Lo so Dante non c'entra niente ma lasciatemi ogni tanto
ingentilire l'oggetto del post.
[Col simbolo c(X) indico la generica circonferenza di centro X]
Le circonferenze c(O) e c(O') si tagliano nei punti M ed N
e una delle due tangenti comuni tocca c(O) in P e c(O') in Q.
Le rette PM e PN intersecano (ulteriormente) c(O') in R ed S
rispettivamente e la retta RS taglia c(O) in T e V.
Dimostrare che i punti V,T e Q appartengono a c(P).
Si tratta probabilmente di un facile esercizio ma la mia
risoluzione e' un po' inusuale nonche' ....rapidissima
Gia' era 'l sole a l'orizzonte giunto lo cui meridian...
molto molto bello...
lemma (come esercizio
): se la circonferenza $ \gamma $ è ortogonale alla circonferenza $ \eta $, invertendo $ \eta $ rispetto a $ \gamma $ (o viceversa) la figura è invariante per inversione: ovvero l'inversa $ \eta' $ di $ \eta $ è ancora $ \eta $ (damn, come facevo a spiegarmi rigorosamente e più semplicemente??).
proof. ora, invertiamo la nostra figura, con tutte quelle simpatiche rette e circonferenze, rispetto alla circonferenza $ \gamma $, scelta tra le $ c(P) $ di raggio PQ.
PQ è tangente comune, quindi $ \gamma $ è ortogonale a $ c(O') $. tutte le altre rette eccetto $ RS $ passano per il centro, quindi la figura è "auto-duale per inversione", eccetto $ c(O) $ e $ RS $.
però noi siamo furbi, ed osserviamo una cosa simpatica: rispetto all'inversione, $ N $ va in $ S $ e $ M $ va in $ R $. quindi $ RS $ va in $ c(O) $ e viceversa...
ora, segue la tesi: le loro intersezioni sono punti fissi rispetto all'inversione, quindi stanno sulla circonferenza invertente...
molto, molto bello, karl..
l'avevi fatto così?
lemma (come esercizio

proof. ora, invertiamo la nostra figura, con tutte quelle simpatiche rette e circonferenze, rispetto alla circonferenza $ \gamma $, scelta tra le $ c(P) $ di raggio PQ.
PQ è tangente comune, quindi $ \gamma $ è ortogonale a $ c(O') $. tutte le altre rette eccetto $ RS $ passano per il centro, quindi la figura è "auto-duale per inversione", eccetto $ c(O) $ e $ RS $.
però noi siamo furbi, ed osserviamo una cosa simpatica: rispetto all'inversione, $ N $ va in $ S $ e $ M $ va in $ R $. quindi $ RS $ va in $ c(O) $ e viceversa...
ora, segue la tesi: le loro intersezioni sono punti fissi rispetto all'inversione, quindi stanno sulla circonferenza invertente...
molto, molto bello, karl..
l'avevi fatto così?

Si ma_go,e' cosi' anche la mia soluzione con qualche inevitabile
differenza formale.E grazie per l'apprezzamento.
Ho ragionato nel seguente modo.
Consideriamo l'inversione circolare di centro P e potenza p=PM*PR.
Poiche' e' pure PQ^2=PM*PR=PN*PS, ne segue che le coppie
(Q,Q), (M,R) , (N,S) sono coppie di punti coniugati nell'inversione
(con Q autoconiugato).
D'altra parte c(O) passa per M ed N e dunque essa circonferenza
si trasforma nella retta RS.Le intersezioni V e T di c(O) con RS
sono quindi punti autoconiugati, appartengono cioe' al circolo
d'inversione che e' quello di centro P e raggio PQ e cio' prova la tesi.
Esiste anche una dimostrazione ,sempre di carattere sintetico,che pero'
non fa uso dell'inversione.Ndemo!
Saluti.