Il signor C.
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Il signor C. ha un amico, il signor F.
![Shocked :shock:](./images/smilies/icon_eek.gif)
Il signor C. viene istruito affinché con la sua bicicletta parta da fermo e pedali fino a raggiungere la velocità di 10 m/s, velocità alla quale deve smettere di pedalare proseguendo così da quel punto in poi secondo un moto rettilineo uniforme. Il signor F. calcola che in tal modo il signor C., quando smette di pedalare, ha accumulato un’energia cinetica W=4.000 Joule. Egli è anche convinto che questa energia provenga da trasformazioni biochimiche avvenute nei muscoli delle gambe del signor C., fenomeno che quest’ultimo si ostina però a semplificare chiamandolo banalmente “fatica”.
Eseguita questa prima parte di esperimento, il signor F. costringe il signor C. a salire su un treno costituito da un unico lunghissimo vagone completamente vuoto, e istruisce il macchinista affinché parta e raggiunga la velocità di 50 m/s mantenendola poi costante. A questo punto il signor C dovrà effettuare una pedalata identica a quella eseguita a terra nella prima parte dell’esperimento, muovendosi nello stesso senso di marcia del treno (in questo caso, naturalmente, i 10 m/s finali si devono intendere relativi al sistema in movimento uniforme nel quale egli si trova, cioè il vagone entro il quale egli pedala). Alla fine di questo esperimento il signor F., che è rimasto a terra per effettuare le sue misurazioni, chiede al signor C. se abbia fatto la stessa “fatica” di prima, e ricevuta una risposta affermativa rimane alquanto perplesso.
Secondo il signor F. infatti (che però è un fisico solo dilettante, ricordiamolo), il signor C. prima di cominciare a pedalare viaggiava trasportato dal treno a 50 m/s, per cui possedeva una energia cinetica iniziale W1= 100.000 Joule, mentre alla fine della pedalata viaggiava a 60 m/s, per cui aveva raggiunto una energia cinetica finale W2= 144.000 Joule, con un incremento di ben 44.000 Joule di energia.
A questo punto perciò il signor F. si domanda: “Se C. afferma di aver fatto la stessa fatica di prima, vuol dire che ha consumato i soliti 4.000 Joule di energia biochimica, mentre invece i miei calcoli dicono che pedalando ne ha acquistati ben 44.000 di enrgia cinetica! Da dove vengono dunque questi 40.000 Joule in più?”.
Mi piacerebbe conoscere quali argomentazioni sareste in grado di escogitare per rispondere alla domanda finale della storiella, ma dovrebbero essere argomenti abbastanza semplici, tali cioè da convincere anche uno come il signor F. che non è certo un genio (ma non diteglielo, per carità…
![Evil or Very Mad :evil:](./images/smilies/icon_evil.gif)
Un cordiale saluto.