situazione dal fronte lavorativo

Qui si parla del + e del -. Se per colpa della matematica ti hanno bandito dalla birreria, qui puoi sfogarti.
prontoadimparare
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Messaggio da prontoadimparare »

Se si ripete ad una persona che è un "coglione" (cito testualmente), magari poi questa persona comincia a crederci. Invece di essere così disfattisti, pensiamo a fare delle proposte per migliorare la situazione. Ricordiamo infine che le nostre conoscenze sul funzionamento del cervello sono assai limitate, non mi sentirei quindi di giudicare una persona "bravo" o "coglione" con tanta leggerezza. In base a quali dati poi? Ci sono delle evidenze misurabili? Non lo so, non credo.

Scusate se mi sono intromesso.

Pai :wink:
fur3770

Messaggio da fur3770 »

ragazzi provo a spiegarvi una cosa, che poi è l'impressione che ho avuto dai tremendi prof di ingegneria .
allora, per capire questa cosa che è facile, bisogna entrare un po nell'ottica della situazione . penso che voi tutti stando a contatto con i vostri colleghi (uyniversitari o scolastici) vi accorgete se il collega è bravo oppure è medio o ancora è uno scarsone che studia parecchio e rende poco .
Ad ingegneria i professori valutavano non tanto lo studio ma le capacità: per farvi capire meglio, molti ragazzi che lì dentro studiano, se fossero messi ad imparare un mestiere piu creativo, anche umile , sarebbero dei perfetti scarsi. QUESTO VALUTAVANO LI DENTRO..e direi che avevano pure ragione, valutavano la tua bravura. Un prof ci disse: per me potete anche non fare l'esame se vi vedo giusto 30 secondi, aprite bocca io già ho capito quanto valete, se valete. Capite un po l'ottica di merda che c'è li' dentro? altro che STUDIARE..questa parola STUDIARE, lo studio è considerato addirittura DELETERIO!!! SI, DELETERIO!!!.. ho avuto anche un professore che ripeteva che la sua materia NON si studiava!!! credi che stia dicendo cazzate?
Loro altro non sono che gente che ha studiato ed ora copre cattedre universitarie: ma ragazzi, credo che su questo non ci piove( :roll: ) cioè sul fatto che c'è un'immane differenza tra il ragazzo bravo e il ragazzo che deve studiare tutto, il ragazzo che capisce subito e svolge il compito con sicurezza e velocità rispetto a chi impiega molto tempo e magari ad un certo punto si blocca pure. Capito il modo di valutare che avevano ad ingegneria? :) secondo me facevano anche bene, perchè chi esce da lì dentro deve avere quelle capacità, che lo studio non da, purtroppo... le capacità devi averle tu,eh! supponiamo che tu sei un tipo senza capacità, che dimentica tutto... ecco, tu ti laurei e dopo la laurea che ti resta? niente, sei un coglione come un altro, solo con un pò di cultura in piu.. mentre il ragazzo bravo è bravo di suo, resta bravo, lo era prima di laurearsi e lo è anche dopo.. perciò, questa politica dello STUDIO (seguita da me e da tanti altri) è SBAGLIATA! Le cose devi capirle subito e farle tue, ricordarle, esser veloce, di tuo.
Loro attuavano questa politica per evitare che si laureasse gente che studia... anche se,volendo essere cattivi, io me ne accorgevo che loro altro non erano che mezzi scarsoni camuffati... ovvero, anche tra la classe docente universitaria non è che ci siano persone BRAVE nel senso che dicevo io ma c'è sempre gente che bene o male ha studiato.
Detto questo, prontoaimparare, io stesso sono stato sempre un tipo "ingenuo" , mai abituato a valutare così grossolanamente le capacità di una persone... e quel prof che disse che solo vedendoti già si accorge se sei valido o da buttare a me faceva e fa ancora SCHIFO. Uscito da quell'ambiente di merda, ora, ho anch'io preso questa "malattia" di valutare le persone in base alle loro capacità. Non c'è niente di piu' brutto e quest'eredità che mi ha lasciato ingegneria è la cosa piu brutta che ricordo da lì dentro... ecco perchè ti ripeto che è un ambiente di merda.
riguardo alle capacità poi, capirei se questi moniti venissero da gente BRAVA (nel senso spiegato prima) potrei anche starmi zitto e andare a pulire i giardini comunali... ma il fatto è che venivano da gente SACCENTE avente non dico le tue stesse capacità ma...insomma nulla di speciale! :)
In ogni caso riconfermo la logica piu o meno seguita:in genere i piu bravi capaci di imparare il mestiere (e chi impara il mestiere è a mio avviso un piccolo ingegnere) vanno a bottega, il piu lentino invece cerca di strafare volendo diventare grande ingegnere iscrivendosi ad ingegneria..ma spesso da li dentro escono dei mezzi zucconi.
cmq prontoaimparare ti assicuro che la cosa piu brutta che un'esperienza universitaria mi potesse lasciare,credimi, è questo quasi razzismo che si crea in questi ambienti, come se da li dentro dovesse uscire il gesu cristo che salverà la vita a tutti con le sue invenzioni: ovvero rispettare la gente che ha capacità e buttare merda in faccia a chi non le ha. e,ultimamente, la dentro ci arriva soprattutto gente che non le ha, perchè i piu bravini e furbetti vanno a lavoro subito :)
per rispondere alla tua domanda finale,prontoaimparare, rileggi il mio post :) questo professore (buffone e saccente) sosteneva che lui solo guardandoti per un minuto senza che parli sa di che pasta sei fatto, sa le tue capacità e tutto... figurati se poi ti sta a contatto nn dico un mese ma anche un'ora!
mamma mia sapevo di essere uno scarsone del caZZO, ma questo razzismo di ingegneria mi ha sotterrato..vado a scavarmi la fossa :)

