Eccomi qua
Eccomi qua
Scusate il titolo del topic un po' banale, ma questa è la sezione delle presentazioni e così eccomi qua.
Sono un Matematico, prima ancora che un laureato in Matematica (sono un po' presuntuoso) ultimamente impegnato nel settore industriale (unico ricercatore su 450 dipendenti).
Sono sempre stato convinto che ogni azienda ha bisogno di matematici (uno o più) ed ora sto sperimentando sulla mia pelle quanto fosse fondata questa mia idea.
Ma la matematica, più che un lavoro, per me è una questione di vita. Ormai sto imparando a vederla ovunque.
Sono un Matematico, prima ancora che un laureato in Matematica (sono un po' presuntuoso) ultimamente impegnato nel settore industriale (unico ricercatore su 450 dipendenti).
Sono sempre stato convinto che ogni azienda ha bisogno di matematici (uno o più) ed ora sto sperimentando sulla mia pelle quanto fosse fondata questa mia idea.
Ma la matematica, più che un lavoro, per me è una questione di vita. Ormai sto imparando a vederla ovunque.
Dunque, diciamo che non sto proprio lavorando. Ho seguito il Master in Applicazioni della Matematica all'Industria presso la Bicocca di Milano e dora sto facendo lo stage di fine master, iniziato il 1° settembre e finirò il 7 dicembre.fph ha scritto:Interessante... Dove lavori? Che cosa ti fanno fare? Racconta, racconta, sono (e /siamo/, credo) curioso (/i).
Preferirei nn scendere troppo in dettagli, perché non sono ancora pratico abbastanza col lovello di discrezione che richiede il mio incarico.
Posso però dire che faccio (beh, diciamo che ci provo) proprio un lavoro da matematico. Il mio tutor è convinto che la vera innovazione tecnologica parta dall'innovare nella matematica; lui ha una certa ideuzza di appliccare un metodo ultimamente studiatissimo nelle università che però non è mai stato usato nel nostro campo. Quindi il mio lavoro consiste nello studiarmi tutto quanto lui mi da, alla ricerca di quello che fa al caso nostro.
È un progetto molto a lungo termine, ben al di là dei miei tre mesi di stage ed il mio tutor ha già chiesto all'azienda se posso fermarmi, non so bene in che forma.
Paradossalmente non gli serve neanche un matematico applicativo, preferisce un puro perché per le applicazioni ci sono già tutti (ingegneri di tutti i tipi, informatici, programmatori, periti meccanici etc.).
il problema sono io, nel senso di capire se sono in grado perché il tema è molto ambizioso, ai confini della ricerca accademica e fino ad agosto non ne sapevo nulla. Io ho fatto matematica indirizzo didattico uscendo con 88 dopo 7 anni: non sono propriamente lo studente modello.
Arieccomi qua
non so bene cosa sia successo, anche se un'idea ce l'ho, fatto sta che mi sono ritrovato non più registrato e quindi ho rifatto la procedura di registrazione con lo stesso nome utente, ma i miei precedenti messaggi ora risultano di un anonimo ospite, ma sono sempre io.
"Caso è lo pseudonimo usato da Dio quando non vuole firmare col proprio nome"
Sì.quismulta ha scritto:Il minimo è 66?uscendo con 88 dopo 7 anni
Diciamo che di norma il minimo (per la promozione) è il 60% del massimo, a scuola 6 su 10, alla maturità vecchio tipo 36 su 60, alla maturità nuovo tipo 60 su 100, all'università 18 su 30, alla laurea 66 su 110. Ma esistono anche università (ho in mente il Politecnico di Milano) che hanno come massimo 100 e quindi la sufficienza è 60.
"Caso è lo pseudonimo usato da Dio quando non vuole firmare col proprio nome"
...dirigente d'azienda, scrittore, consulente, professionista...
I matematici canonici di solito fanno altre cose, ma ce ne sono anche che fanno lavori diversi e magari per te più interessanti (ne conosco qualcuno).
Mi dirai che sono una minoranza, ma è un fatto che chi si iscrive a matematica raramente ha chiara in testa l'idea di fare il professionista e quindi poi alla fine i professionisti matematici sono (troppo) pochi.
Però la laurea in matematica non impedisce praticamente nessuna strada, anzi fornisce strumenti che si possono rendere utili un po' in tutti i campi. (Onde evitare facili contestazioni, mi riferisco all'impostazione mentale e alla capacità di matemattizzare i problemi, non - che so - alla geometria superiore.)
I matematici canonici di solito fanno altre cose, ma ce ne sono anche che fanno lavori diversi e magari per te più interessanti (ne conosco qualcuno).
Mi dirai che sono una minoranza, ma è un fatto che chi si iscrive a matematica raramente ha chiara in testa l'idea di fare il professionista e quindi poi alla fine i professionisti matematici sono (troppo) pochi.
