Va anche precisato che A non è vuoto
Se A è finito ciò è ovvio: se |A|=n, esistono n sottoinsiemi di A (elementi quindi di $ \mathcal{P}({A}) $) formati ciascuno da uno solo elemento di A (quindi $ |\mathcal{P}({A})| $ è almeno pari a n) più il sottoinsieme vuoto (e con questo abbiamo la disuguaglianza in senso stretto).
E con gli insiemi infiniti, notoriamente più "giocherelloni"?
Si può fare: supponiamo infatti che A e $ \mathcal{P}({A}) $ siano equipotenti per qualche A avente infiniti elementi. Ciò comporta che esiste una funzione biiettiva da A a $ \mathcal{P}({A}) $, cioè una funzione che associa a ogni sottoinsieme $ S_i $ di A uno e un solo elemento $ a_i $ di A. Alcuni $ S_i $ (che chiameremo di qui in poi, con ardita innovazione lessicale, autocontenuti) conterranno l'elemento a loro associato $ a_i $ e altri no. Chiamiamo S' il sottoinsieme formato da tutti gli $ a_i $ tali che il sottoinsieme a loro associato non è autocontenuto. Qual'è l'elemento associato a S'? Di sicuro tale elemento non fa parte di S': se così fosse, S' sarebbe autocontenuto e conterrebbe quindi l'elemento associato a un sottoinsieme autocontenuto, in contrasto con definizione di S' data. Ma nemmeno può essere esterno ad S': in tal caso S' sarebbe non-autocontenuto e l'elemento ad esso associato dovrebbe far parte di S', in contrasto con quanto appena detto. Ne consegue che è impossibile associare a S' un elemento di A e quindi $ \mathcal{P}({A}) $ ha cardinalità superiore a n=|A|.
Lo so, non sono stato molto chiaro ma abbiate pazienza...
Salut
Ob
Why are numbers beautiful? It’s like asking why is Beethoven’s Ninth Symphony beautiful. If you don’t see why, someone can’t tell you. I know numbers are beautiful. If they aren’t beautiful, nothing is. - P. Erdös