 2 basta verificare che l\'ordinata della curva al secondo membro nel punto (m+n)/2 sia > di quella del vertice della parabola, alchè è fatta
[img:18oeoalk]http://www.narutolegend.it/char_img/Sasuke.jpg[/img:18oeoalk]
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