l'intelligenza rappresenta la potenzialità che l'essere umano ha di apprendere nei vari campi del sapere –ritengo sia una potenzialità quantizzabile, anche se non credo nei metodi attuali di misurazione–, che sia esso un sapere di tipo pratico (in fondo il bambino "impara" a vivere attraverso l'imitazione di un modello) o di tipo astratto (più concettuale o nozionistico) non influisce in modo particolare, ciò che è più importante infatti per la potenzialità che viene effettivamente sfruttata, e che quindi diviene manifesta a tutti, è soprattutto l'ambiente in cui si cresce, anche se sono presenti alcune tendenze innate che si sviluppano a prescindere dal come e il dove si viene educati –queste ultime io le identifico con il "talento naturale"–, la potenzialità che non viene sfruttata nei primi anni di vita poi io ritengo vada in larga parte sprecata ed è essenzialmente irrecuperabile in età adulta. La potenzialità, l'intelligenza effettivamente espressa dipende soprattutto dall'intelligenza di coloro che ci allevano e da quanto siamo talentuosi.
Può darsi che mi sbagli, può darsi che abbia almeno in parte ragione, ma mi piace pensare che le cose siano effettivamente così.
Buona notte e buona continuazione del dibattito