ma che andassero a fan*ulo!!ecco perchè primasche mi iscrivevo qualcuno mi faceva notare che è un ambiente di cacca.

giudicare le persone e rispettarle o meno in base alle loro capacità per me è razzismo bello e buono.ha un fine positivo perchè magari si eviterà qualche sciagura (se fossi diventato ingegnere avrei potuto causare seri danni :) ) ma ha un fine negativo nel senso che personalmente sono rimasto turbato da quest'esperienza in un ambiente così ostico.
prontoadimparare
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Messaggio da prontoadimparare »

Gentile fur3770, leggendo tutti i precedenti messaggi credo d'essermi fatto un'idea a riguardo. Quel che noto è un grande rancore nei confronti di un'istituzione, l'università, che ti ha deluso e ferito e ti ha portato ad odiare l'ambiente, gli atteggiamenti, la categoria. Sono sinceramente dispiaciuto per la tua brutta esperienza, deve essere stata davvero brutta! E mi dispiace anche che questo episodio ti abbia spinto a cambiare mentalità, cosa che tu stesso ammetti.

Dici infatti:
Detto questo, prontoaimparare, io stesso sono stato sempre un tipo "ingenuo" , mai abituato a valutare così grossolanamente le capacità di una persone... ora, ho anch'io preso questa "malattia" di valutare le persone in base alle loro capacità. Non c'è niente di piu' brutto e quest'eredità che mi ha lasciato ingegneria è la cosa piu brutta che ricordo da lì dentro... ecco perchè ti ripeto che è un ambiente di merda.

Sono sicuro che molte delle tua affermazioni scaturiscono da questo astio. Mi chiedo però se pensi devvero ci sia
un'immane differenza tra il ragazzo bravo e il ragazzo che deve studiare tutto, il ragazzo che capisce subito e svolge il compito con sicurezza e velocità rispetto a chi impiega molto tempo e magari ad un certo punto si blocca pure.

