innanzitutto definiamo un altro polinomio q(x), tale che q(y)=2^y per ogni y reale. Noto che ogni n è anche un y e che quindi i due polinomi assumono lo stesso valore per infiniti y distinti(cioè questi y sono sempre in numero superiore al grado di p(x) ); per il principio di identità dei polinomi p(x)=q(x). Ora mi accorgo che q(x), per come l'ho definito, non ha radici complesse(vedasi funzione esponenziale), il che contraddice il teorema fondamentale dell'algebra; ossia, q(x) non è un polinomio come non lo è p(x). Vi sfido a trovare l'errore\i presente\i nella dimostrazione(perché credo ce ne siano parecchi).
