Sia Tiberio Gracco uno studente che abbia fatto tutti e cinque gli anni alla SNS in matematica e che abbia voglia di passare il suo futuro lavorativo all'estero per motivi personali (però se lo trovasse in italia non ci sputerebbe sopra XD ). La domanda è: che lavoro può ottenere guadagnando abbastanza bene? e gli conviene ottenere un dottorato? e la carriera accademica con una laurea in matematica in Italia la si può intraprendere anche all'estero?
La mia domanda è posta per chiedere se una laurea in matematica consenta di lavorare senza dover obbligatoriamente fare matematica finanziaria...
Penso che la risposta dipenda molto da quanti soldi vuoi farci. La cosa che ho notato in questi pochi mesi è che comunque l'ambiente esterno vede i normalisti come gente abbastanza di pregio matematicamente, quindi penso non faresti fatica a trovare un posto in una qualche azienda anche in un ruolo importante (chiaramente di ricerca e dovresti applicarti, però davvero tantissime aziende grosse cercano matematici puri anche per fare cose abbastanza legate a matematica pura - risolvere equazioni differenziali, studiare certi gruppi (in senso di gruppi algebrici), ecc... e sono anche cose che si possono trovare divertenti).
Quindi ti direi che puoi guadagnare anche senza fare matematica finanziaria ma applicandoti. Invece, se vuoi stare sulla ricerca o sull'insegnamento in Italia il cursus honorum dovrebbe essere abbastanza lungo (anche se tua madre è famosa e ti hanno seccato fuori il fratello, si intende), però da quanto ho capito *non mi sembra* che si faccia una vita sul lastrico, anche se sicuramente non da ricchi. Dipende un po' davvero quanto conta avere i soldi e quanto presto.
Poi plausibilmente se sei bravino magari a 40 anni ti becchi un posto fisso ottimamente retribuito, tra l'altro.
Gli sbocchi professionali del Tiberio Gracco normalista matematico sono tipicamente:
1. Lavoro in aziende con mansioni di tipo analista-programmatore: il contenuto matematico spesso non è moltissimo (dubito che servano gruppi algebrici, per esempio, ma potrebbe servire un po' di geometria sferica e proiettiva per la grafica, per esempio, o modellazione), lo stipendio è buono, anche ottimo se uno entra nel giro giusto (Google, Facebook... -- che spesso implica andare all'estero). Le condizioni di lavoro in media sono buone (o anche ottime -- molte grosse aziende stanno imparando a tenersi stretti i programmatori validi e fornirgli l'ambiente migliore intorno).
2. Lavoro in aziende e banche con mansioni di tipo finanziario (dal quant al risk assessment per banche e assicurazioni, alle società di consulenza finanziaria stile McKinsey): contenuto matematico medio (qui tutta la probabilità che si studia serve davvero), stipendio buono-ottimo, però tende ad essere abbastanza stressante e a divorare tempo.
3. Carriera accademica: dottorato, ricercatore, professore universitario: il contenuto matematico è (ovviamente) alto; lo stipendio non è altissimo, specialmente a inizio carriera, ed è necessario farsi un po' di anni precariato, spesso all'estero. Cosa che può piacere o no; io ho apprezzato molto vivere fuori dall'Italia. Ma va anche detto se durante questo precariato uno finisce in Austria e la sua ragazza in Australia non è per nulla divertente. Di buono però c'è che è un lavoro che ti permette di fare nella vita quello che probabilmente ti piace di più e ti permette di sceglierti i tempi di lavoro: se decido che voglio lavorare dalle 16 alle 24 tutti i giorni, è più o meno possibile. (Badate bene, però questo non vuol dire che si lavori poco, a conti fatti.) Un'altra cosa che apprezzo è che si viaggia molto: conferenze, visite, eccetera. Se a uno piace fare matematica e ricerca è un ottimo lavoro (praticamente ti pagano per fare il tuo hobby), ma se pensi che i soldi siano tutto nella vita sicuramente non scegli questa carriera.
4. Insegnamento scolastico: per matematica non c'è la quantità assurda di persone che c'è per esempio per lettere, e qualcosa si trova ancora; però anche qui c'è tanto precariato e poco stipendio, specialmente all'inizio. L'incertezza di concorsi, procedure e abilitazioni è stressante per molti. Molti arrotondano facendo ripetizioni --- grazie al cielo la gente che non sa la matematica non manca mai. Anche qui i tempi di lavoro sono abbastanza rilassati: la quantità di vacanze che c'è nella scuola, per esempio, ve la scordate in qualunque altro lavoro. E poi se a uno insegnare piace è un lavoro che dà soddisfazioni.
Io ho scelto la carriera 3, quindi le mie percezioni delle altre potrebbero essere errate e piene di pregiudizi.
Poi ci sono anche esempi di persone che hanno trovato altri lavori, dal gelataio alla pornostar, ma queste sono le carriere prevalenti. Come frequenza, a occhio direi che sul campione dei normalisti che ho conosciuto 3 > 2 > 1 > 4, ma potrebbe essere una stima sbagliata.
1, 2, 3 si possono fare anche all'estero, anzi, se uno non ha troppi vincoli sulla nazione sicuramente trova opportunità migliori. Un dottorato è necessario per 3, utile per 2, vagamente utile per 4, poco utile per 1.
--federico
[tex]\frac1{\sqrt2}\bigl(\left|\text{loves me}\right\rangle+\left|\text{loves me not}\right\rangle\bigr)[/tex]