Credi veramente che
le capacità devi averle tu,eh! supponiamo che tu sei un tipo senza capacità, che dimentica tutto... ecco, tu ti laurei e dopo la laurea che ti resta? niente, sei un coglione come un altro, solo con un pò di cultura in piu.. mentre il ragazzo bravo è bravo di suo, resta bravo, lo era prima di laurearsi e lo è anche dopo.. perciò, questa politica dello STUDIO (seguita da me e da tanti altri) è SBAGLIATA! Le cose devi capirle subito e farle tue, ricordarle, esser veloce, di tuo.
?


Sei convinto che:
in genere i piu bravi capaci di imparare il mestiere (e chi impara il mestiere è a mio avviso un piccolo ingegnere) vanno a bottega, il piu lentino invece cerca di strafare volendo diventare grande ingegnere iscrivendosi ad ingegneria..ma spesso da li dentro escono dei mezzi zucconi.
?


Io non ci credo, non voglio crederci. E' l'ammissione di un fallimento, quello di educatori/insegnanti/maestri/professori/docenti. E' la negazione di ogni ideale, di ogni obiettivo. La "missione" di ogni insegnante è tirar fuori da ciascuno studente le sue potenzialità, ciascuno con i propri modi, ciascuno con i propri tempi. E poi c'é così bisogno di questo confronto? L'importante è cercare di dare il massimo e il meglio di sè. Solo così possiamo sperare di evolvere, solo così possiamo crescere.


Lo so che queste parole ti sembrano vane e futili, partorite dalla mente di un sognatore che non ne sa ancora molto del mondo. Ma ti prego, fermati un attimo, prova a convincerti che non sei
uno scarsone del caZZO
e che magari gli altri ti hanno convinto di esserlo.


In conclusione, mi dispiace. Mi dispiace che il mondo ti abbia costretto a cambiare, ad odiare. Un piccolo consiglio amichevole, cerca solo di non fare generalizzazioni. Non funzionano mai, tranne che in Matematica.


Pai :wink:
fur3770

Messaggio da fur3770 »

io non ce l'ho con nessuno, sono sicuro di essere scarso, sicuro al 100%, ormai lo dico anche in giro e tra un po mi faccio fare anche la maglietta: però nutro disprezzo verso chi non mi ha fermato già dai primi anni di scuola superiore, perchè ho perso tempo, buttato via soldi.. potrei a quest'ora avere soldi in tasca,moto nuova e via dicendo.. invece che ho ??? un diploma inutile di liceo scientifico che nel mondo lavorativo equivale davvero al nulla, un po come tutti i titoli in italia, perchè ormai le istituzioni scolastiche non danno piu quella sicurezza di una volta. ritornando al succo di questo treddì, pensando che al liceo c'erano altri scarsoni come me, parecchi, ho pensato: ho dei miei amici in gamba che fanno mestieri tipo carrozziere, meccanico, giardiniere, fabbro etc... sono veloci e sanno farli bene, beh, io che so fare? Nulla. può anche essere che anche se mi fossi fermato alla 3 media non avrei imparato nulla :) ma ne sarei piu fiero! dalle mie parti vale chi sa fare qualcosa non chi sa dire e predicare filosofie astratte...
perciò,ragazzi,a mio avviso i ragazzi piu ingegnosi e soprattutto che SANNO VIVERE in genere sono quelli che aprono bottega facendo mestieri: fanno soldi , sono stimati e vivono egregiamente .
Supponiamo per assurdo che io mi fossi laureato in ingegneria, supponiamo sempre per assurdo che mi fossi laureato in 8 anni. IO ingegnere. Ok, sotto da me c'è un meccanico così veloce ed elastico nel svolgere il mestiere che io non potrò mai diventare così. Ok? io ingegnere, lui operaio con la 5 elementare come titolo di studio. ritorniamo al succo del 3d: attenzione allo studio, che ultimamente con l'abbattimento delle barriere all'ingresso delle scuole sta creando dei veri e propri incapaci,asini e IDIOTI! 50 anni fa un ragazzo con le mie stesse capacità avrebbe ripetuto 3 volte la prima elementare e sarebbe stato fatto fermare alla terza media (o quinta elemtantare). Ora costui va a laurearsi in ingegneria o medicina... ma dimmi,siamo migliorati secondo te? O forse c'è da pensare che stiamo facendo laureare cani e porci????????
con queste politiche idiote del ministro ci stiamo rovinando ragazzi.
ma_go
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Messaggio da ma_go »

ficco il naso anch'io in questo lunghissimo thread..

