Bowling
Bowling
Il più noto, il più amato: secondo me, visto nelle sue varie sfumature, il problema fondamentale della meccanica rotazionale olimpica.
Un gruppo di fisici va a giocare al bowling. E dato che, ben lo si sa, la fisica è ovunque, analizzano la realtà che hanno intorno.
Uno di loro lancia la palla orizzontalmente, radente al suolo, con una velocità di traslazione $ v $ e un effetto "all'indietro" dato da una velocità di rotazione $ \omega=-\frac{5v}{9R} $.
Sulla pista, che è assai rovinata, il coefficiente d'attrito radente varia fortunatamente in modo molto regolare: $ \mu (x) = \frac{2}{5} | cos (x\sqrt{2}) | $ (dove $ x $ è la distanza, in metri, dal punto di lancio).
I birilli sono molto molto lontani; stimando a occhio la loro massa, i fisici prevedono di poterli abbattere solo se la palla li impatterà con velocità maggiore di $ 0,25 m/s $.
Si chiede: qual è la $ v $ iniziale minima da impartire alla palla affinchè possa abbattere i birilli?
Un gruppo di fisici va a giocare al bowling. E dato che, ben lo si sa, la fisica è ovunque, analizzano la realtà che hanno intorno.
Uno di loro lancia la palla orizzontalmente, radente al suolo, con una velocità di traslazione $ v $ e un effetto "all'indietro" dato da una velocità di rotazione $ \omega=-\frac{5v}{9R} $.
Sulla pista, che è assai rovinata, il coefficiente d'attrito radente varia fortunatamente in modo molto regolare: $ \mu (x) = \frac{2}{5} | cos (x\sqrt{2}) | $ (dove $ x $ è la distanza, in metri, dal punto di lancio).
I birilli sono molto molto lontani; stimando a occhio la loro massa, i fisici prevedono di poterli abbattere solo se la palla li impatterà con velocità maggiore di $ 0,25 m/s $.
Si chiede: qual è la $ v $ iniziale minima da impartire alla palla affinchè possa abbattere i birilli?
Ultima modifica di Bacco il 12 feb 2007, 17:16, modificato 1 volta in totale.
All of physics is either impossible or trivial.
It is impossible until you understand it, and then it becomes trivial.
Live as if you were to die tomorrow.
Learn as if you were to live forever.
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Ho interpretato 'all'indietro' nel senso che il moto rotatorio impresso al lancio sia tale da aumentare la velocità di strisciamento iniziale (rispetto alla pura traslazione). Non so se è corretto, non sono un praticante del bowling.
In questo caso mi torna: 0.45 m/s.
ciao
PS mi sembra che per rendere l'esercizio più simpatico conveniva ridurre il coeff. di attrito
In questo caso mi torna: 0.45 m/s.
ciao
PS mi sembra che per rendere l'esercizio più simpatico conveniva ridurre il coeff. di attrito
BMcKMas
"Ci sono almeno tre modi per ingannare: la falsità, l'omissione e la statistica" Anonimo saggio
"Ci sono almeno tre modi per ingannare: la falsità, l'omissione e la statistica" Anonimo saggio
Il risultato che secondo me è corretto è 0,45 m/s, senza approssimazioni.
Per favore postate i procedimenti.
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Ok ok, ma non buttiamoci sulla Filosofia eh...
Credo che sia facile capire cosa vuol dire risolvere un problema senza approssimazioni, no?
Ciao
Credo che sia facile capire cosa vuol dire risolvere un problema senza approssimazioni, no?

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- Iscritto il: 28 nov 2005, 17:17
Allora, ho provato a fare il caso in cui l'attrito è costante e mi viene che la velocità iniziale non dipende dal coefficente di attrito, e facendo i calcoli mi viene (magari per puro caso) 0,45m/s.
Ora: visto che io comunque posso vedere il terreno come una successione di terreni infinitamente piccoli con coefficente di attrito costante, forse che non bisogna tenere conto di quell'attrito strampalato?
Mattia
Ora: visto che io comunque posso vedere il terreno come una successione di terreni infinitamente piccoli con coefficente di attrito costante, forse che non bisogna tenere conto di quell'attrito strampalato?
Mattia
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@ memedesimo:
E' vero che, nell'ipotesi molto più generale in cui l'attrito non si annulla definitivamente né tende a 0, la velocità finale non dipende dalla distribuzione dell'attrito, e risulta il valore da te calcolato.
La questione dell'energia che hai espresso nel secondo post è anch'essa vera, com'era anche già stato discusso in un topic non troppo recente. Infatti il lavoro dell'attrito dipende dallo strusciamento relativo tra sfera e pavimento, e calcolarlo richiederebbe una conoscenza completa della velocità angolare in funzione del tempo, il che non è certo facile con un coefficiente d'attrito del genere.
Riguardo alla questione dei tratti successivi a coefficiente d'attrito costante, credo che dovresti giustificare un po' meglio quel passaggio al limite. Infatti è vero che con qualunque attrito costante risulta quella velocità finale, ma se consideri i tratti successivi devi anche considerare che la sfera ci arriva sopra con velocità diverse, il che non implica automaticamente che l'evoluzione del sistema sia la stessa.
Comunque ci sono almeno due modi più diretti per arrivare alla soluzione
Ciao
E' vero che, nell'ipotesi molto più generale in cui l'attrito non si annulla definitivamente né tende a 0, la velocità finale non dipende dalla distribuzione dell'attrito, e risulta il valore da te calcolato.
La questione dell'energia che hai espresso nel secondo post è anch'essa vera, com'era anche già stato discusso in un topic non troppo recente. Infatti il lavoro dell'attrito dipende dallo strusciamento relativo tra sfera e pavimento, e calcolarlo richiederebbe una conoscenza completa della velocità angolare in funzione del tempo, il che non è certo facile con un coefficiente d'attrito del genere.
Riguardo alla questione dei tratti successivi a coefficiente d'attrito costante, credo che dovresti giustificare un po' meglio quel passaggio al limite. Infatti è vero che con qualunque attrito costante risulta quella velocità finale, ma se consideri i tratti successivi devi anche considerare che la sfera ci arriva sopra con velocità diverse, il che non implica automaticamente che l'evoluzione del sistema sia la stessa.
Comunque ci sono almeno due modi più diretti per arrivare alla soluzione

Ciao
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It is impossible until you understand it, and then it becomes trivial.
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dunque vediamo se questa soluzione va bene:
la variazione della quantità di moto del cdm deve essere m(Vi-Vf)=Fmedia*deltaT
la variazione del momento angolare deve essere I*(Wi+Wf)=Momentomedio*deltaT
adesso Momentomedio*deltaT deve essere Fmedia*R poichè il braccio della forza è costante, e la Fmedia nuova deve coincidere con quella precedente.
da queste due equazioni si ricava che Vi=9/5Vf
spero si capisca!
la variazione della quantità di moto del cdm deve essere m(Vi-Vf)=Fmedia*deltaT
la variazione del momento angolare deve essere I*(Wi+Wf)=Momentomedio*deltaT
adesso Momentomedio*deltaT deve essere Fmedia*R poichè il braccio della forza è costante, e la Fmedia nuova deve coincidere con quella precedente.
da queste due equazioni si ricava che Vi=9/5Vf
spero si capisca!