Però la laurea in matematica non impedisce praticamente nessuna strada, anzi fornisce strumenti che si possono rendere utili un po' in tutti i campi. (Onde evitare facili contestazioni, mi riferisco all'impostazione mentale e alla capacità di matemattizzare i problemi, non - che so - alla geometria superiore.)
nella pratica non serve matematizzare un bel niente. ci vuole solo una grande elasticità e lo spirito ingegnoso. se cominci a matematizzare t'incarti e non risolvi nulla.
dirigente d'azienda?? ma scusa il dirigente d'azienda lo fa mio zio con la 3 media: dirige una fabbrica di pomodori pelati. Per questi lavori non serve aver studiato matematica e non ser4ve matematizzare... servono capacità organizzative e sapersi inserire nel mercato. nel mercato poi non serve risolvere equazioni impossibili o problemi probabilistici stile IMO ma serve grande esperienza e furbizia..nonchè grande fortuna e sapersi fare gli amici (fornitori,acquirenti) giusti.
Ah, cari ragazzi, continuate a sognare dicendo che chi si laurea in mate può far tutto, chi in ingegneria meccanica può andare alla ferrari. Ma alla ferrari ci va se è nato ingegnere, se è davvero ingegnoso...così come non escludo che il laureato in matematica possa fare il dirigente d'azienda.. ma questo non per la formazione matematica ma..se è capace di farlo e queste capacità non le da lo studio, così come ho pensato per vari anni per poi rendermi conto che è assolutamente falso questo migliorare con lo studio.falsissimo,a meno di non essere fantasiosi e davvero bravi in quella materia.
dirigente d'azienda?? ma scusa il dirigente d'azienda lo fa mio zio con la 3 media: dirige una fabbrica di pomodori pelati. Per questi lavori non serve aver studiato matematica e non ser4ve matematizzare... servono capacità organizzative e sapersi inserire nel mercato. nel mercato poi non serve risolvere equazioni impossibili o problemi probabilistici stile IMO ma serve grande esperienza e furbizia..nonchè grande fortuna e sapersi fare gli amici (fornitori,acquirenti) giusti.
Ah, cari ragazzi, continuate a sognare dicendo che chi si laurea in mate può far tutto, chi in ingegneria meccanica può andare alla ferrari. Ma alla ferrari ci va se è nato ingegnere, se è davvero ingegnoso...così come non escludo che il laureato in matematica possa fare il dirigente d'azienda.. ma questo non per la formazione matematica ma..se è capace di farlo e queste capacità non le da lo studio, così come ho pensato per vari anni per poi rendermi conto che è assolutamente falso questo migliorare con lo studio.falsissimo,a meno di non essere fantasiosi e davvero bravi in quella materia.

Eccomi :)
Vi ringrazio della vostra attenzione!
In effetti io devo frequentare l'ultimo anno di liceo scientifico e mi sto ponendo il problema di quale facoltà scegliere per l'anno venturo...
Mio padre mi ha sempre istigato "matematica" ma il mio terrore é di finire nelle scuole...
A me piace la Matematica! Beh, quest'anno ho partecipato alle Olimpiadi di Matematica e mi sono classificata 14^ nella prov di Napoli...
Ho sempre glorificato la matematica come fonte più certa di verità!
Condivido anche un'espressione felice del matematico tedesco Weierstrass Karl:
"un matematico, che non sia anche un pò poeta, non sarà mai un matematico completo"
Penso che la poesia e la matematica abbiano molto in comune.
Parole e numeri hanno la stessa potenzialità cioè di spiegare la natura solo che le prime colpiscono il cuore i secondi la mente ma lo spirito é lo stesso.
Se un giorno dovessi diventare un matematico mi immagino così, anche un pò poeta, come già spesso mi capita, in fondo siamo tutti poeti e l'arte di estrapolare le cose é propria della Matematica!
Saluti e baci a tutti Mariassunta
In effetti io devo frequentare l'ultimo anno di liceo scientifico e mi sto ponendo il problema di quale facoltà scegliere per l'anno venturo...
Mio padre mi ha sempre istigato "matematica" ma il mio terrore é di finire nelle scuole...
A me piace la Matematica! Beh, quest'anno ho partecipato alle Olimpiadi di Matematica e mi sono classificata 14^ nella prov di Napoli...
Ho sempre glorificato la matematica come fonte più certa di verità!
Condivido anche un'espressione felice del matematico tedesco Weierstrass Karl:
"un matematico, che non sia anche un pò poeta, non sarà mai un matematico completo"
Penso che la poesia e la matematica abbiano molto in comune.
Parole e numeri hanno la stessa potenzialità cioè di spiegare la natura solo che le prime colpiscono il cuore i secondi la mente ma lo spirito é lo stesso.
Se un giorno dovessi diventare un matematico mi immagino così, anche un pò poeta, come già spesso mi capita, in fondo siamo tutti poeti e l'arte di estrapolare le cose é propria della Matematica!
Saluti e baci a tutti Mariassunta