intanto, volevo far notare che il ministro (e il ministero stesso) sono cambiati :twisted:

poi, qualcuno aveva messo la parolina chiave, secondo me, nel thread.. e la parolina (o meglio, la locuzione) è "forma mentis". non commento in altro modo.

qualcun altro aveva posto l'accento invece sul fatto che "i soldi non danno la felicità" (parafraso, non cito a memoria).. insomma, pensi davvero che una persona che fa i soldi facendo l'operaio o il meccanico, poi sia davvero soddisfatto? capisco l'artigiano, il giardiniere.. ma personalmente trovo pochissima soddisfazione nei lavori meccanici e ripetitivi, e preferisco "rifugiarmi" nella creatività...

detto ciò.. tu dici che lo studio è inutile.. forse in un'ottica ristretta lo è, effettivamente. perlomeno, non lo è per tutti.
però volevo portarti come esempio (estremo) ramanujan. ramanujan (come sicuramente molti qui dentro sapranno) è stato sostanzialmente autodidatta, e ha riscoperto, per conto suo, una buona fetta della teoria dei numeri (e non solo), lavoro che aveva richiesto svariati decenni e svariate menti illustre nei decenni e secoli precedenti. ora, se il suo genio (indiscusso) fosse stato educato e portato alle frontiere della ricerca, non avrebbe sicuramente scoperto qualcosa di nuovo?
ok, l'esempio era estremo.. però qualcuno diceva "ci appoggiamo sulle spalle dei giganti". e lo studio sicuramente ci porta lì, perlomeno in certi campi.
il progresso richiede la ricerca, e la ricerca richiede lo studio.
fur3770

Messaggio da fur3770 »

Per farvi capire l'inutilità a livello "generale" dello studio, supponiamo un muratore che va a fare l'apprendista: devi imparare un pò come "uscirtene" dal lavoro, imparare a saper fare (non è banale impararlo bene neanche questo, appunto perchè non si "impara",devi esserci portato)... supponiamo quindi che tu non ci sei molto portato e non ne capisci molto... poi vai a casa, che vai a studiarti, il manuale del muratore???Ok, studiatelo pure... poi mentre lo studio a casa per L'UNIVERSITà ti porta a far bene lo scritto dell'esame, lo stesso non vale per il manuale del muratore. Tu a casa puoi anche studiarti come si fa questo mestiere poi vai sul cantiere e ti cacciano perchè non sei capace...mentre con lo studio del libro l'esame lo fai!ti laurei! ecc
non so se sto rendendo l'idea,io queste cose le ho capite troooppo tardi.
Mi sento dire solo che lo studio non serve se non ha la forma mentis opportuna per quello che stai studiando e questa moolti studenti,moolti professori universitari che fanno i saccenti (soprattutto quelli che fanno i saccenti) non la hanno :)
Preferisco vivere facendo il garzone al bar piuttosto che studiare e vivere una vita di frustrazioni.
boh,quante lauree fasulle ci saranno in giro.ripeto che preferisco chi a squola non capiva neanche come si scrive e ora riesce a campare da solo facendo un mestiere rispetto a chi studia e fa la figura dello studente e,se lo stato non gli da quel famoso postarello (ricercatore, assegnisti,ecc) non puo campare perchè non ha soldi. Spesso tutti questi ricercatori, soprattutto della classe di iNFORMATICA che io ho visto coi miei occhi, è gente che fa RICERCA all'università ma se la metti a programmare in c++ in un'azienda, fa un programmino al giorno.. e viene cacciato a calci in culo a casa...
STATE ATTENTI CHE SE RIUSCITE A RIMANERE NELL'AMBITO DEL "SETTORE PUBBLICO" RIMANENDO ALL'UNIV ECC.. ALLORA LE VERE CAPACITà DI PRODURRE, CAPACITà LAVORATIVE POTETE ANCHE NON AVERLE (COME MOLTI PROFESSORI UNIVERSITARI)... MA SE INIZIATE AD ANDARE NEL PRIVATO, NON APPENA NON AVETE LE CAPACITà (se le avete non leggete + questo 3d :) )LAVORATIVE VI CACCIANO A CALCI IN CULO A CASA! e cio'ì che mi rattrista è che sono proprio questi incapaci spesso a restare all'università a fare ricerca, perchè spesso queste persone nel "Privato" non sanno lavorare.
dura realtà da accettare,credo ormai di aver capito tutto questo.
prontoadimparare
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Messaggio da prontoadimparare »

