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con quello che abbiamo fatto a scuola non siamo andata così a fondo...
sicuramente sei stata chiara ma per capire per bene certe cose c'è bisogno di seguire un percorso...è sconvolgente perché la realtà che noi vediamo fa parte di una visione davvero "miopa" di quello che veramente c'è...adesso provo a farmi i calcoli...grazie
sicuramente sei stata chiara ma per capire per bene certe cose c'è bisogno di seguire un percorso...è sconvolgente perché la realtà che noi vediamo fa parte di una visione davvero "miopa" di quello che veramente c'è...adesso provo a farmi i calcoli...grazie

membro Club Nostalgici
Avevo scritto un post meraviglioso (ok... decente) sull'argomento, ma ovviamente è andato tutto a p.... prima che potessi postarlo! per fortuna 3C273 ha scritto quasi le stesse cose (in realtà molto di più
)
In ogni caso, per capire il tutto ti possono bastare le formule che credo si trovino anche sui testi del liceo per la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze.
Con quelle dovresti riuscire (anzi riesci) a tirare fuori la non contemporaneità degli eventi, magari in maniera esteticamente non bellissima ma almeno hai una conferma quantitativa del discorso.
Se poi vuoi andare poco più avanti (diciamo $ ~\varepsilon $) potresti studiare cos'è uno spazio vettoriale, un prodotto scalare e una norma indotta da un prodotto scalare (che altro non è che il prodotto scalare di un vettore con se stesso, a meno di una radice). A questo punto prendi per buono che il tuo spazio dove "vivono" gli eventi è modellato con 4 dimensioni (x,y,z,ct) (i fisici non sommano pere e carote, le grandezze dello spazio sono omogenee!
) e in questo spazio che non puoi disegnare la norma di un vettore (che i fisici chiamano quadrivettore, perchè sono fisici!) è data da $ ~x^2+y^2+z^2-(ct)^2 $... Giocando con la norma di questo vettore (ok, non sono un fisico!
) scoprirai tante cose che già sapevi...
Bye!

In ogni caso, per capire il tutto ti possono bastare le formule che credo si trovino anche sui testi del liceo per la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze.
Con quelle dovresti riuscire (anzi riesci) a tirare fuori la non contemporaneità degli eventi, magari in maniera esteticamente non bellissima ma almeno hai una conferma quantitativa del discorso.
Se poi vuoi andare poco più avanti (diciamo $ ~\varepsilon $) potresti studiare cos'è uno spazio vettoriale, un prodotto scalare e una norma indotta da un prodotto scalare (che altro non è che il prodotto scalare di un vettore con se stesso, a meno di una radice). A questo punto prendi per buono che il tuo spazio dove "vivono" gli eventi è modellato con 4 dimensioni (x,y,z,ct) (i fisici non sommano pere e carote, le grandezze dello spazio sono omogenee!


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Membro: Club Nostalgici
Sono troppo scarso in italiano per usare parole con la c o la q...
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Re: Paradosso dello sciatore
Se lo sciatore si chiama Willy il coyote cade appena si accorge di essere sul precipizio.HarryPotter ha scritto: pardon, la domanda è: Ma lo sciatore casca o non casca?