Mi dispiace, fur, rimango in disaccordo su tutta la linea. Non è mio compito convincerti di questa o quell'altra idea, perciò pensala come vuoi...

Pai :?
fur3770

Messaggio da fur3770 »

tra lo studente bravo e il bravo artigiano si nascondono una marea di braccia rubate all'agricoltura che neanche ti immagini. su questo punto ti volevo far riflettere, pai.
fur3770

Messaggio da fur3770 »

forse non ci siamo capiti.
il problema qua è che la gente studia ma spesso questi studenti non hanno capacità lavorative, anche alcuni considerati "bravi a squola": essere bravi a squola è tutt'altro che essere bravi sul lavoro.Perciò portavo l'esempio di operai che dalle mie parti vivono lavorando, ignorando proprio cos'è la squola, ed altri ragazzi considerati "bravi a squola" spesso non sanno lavorare.
e sono queste persone senza studi a costuituire la forza lavoro dalle mie parti (fabbri,idraulici,elettricisti,carrozzieri,giardinieri ecc) e sono queste persone che io stimo perchè hanno saputo farsi una posizione economica senza aggrapparsi allo studio...altrimenti saremmo TUTTI E DICO TUTTI spesati dallo stato... diamo lo stipendio pubblico a tutta la popolazione e dopo un po facciamo la fame tutti, perchè la gente non vuol piu lavorare.
sono riuscito a far capire quanto l'operaio (che veniva dalla mia prof delle medie definito un essere inferiore rispetto all'insegnante o al postino) è + utile di queste figure e in quanto tale va rispettato,seguendo questa scala, piu del postino e dell'insegnante perchè è socialmente piu' capace???la differenza sta nel fatto che l'insegnante e il postino possono pure esserre svogliati e incapaci, riescono cmq a svolgere un lavoro senza alcuna competenza specifica, invece l'operaio, il saldatore, il muratore,l'idraulico se non sa lavorare o è lento viene cacciato!
io ancora non capisco come quella cogliona di prof delle scuole medie definiva l'operaio una persona diciamo inferiore e i figli di operai ancora così, svantaggiati: ma stiamo scherzando?? come si fa a rispettare piu un cojote che ha il postarello pubbblico (come lei stessa) rispetto a uno che il pane sa crearselo esclusivamente da solo con le proprie forze e capacità???
io conosco dei maestri di questi mestieri che sanno lavorare e tirano avanti famiglie, qua qualche frustrato che ha il postarello vuole elevarsi perchè si considera socialmente superiore. ma dove?per me chi ha il postarello è un coglione inutile e incapace rispetto a un maestro che sa portare avanti un cantiere con 20 operai. Questa visione distorta della realtà la mettono già queste insegnanti frustrate e incapaci delle scuole medie... sta qui veniva in classe e cominciava a parlare del fatto che chi non studia etc è destinato a fare la fine del muratore: forse non sa,questa cogliona, che per fare il muratore devi saper lavorare, mentre per fare l'insegnante, il postino o lo stesso banchiere puoi anche non saper lavorare, puoi anche essere LENTO, nessuno ti dice niente, perchè alla fine devi scrivere 4 carte... l'operaio se è lento non lavora!
ragazzi in altre parole questo studio di queste università&company non è orientato al lavoro ma è orientato al restare in questi enti ed essere spesati dallo stato a vita, come dei mantenuti. Io per questo ammiro,ripeto,molto di + lìoperaio che sa crearsi il pane rispetto a uno che se lo fa dare, a mo' di pensione, dallo stato. Meglio il pensionato o l'operaio?direi di gran lunga l'operaio, almeno puoi dire che sai fare qualcosa, che sai vivere: fare questi lavori da pensionati (qauli professori di ogni ordine e grado e impiegati pubblici vari) è frustrante . e questa frustrazione porta anche a creare delle dicerie sul fatto che un impiegato sia piu "bravo" di un operaio... ma non diciamo fesserie!
ciao e mi raccomando ... non fate i pensionati!
I pensionati li crea quella cosa chiamata "studio" perchè se non esistesse lo "studio" non avremmo questi pensionati. L'operaio sa lavorare senza aver studiato, l'insegnante spesso sa insegnare perchè ha studiato. studiare vuol dire imparare quasi a memoria delle nozioni.
i lenti (anzi lentissimi) studiano, chi sa lavorare lavora (operaio). cio' posto, chi è migliore delle due categorie?diciamo nessuno per non creare discorsi infantili, ma capite quanto l'operaio sia piu' capace dello studente medio ovvero del 90% degli studenti? e capite quanto l'università dovrebbe cominciare a valutare le capacità di un ragazzo e non lo studio?
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Nonno Bassotto
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Messaggio da Nonno Bassotto »

fur3770 ha scritto:studiare vuol dire imparare quasi a memoria delle nozioni.
:shock: :(
The best argument against democracy is a five-minute conversation with the average voter. - Winston Churchill
fur3770

Messaggio da fur3770 »

onde scrivere un altro poema il succo è questo:
lo studio giova allo studente bravo.quanti sono i bravi? pochi rispetto al numero di studenti. qui9ndi lo studio giova solo per pochi.

Nonno Bassotto ha scritto:
fur3770 ha scritto:studiare vuol dire imparare quasi a memoria delle nozioni.
:shock: :(

esattamente: per la maggioranza degli studenti lo studio non è altro che memorizzare piu o meno agilmente delle nozioni,non vedo cosa ci sia di shockante.
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PaulErdos
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Messaggio da PaulErdos »

fur3770 ha scritto:la differenza sta nel fatto che l'insegnante e il postino possono pure esserre svogliati e incapaci, riescono cmq a svolgere un lavoro senza alcuna competenza specifica, invece l'operaio, il saldatore, il muratore,l'idraulico se non sa lavorare o è lento viene cacciato!
Questo non è vero.. In realtà esistono tanti operai che sono svogliati, non sanno fare bene il loro lavoro eppure continuano a ricevere un regolare stipendio, perché dipendenti statali (ad es. operai ENEL). Il problema non sta nel tipo di impiego ma nel tipo di persona. Esistono professori abili e volenterosi, così come ce ne sono molti incapaci e svogliati, e così è per gli impiegati al comune, per le segreterie, ecc.

Del tuo lungo discorso, accolgo una cosa: che molte persone continuano a studiare, perché mantenute dai genitori, senza avere una precisa idea di ciò che vogliono fare e (questo è più grave) senza avere voglia di fare. Ma non per questo la maggior parte di quelli che continuano a studiare sono lenti o incapaci di lavorare. Inoltre, i lavori da te elencati, tutti di manovalanza, sono importanti per l'economia di uno stato, ma oltre a loro serve tutta una schiera di lavoratori specializzati che devono basare il loro lavoro sudelle solide conoscenze formate con lo studio. Uno non si può inventare chimico, ingegnere, medico ecc. senza studiare.

Un'altra cosa che hai detto è parzialmente vera: spesso nella scuola dell'obbligo si tende a promuovere tutti. Ma non per questo allora chi continua a studiare deve essere necessariamente lento.
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